Iron Maiden: Bruce Dickinson, “Abbiamo mantenuto l’identità perché siamo commercialmente indipendenti”
In una recente intervista su “Anders Bøtters Tiny TV“, Bruce Dickinson ha discusso la consolidata reputazione degli Iron Maiden di avere una fanbase più solida di qualsiasi altra band Heavy Metal. A tal proposito, Dickinson mette l’identità al centro del discorso. Questa la sua risposta:
Non posso parlare per ogni singolo fan degli Iron Maiden, ovviamente. E non posso immaginare quello che ognuno pensa individualmente e quale sfumatura dia a quello che facciamo. Penso che le persone abbiano reazioni diverse per ogni singola differente parte di quello che facciamo. Ogni parte dei nostri fan si focalizzerà più su alcune cose. Alcuni sulle cose ritmiche che facciamo e saranno sempre grandi fan di quelle. Alcuni saranno sempre grandi fan della chitarra di Adrian Smith. Altri impazziscono per le linee vocali e di conseguenza seguono anche i miei lavori da solista. Ci saranno sempre tutte le varie sfumature della opinioni. Ma tutte convergeranno sempre al nocciolo centrale, che è: “Stupido, sono gli Iron Maiden”. E questo è tutto.
Soprattutto, per il cantante degli Iron Maiden, è appunto l’identità che la band ha mantenuto nel corso degli anni a fare la differenza:
Abbiamo mantenuto la nostra identità perché siamo commercialmente indipendenti. Non abbiamo mai cambiato quello che facciamo in risposta a pressioni esterne. Tutto quello che facciamo lo sviluppiamo internamente e quindi, anche se sbagliamo, possiamo dire di averlo fatto per la giusta ragione. Significa che la gente si fida di noi. Così, alcuni album sono migliori di altri. Bene, lascio agli altri il commento su questo aspetto. Io ho la mia opinione. Gli altri hanno le loro. Lo sappiamo bene, perché non siamo stupidi. Ma comunque, non entriamo in studio cercando di fare un album di merda. Proviamo sempre a fare il miglior album che possiamo in quel preciso giorno, settimana, mese della nostra vita. Ed è come un atto scritto, per noi, che fotografa chi eravamo in quel momento storico. E penso che anche per molti fan dei Maiden gli album abbiano lo stesso significato. Diventano anche per loro una sorta di documento delle loro vite. E perché tutto ciò funzioni, non occorre necessariamente essere d’accordo con quello che la band sta facendo in uno specifico momento. Ovviamente ci sarà sempre chi sarà d’accordo e chi non lo sarà. La cosa importante è credere che stiamo facendo con sincerità per la giusta ragione. E quindi continuiate ad avere fiducia verso di noi.
Bruce Dickinson poi ha aggiunto:
Per dirla in modo superficiale, affermerei che i fan degli Iron Maiden siano un po’ come un pannello multistrato. Ne aggiungiamo uno ogni anno e ognuno di essi si incolla agli altri, per cui adesso abbiamo una tavola spessa tipo tre metri. A chi mi domanda come abbiamo fatto a raggiungere quello spessore, io rispondo che non abbiamo mai perso uno strato. Abbiamo persone che ci seguono dall’83/’84 e altre che hanno iniziato a seguirci dal 2000, dal 2005, dal 2010 – generazioni dopo generazioni. Quelli che hanno iniziato a seguirci da The Book Of Souls e a cui siamo piaciuti, poi hanno scoperto che abbiamo fatto un altro bel pacchetto di album. “Cos’è questo? The Number Of The Beast? Mai sentito prima! Oh ma è davvero figo!”. Possono tornare indietro ed avere l’opportunità di scoprire tutta la nostra discografia.
Riguardo all’ultimo album degli Iron Maiden, Senjutsu, Bruce Dickinson ha detto:
Penso che questo nuovo album ci porterà un nuovo strato bello spesso. Tuttavia, ovviamente, la nostra vera dimensione – anche se la nostra dimensione reale è anche quella degli album e tutto il resto – è senza dubbio quella on stage.