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Eyeconoclast (Synder)

Di - 21 Marzo 2006 - 19:52
Eyeconoclast (Synder)

Dopo l’ottimo Clustered Dead Ending Corridors (qui la recensione), è ora di fare la conoscenza dell’esplosiva band italiana che, a suon di death svedese, si farà notare sempre più nel panorama estremo. Per l’occasione abbiamo con noi Synder:

CIAO SYNDER E BENVENUTO SULLE PAGINE DI TRUEMETAL. PARTIAMO CON UNA BREVE BIO DELLA BAND.

Ciao e grazie per lo spazio concesso innanzitutto! Beh, che dire, musicalmente nasciamo nel 2002, iniziando dal nucleo di base costituito da Elder, io e Giuseppe Morabito (fratello di Saul attuale chitarrista della band) e con l’immediata idea di proporre qualcosa che non avrebbe dovuto abbassare la testa alle convenzioni e alla commercialità, puntando bensì su un death thrash metal genuino, vario e COMMERCIABILE più che commerciale. Da allora abbiamo passato vari cambi di line up, molti live importanti che hanno forgiato il nostro sound e le nostre esperienze personali, fino ad arrivare al recente capitolo Clustered Dead Ending Corridors, un cd che rappresenta la definitiva definizione dell’organico di gruppo e del sound della band che è comunque in continua evoluzione.


ORA UNA DOMANDA RIGUARDANTE IL CONCEPT DI CLUSTERED DEAD ENDING CORRIDORS: DI COSA TRATTANO I TESTI E COME SI LEGANO ALL’IDEA DELLA COPERTINA?

I testi sono un mezzo che uso per parlare delle mie sensazioni, di come percepisco l’avanzare della tecnologia nell’ottica del rapporto uomo / macchina inteso anche come mutuo scambio di informazioni (una sorta di comunicazione sui generis), il tutto trasposto in questo concept futuristico che, spesso, altro non è se non una trasposizione in metafore di un mio stato di rabbia, di una mia riflessione, il tutto soffocato dal caos della società moderna. Un corridoio fatto di infiniti cluster che finisce spesso in un vicolo cieco dal quale auspico un’uscita, sia essa positiva che negativa (la luce del corridoio in copertina non è nè malevola, nè benevola, come il destino che spesso è ignoto).

SIA SITO CHE IMMAGINI DEL VS. ULTIMO MCD HANNO UN APPROCCIO PROIETTATO AL FUTURO, ALLA TECNOLOGIA (COSÌ COME IL PRECEDENTE BINARY ENCODED SUNSET) ED È TUTTO REALIZZATO CON UNA CURA NOTEVOLE. CHI SI OCCUPA DELLA GRAFICA E COME MAI SIETE COSÌ AFFASCINATI DALLE INTELLIGENZE ARTIFICIALI?

In parte ho già risposto sopra (ndr – sorridere) ops ! La grafica del secondo cd Binary Encoded Sunset è stata curata per intero da Eldy che ha fatto un lavoro perfetto, mentre per l’ultima uscita abbiamo avuto l’onore di avvalerci della collaborazione di Morgue, una ragazza molto brava che si occupa di artwork, già nota al pubblico metal per i suoi lavori artistici ( www.devouringones.net – n.d.r. – visitate questo sito perché è molto interessante). Per quanto mi riguarda, credo che definendo una cosa “artificiale” e quindi costruita, non parlerei propriamente di un’ “intelligenza” ma di un tentativo di proiezione di essa come detto nei testi, nei quali si intravede la macchina. Spesso è una proiezione di me o di come vedo il mondo.

DA COME NE PARLATE NELL’INFO SHEET, SIETE MOLTO ORGOGLIOSI DEL LAVORO DI PRODUZIONE DEL DISCO E NE AVETE BEN DONDE PERCHÉ I CINQUE PEZZI DI CLUSTERED DEAD ENDING CORRIDORS SONO ESTREMAMENTE PROFESSIONALI. CHE IMPEGNO C’È DIETRO ALLA PRODUZIONE DEL VS. ULTIMO LAVORO? IMMAGINO SIA UNA GRANDE FORTUNA ED UN BEL VANTAGGIO AVERE NELLA BAND SAUL, LA STESSA PERSONA CHE DOPO AVER SUONATO I RIFF CI LAVORERÀ ALLA CONSOLLE.

Una fortuna enorme considerando che Saul è anche un amico. Posso dire che ogni volta che mi sono trovato ad avere a che fare con i 16th Cellar Studios, sono sempre rimasto impressionato dal modo in cui Saul lavora a stretto contatto con i musicisti che registrano da lui. Oltre ad essere un fonico a livelli altissimi, ha un approccio molto psicologico, cerca di entrare nella tua ottica e tira fuori il meglio che ciascuno di noi può rendere in studio. Personalmente non vedo l’ora di registrare il nuovo materiale! A livello di bandmate… beh, ottimo rapporto sia personalmente che musicalmente, mi piacciono molto le idee che propone anche se solo ultimamente sono presente in sede di composizione.

LA VIA DELL’AUTOPRODUZIONE SEMBRA ESSERE L’UNICA CHE VI SODDISFA O SBAGLIO? CREDO SIA GRATIFICANTE POTER LAVORARE IN PRIMA PERSONA AD OGNI FASE DI UNA RELEASE, SOPRATTUTTO SE POI HA LA QUALITÀ È QUELLA CHE AVETE RAGGIUNTO VOI FINORA.

L’autoproduzione per ora non è una scelta ma una necesssità: guardiamoci in giro, e lo dico con la massima umiltà nei confronti della mia band, ma ci sono ensemble musicali di tutto rispetto come Promaetheus Unbound, Shoreborn, Ebola e via dicendo, che restano nell’underground a far valere la loro ottima musica e lì restano soffocate (mi auguro per poco). Mentre ci sono le cosiddette “band a tavolino”, fatte per strappare contratti ad etichette che, a quanto pare, non guardano il prodotto artistico ma solo la confezione e il suo potenziale di vendita su larga scala, o peggio ancora, band assolutamente e oggettivamente mediocri che spesso si trovano a pagare cifre esorbitanti per aprire un concerto dei loro idoli esteri e non. Personalmente, sono indignato e amareggiato, manca molta autocritica, manca lo spirito di investimento e anche di talent scouting di ciò che c’è qui nel sottobosco metal. Non si ascolta più la musica, ora la si GUARDA come si guarda un vestito che può fare tendenza. Penoso.

DOPO DUE OTTIME MINI USCITE TUTTI CI ASPETTIAMO IL FULL LENGHT. LEGGO CHE AVETE GIÀ IN MENTE QUALCOSA PER IL FUTURO, VUOI ANTICIPARCI QUALCOSA A RIGUARDO?

Stiamo lavorando per il nuovo materiale, siamo un attimo in stand-by per vari motivi e impegni organizzativi della band, ma l’idea credo sia quella di scandagliare le etichette con delle promo tracks esclusive per la ricerca di una produzione adeguata e, se la fortuna (perchè spesso quella solamente aiuta) sarà dalla nostra parte…, beh, posso sentirmi di confermare che gli Eyeconoclast cominceranno a scrivere le rimanenti tracce che andranno a costituire l’agognato full leght. Speriamo bene, sto con le dita incrociate da molto, ormai mi stano venendo i crampi alle dita (ndr – ride)

A MIO AVVISO, ASCOLTANDO I VS. BRANI SI SENTE CHE DEDICATE AL LAVORO DI COSTRUZIONE RITMICA DEI BRANI UNA PARTE MOLTO IMPORTANTE, MA NON SOLO, C’È ENERGIA, GRINTA, MELODIA. PUOI SPIEGARCI A COSA PUNTANO GLI EYECONOCLAST QUANDO COMPONGONO? COSA DEVE AVERE UN BRANO PER ESSERE VERAMENTE IN EYECONOCLAST’S STYLE?

Deve essere innanzitutto composto nel mood ottimale, quindi si evita di comporre se non siamo tutti motivati e a mille. Sai, l’entusiasmo è un carburante essenziale per la buona riuscita del processo compositivo (per me spesso anche molto più della tecnica), poi ci vuole una sintonia basata sul fatto che, comunque sia, divertirsi e cercare di fare un prodotto di qualità devono essere concetti comuni e infine… beh… deve esserci quel pizzichino di Rot ‘ N Roll che riscaldi un po’ gli animi no?

SPULCIANDO IL SITO, LEGGO CHE AVETE ALL’ATTIVO VARIE DATE IN ITALIA. A QUANDO L’USCITA OLTRE CONFINE? LE CARTE DA GIOCARVI ALL’ESTERO LE AVETE TUTTE.

Grazie mille davvero per questo! Sai, anche io guardando le nostre recensioni di Clustered Dead Ending Corridors ero dei pareri più rosei ma a quanto pare siamo ancora un sassolino incastrato nello stivale della nostra Italia, che spesso dà poche possibilità all’underground di esprimersi in maniera adeguata per mancanza di strutture, mezzi, professionalità. Spero che la via per l’estero sia breve da raggiungere, davvero!

CHE RISCONTRI STATE OTTENENDO IN PATRIA E FUORI DAL LAVORO DI PROMOZIONE SU CLUSTERED DEAD ENDING CORRIDORS?

I pareri sono ottimi , entusiastici in Italia e all’estero, la cosa “simpatica” è che tutti si stupiscono che non abbiamo etichetta e produzione. I voti sulle recensioni e sui magazines sono alti, abbiamo avuto l’onore di partecipare alla compilation I-Ndipendenti edita nientemeno che dalla Edel e disponibile su iTunes, ma oltre a questo non abbiamo ancora visto nulla. Non so dire, ripeto, su che criteri ci si basi per una proposta di contratto, ma spero che qualcosa arrivi prima o poi, rimango ancora con le dita incrociate…

VORREI UN VS. COMMENTO SU DUE EVENTI LIVE ITALIANI CHE SEMBRANO PRENDERE PROGRESSIVAMENTE PIEDE: L’EVOLUTION FESTIVAL ED IL TRADATE IRON FEST. ANCHE SE NON SONO UN AMANTE DEI GRANDI EVENTI, PER ME UN PÒ TROPPO DISPERSIVI, PENSO CI SIA PROPRIO BISOGNO DI CONVENTION DI SPESSORE PER RISOLLEVARE IL VOLTO DELL’ITALIA LIVE, CHE È SEMPRE LEGATA AL SOLO GODS OF METAL.

Il Gods Of Metal ormai è tutto fuorchè metal, a parte grandi nomi come Venom, Motorhead, Satyricon è diventato un fottuto business. Si è arrivati a scomodare addirittura i Guns N’ Roses (quali poi? Axl è rimasto il solo ad avere il coraggio di trascinarsi addosso quel monicker che a mio parere è morto con lo split della formazione originale) e i System Of A Down che credo c’entrino col metal quanto i Darkthrone con l’acqua santa (ndr – ride). Sono decisamente e più positivamente propenso ad apprezzare i suddetti Evolution Fest e Tradate. Speriamo di riuscire a suonarci prima o poi e che non sia un’esclusiva per i soliti pochi eletti (ndr – ride).

SE VI CAPITASSE DI VEDERE IL PROSSIMO ALBUM DEGLI EYECONOCLAST SUL CIRCUITO ILLEGALE DEL P2P COME REAGIRESTE?

Mah, se servisse a far arrivare la nostra musica a chi non hai mezzi per comprarla/ordinarla e se servisse a diffondere gli Eyeconoclast nel mondo digitale senza danneggiarci, ben venga. Non siamo, per ora, a livelli di potenziali vendite tali da rimanere danneggiati da un die-hard fan che ci “scarica”.

CHE NE PENSATE DELLE REUNION? ORMAI SEMBRA ESSERCENE UNA AL MESE E NON DI TUTTE SI SENTIVA IL BISOGNO. HO COME L’IMPRESSIONE CHE SPESSO SI TORNI CON UN DISCO PRETESTO, QUELLO CHE SERVE PER GIUSTIFICARE I SEGUENTI LIVE DOVE VERRANNO SUONATI SOLTANTO I BRANI STORICI. MI VENGONO IN MENTE LE SCALETTE DEGLI OBITUARY ATTUALI, SENZA TOGLIERE NULLA AL FATTO CHE CE NE FOSSERO DI RITORNI COME IL LORO.

Sì, ho visto gli Obituary all’Alpheus (e la scaletta comunque non era delle migliori eh…). Le reunion sono un’arma a doppio taglio e non sono fatte a caso secondo me, ma seguendo certe ottiche che spesso hanno poco a che fare con motivi autentici. Posso però dire che da die-hard fan degli Emperor mi godrò la loro reunion al Wacken (così come quella dei Celtic Frost sia ben detto) a prescindere dai motivi o meno. Certe cose purtroppo si guardano con gli occhi di un ascoltatore di musica e, malgrado l’ottica dell’esempio che ho fatto, gli Emperor e i Celtic Frost non ho mai avuto l’occasione di apprezzarli dal vivo (ndr – ride). Comunque, obiettivamente, sono d’accordo con te, non di tutte le reunion se ne sente il bisogno (leggi Guns N’ Roses).

BENE SIAMO IN CHIUSURA. VUOI AGGIUNGERE ANCORA QUALCOSA?

Grazie mille davvero per l’intervista e per l’interesse alla nostra proposta musicale, speriamo di allietare presto i vostri timpani con del buon death thrash metal anti calvizie! Supporto alla scena underground italiana! Diamoci da fare!