Thrash

Intervista Extrema (Tommy Massara)

Di Marco Donè - 10 Maggio 2019 - 10:00
Intervista Extrema (Tommy Massara)

Dopo avervi parlato di “Headbanging Forever“, nuovo e settimo disco dei thrasher milanesi Extrema (qui la nostra recensione), non ci siamo fatti scappare la possibilità di approfondire l’argomento con Tommy Massara, storico mastermind della band meneghina. Eccovi quindi il resoconto di quella che si è rivelata una piacevole chiacchierata con una delle personalità di spicco della scena metal italiana, e non solo.

Buona lettura!

 

Intervista a cura di Marco Donè

 

Ciao Tommy, sono Marco, è un piacere averti nuovamente ospite sulle pagine di Truemetal.it. Come stai?
Ciao Marco il piacere è mio, grazie dell’ospitalità.

 

Prima di iniziare a parlare di “Headbanging Forever”, il vostro nuovo lavoro, farei un piccolo passo indietro, tornerei a quel 2017 che ha portato alla separazione tra voi e Gianluca Perotti, storica voce degli Extrema. Dal punta di vista umano, quanto è stato difficile prendere quella decisione? Assieme avete vissuto tante avventure… Come sono i vostri rapporti? Vi sentite?
Sì, è stato difficile, ma era l’unica strada percorribile, non c’erano più le condizioni umane e professionali… Tra di noi non ci sono più rapporti e non ci sentiamo più.

 

Dopo l’uscita di GL vi siete subito messi alla ricerca di un nuovo cantante. La scelta è ricaduta su Tiziano Spigno, una voce completamente diversa da quella di GL. Dal mio punto di vista, e come scritto anche in sede di recensione, Tiziano ha un approccio più old school, che si è riflesso anche nel songwriting, creando un album coerente con con i vostri ultimi lavori ma che presenta anche una marcata anima thrash, nell’accezione più classica del termine. Concordi con questa mia analisi?
Appena ci siamo divisi non abbiamo perso tempo, non siamo rimasti fermi a guardarci indietro e abbiamo messo in giro la voce che cercavamo un cantante; ci hanno risposto più o meno una trentina di persone e tra le trenta candidature ce n’erano quattro che abbiamo audizionato dal vivo nella nostra sala prove. Il penultimo era Tiziano.
Sono in parte d’accordo con te, Tiziano proviene da esperienze diverse, più classiche non old school, che con il genere che proponiamo non c’entrano nulla. È stato scelto proprio perché oggi non ti aspetteresti mai di sentire un cantante così in una band che propone un genere come il nostro, è stata una sfida che abbiamo cercato e affrontato con entusiasmo e nella quale abbiamo creduto fortemente dal primo secondo. Penso che l’equilibrio che abbiamo trovato insieme sia vincente e ci dia ragione. Poi sicuramente non piacerà a tutti, ma penso sia normale e umano.

 


L’attuale formazione degli Extrema

 

Ascoltando “Headbanging Forever”, inoltre, si ha l’idea che i “nuovi” Extrema siano fortemente coesi e, soprattutto, che gli stimoli non manchino. Con oltre trent’anni di carriera sulle spalle, “Headbanging Forever” può essere visto come un nuovo inizio?
Assolutamente si. Finalmente riusciamo di nuovo a concentrarci serenamente su quello che questa band ha sempre fatto: Musica Metal. Sì, un nuovo capitolo è iniziato, lo avevamo già detto quando è entrato Tiziano e aggiungerei che è iniziato sotto l’influsso di un karma positivo.

 

Ti andrebbe di spiegarci il significato che si nasconde dietro a un titolo come “Headbanging Forever”? Di primo acchito appare una chiara dichiarazione d’intenti…
Lo è, è il mio credo da sempre, mi sono fatto dei seri danni al collo a furia di fare headbanging in questi più di trentaquattro anni di concerti (ride n.d.r). Quando ho iniziato a scrivere l’album volevo divertirmi a suonare musica con l’attitudine che mi ha sempre contraddistinto, fregandomene di quello che era la richiesta del mercato, o di quello che la critica si aspetterebbe da questa band.

 

Dopo tanti anni hai scritto e registrato un disco con un nuovo cantante. Com’è stato lavorare con Tiziano? Avete dovuto modificare qualcosa nel vostro modo di operare, sia in fase di composizione, che in studio?
Con Tiziano, come con tutta la band, lavorare oggi è un piacere ed è estremamente gratificante. Ci si confronta cercando di ottenere il massimo per il bene del risultato finale. Parlando del songwriting, dal lato musicale le canzoni sono nate come sempre; per quanto riguarda le parti di voce, io e Tiziano ci siamo incontrati un po’ di volte per inquadrare il percorso che volevamo seguire. Quando sono state fissate le coordinate ho lasciato che scrivesse libero, dal momento che ha dimostrato con molta umiltà di avere le capacità di poter scrivere per conto suo. Di tanto in tanto, poi, ci confrontavamo su quello che funzionava e su quello che poteva essere migliorato. Ascoltarci e condividere è stato fondamentale per la scrittura di questo nuovo capitolo. In studio ho cercato poi di spremere il massimo da tutti per ottenere il risultato che, come produttore, credevo migliore per l’economia della band.

 

Un aspetto che mi ha sempre affascinato degli Extrema sono le tematiche trattate nei testi. Nella vostra storia avete sempre toccato temi reali, della società che ci circonda, offrendo uno spunto di riflessione ai fan che avessero deciso di approfondirli. Cosa trattano i testi di “Headbanging Forever”? Continuano su questo sentiero?
Questo album ha due chiavi di lettura: da una parte la stessa voglia di raccontare esperienze e stati d’animo reali, come in ‘The Call’, ‘Borders of Fire’, ‘For the Loved and the Lost’, ‘Believer’, ‘Invisible’, ‘Headbanging Forever’ e ‘The Showdown’, e un lato un po’ più ampio movie oriented, come ‘Heavens Blind’ e ‘Paralyzed’, oppure semplicemente narrativo come ‘Pitch Black Eyes’, tratto da un racconto breve di H.P. Lovecraft.

 


Il lyrics video di ‘Pitch Black Eyes’, secondo singolo estratto da “Headbanging Forever”

 

Tommy, una domanda personale: sei una figura di spicco del metallo italiano, e non solo. Hai scritto pagine importanti nella storia della musica dura e hai anche provato a tracciarne dei sentieri nuovi, che a volte sono stati capiti, altre no. Hai vissuto il metallo pesante sia nel suo periodo d’oro che in in quello delle vacche magre. Come valuti la scena attuale? Che sensazioni hai per il futuro?
Ti ringrazio per la stima nei miei riguardi, non so quanto di spicco, sicuramente ho un vissuto e ho respirato metal dai primi anni Ottanta, senza mai rinnegare il mio credo e i miei gusti. La scena attuale mi sembra abbastanza in forma, nel senso che ci sono sempre più band che firmano contratti con etichette con peso internazionale, o che hanno distribuzioni internazionali consolidate. Ci sono sempre più band che fanno tour internazionali, quindi direi che, anche se non può sembrare, la scena mi sembra sana. Quello che spero per il futuro è che ci siano sempre più band che riescano ad imporsi a livello internazionale, con un profilo sempre più professionale. Quando abbiamo iniziato noi, negli anni Ottanta, non c’era praticamente nulla e ti dovevi inventare tutto.

 

E guardando il tuo passato e quello degli Extrema, se avessi la possibilità di tornare indietro nel tempo c’è qualcosa che cambieresti o rifaresti tutto ciò che hai fatto?
Ci sono cose che se avessi la possibilità cambierei, sì, ma come dico sempre, indietro non si può tornare, possiamo solo andare avanti facendo tesoro delle esperienze passate, sempre sperando di avere la possibilità di fare le cose in modo migliore se si dovesse presentare una nuova occasione.

 


Tommy Massara in azione

 

Tommy, ci stiamo avvicinando alla fine di quest’intervista; una volta pubblicato “Headbanging Forever”, quali i progetti futuri degli Extrema? Avete già un tour in programma?
Stiamo organizzando un tour, al momento abbiamo alcune date confermate che pensiamo possano diventare molte. Non vediamo l’ora di partire per suonare queste canzoni dal vivo. Le recensioni che stiamo ricevendo sono tutte molto buone e fanno ben sperare.

 

Tommy, siamo arrivati alla fine dell’intervista, ringraziandoti per il tempo dedicatoci, lascio a te le ultime parole per salutare i nostri lettori.
Grazie a te Marco dello spazio che ci hai dato per poter parlare del nostro nuovo album. Ai lettori di TrueMetal chiedo di andare ad ascoltare il nostro disco e spero di incontrarvi alle date che presto inizieremo, in modo da poter fare del sano headbanging con la nostra musica.

 

Marco Donè