Alternative Rock Progressive

Intervista Defecto (Nicklas Sonne)

Di Fabio Vellata - 3 Novembre 2025 - 12:00
Intervista Defecto (Nicklas Sonne)

Gruppo interessante i Defecto. La loro miscela musicale, allinea hard, heavy, prog ed un po’ di alternative, ricordando i Metallica nella voce e riservando varie chiavi di lettura in testi non banali e sempre incentrati su tematiche di peso.
Di questo, del nuovo disco e del concept che ne è alla base, abbiamo discusso con il singer Niklas Sonne.

 

 

Intervista a cura di Fabio Vellata con la collaborazione di Manuel Gregorin

 

Ciao Niklas, qui Fabio Vellata da www.truemetal.it, benvenuto! Complimenti per il nuovo CD, innanzitutto; è davvero originale e interessante.

Grazie mille, Fabio! Lo apprezziamo molto. Abbiamo riversato tutto il nostro cuore e la nostra anima in questo disco, quindi significa molto per noi sentirtelo dire.

Orbene, “Echoes of Isolation” tratta di malattie mentali e disagio psicologico. Possiamo considerarlo una sorta di concept album, oppure le canzoni sono indipendenti tra loro?

È sicuramente un concept album nella sua essenza. Ogni brano si concentra su un disturbo psicologico specifico o uno stato mentale – come DOC (disturbo ossessivo-compulsivo, Nda), depressione, paranoia, schizofrenia – ma sono tutti collegati attraverso l’idea di convivere con sofferenze invisibili, e di come queste plasmano percezione, emozione e identità. Le canzoni possono stare in piedi da sole, ma insieme raccontano una storia più ampia sulla mente umana.

Cosa ti ha spinto a interessarti tanto a un tema così difficile e particolare?

La salute mentale è qualcosa con cui ci si confronta, personalmente o tramite persone care. Sono sempre stato affascinato da come funziona la mente, e da quanto facilmente possa rivoltarsi contro. Scriverne è stato naturale e importante, specialmente in un’epoca in cui le malattie mentali sono ancora stigmatizzate o fraintese. L’obiettivo era creare qualcosa di crudo, onesto e, si spera, significativo per chi possa riconoscersi in queste canzoni.

Le tematiche affrontate influenzano lo stile dei brani in qualche modo?

Assolutamente. Il tema di ogni canzone ne ha plasmato suono e tono emotivo. Per esempio, “Sacred Alignment” (sul DOC) ha un ritmo e una struttura molto precisi e quasi meccanici, per riflettere la ripetizione e il controllo. “Eternal Descent”, che tratta l’insonnia, trasmette tensione e senso di spirale, come una discesa nella stanchezza. Volevamo che la musica rispecchiasse lo stato emotivo di ogni disturbo.

Come catturi le idee iniziali quando arrivano? Le annoti, le registri?

Di solito registro subito le idee – che sia una melodia, un riff o una linea di testo – sul mio telefono o nel DAW. A volte è solo una frase o un’idea vocale che cattura una sensazione. L’ispirazione arriva spesso a caso, quindi il segreto è acchiapparla prima che svanisca. Poi torno a quei frammenti e li sviluppo fino a farli diventare canzoni complete.

I vostri brani presentano molti elementi, dal prog all’alternative, fino al nu metal con passaggi sinfonici. Come definiresti il vostro stile?

Abbiamo sempre visto i Defecto come melodici, progressivi e potenti, piuttosto che racchiusi in un solo genere. Prendiamo spunto dal metal moderno e dal prog, ma amiamo anche i ritornelli accattivanti, le texture cinematografiche e la profondità emotiva. Se dovessimo descriverlo, lo chiameremmo “melodic modern metal” – con un mix di precisione tecnica e grandi momenti emozionali.

Come vi aggiornate sulle nuove tendenze musicali e in che modo vi ispirano?

Ascoltiamo di tutto – non solo metal, ma anche pop, colonne sonore e persino elettronica. Le nuove tendenze portano spesso idee fresche in produzione o dinamiche, e anche se non inseguiamo i trend, ci piace sperimentare ed evolverci. L’obiettivo è rimanere autentici, senza fossilizzarsi.

Come siete entrati in contatto la prima volta con Stig Rossen? Aveva già lavorato con band metal o siete stati i primi?

Stig e Nicklas si sono parlati dopo che Stig aveva sentito una cover di Nicklas su YouTube. Avevano programmato che prima o poi avrebbero cantato qualcosa insieme. Questo è successo nell’album dei Defecto con “Heart on Fire”. Ha portato la sua voce unica e si è integrato perfettamente con la nostra musica e la voce di Nicklas. Questa è la sua primissima performance rock/metal.

Sono passati quattro anni tra il primo EP e “Excluded”. Cinque tra “Duality” ed “Echoes of Isolation”. Non temete che queste pause rallentino lo slancio della band? O sono piuttosto necessarie per lavorare meglio sui nuovi brani?

Vediamo queste pause come periodi di crescita necessari. Il tempo tra gli album ci ha permesso di evolverci musicalmente e personalmente. “Echoes of Isolation” non sarebbe esistito senza quegli anni – è il prodotto di esperienze, riflessione e tanta vita vissuta nel frattempo. Certo, vorremmo sempre restare attivi, ma la qualità e il significato vengono sempre prima. Detto ciò, il prossimo album dopo “Echoes of Isolation” è già pianificato.

A proposito, aprire per band come Rammstein e Metallica deve essere stato gratificante. Cosa avete imparato da esperienze del genere?

È stato surreale, onestamente. Vedere come lavorano band di quella portata – precisione, professionalità, energia – è stato illuminante. Ci ha insegnato molto sulla disciplina, sulla presenza scenica e su come connettersi con il pubblico su larga scala. È ispirante capire quanto lavoro ci sia dietro ogni dettaglio a quei livelli.

A tratti, nella nuova release, la tua voce ricorda James Hetfield. È intenzionale o naturale sviluppo?

È puro caso. Hetfield è stato sicuramente una delle mie prime influenze, quindi forse quell’energia affiora ancora inconsciamente. Ma col tempo ho trovato la mia identità vocale e ciò che si sente ora è il risultato naturale di anni di crescita e sperimentazione.

Siete una band molto al passo on l’evoluzione dei tempi. Qual è la vostra opinione sul ruolo dei social e piattaforme come TikTok nella scoperta e promozione della nuova musica?

È un’arma a doppio taglio. Da una parte offre agli artisti accesso diretto a un pubblico globale – cosa prima impossibile. Dall’altra può creare confusione e pressione a produrre contenuti di continuo. Per noi conta il bilanciamento: usare le piattaforme per condividere momenti genuini e restare in contatto coi fan senza perdere di vista la musica.

Guardando al futuro, quali trend pensate influenzeranno l’industria musicale e come vi preparate?

L’autenticità sta diventando sempre più preziosa. La gente sente quando la musica nasce da un luogo vero, e credo che si veda una riscoperta di emozioni e narrazione rispetto alla perfezione. Stiamo puntando a scrivere musica onesta, mantenere il controllo creativo, costruire connessione genuina con chi ascolta – queste cose non passano mai di moda.

Avete in programma un tour?

Sì! Un tour europeo come supporto ai Nanowar of Steel è già previsto per gennaio/febbraio, oltre a date da headliner in Danimarca.

Grazie mille, e buona fortuna col nuovo CD! È stato un piacere!!!

Grazie a te, Fabio! Il piacere è nostro… apprezziamo molto le domande una volta tanto non banali ed un po’ profonde. Siamo entusiasti per quello che ci aspetta e non vediamo l’ora che tutti ascoltino ed “abbraccino” ‘Echoes of Isolation’.

Discografia Defecto:

Excluded (2016)
Duality (2017)
Nemesis (2020)
Echoes of Isolation (2025)