Heavy

Iron Maiden: Dennis Stratton, ‘sono stato io ad avere l’idea di usare le chitarre armonizzate, il tratto distintivo della band fino ad oggi’

Di Orso Comellini - 24 Febbraio 2021 - 12:45
Iron Maiden: Dennis Stratton, ‘sono stato io ad avere l’idea di usare le chitarre armonizzate, il tratto distintivo della band fino ad oggi’

In una nuova intervista su Sonic Perspectives, troviamo un loquace Dennis Stratton intento a ricordare il suo ingresso negli Iron Maiden e il suo apporto sull’omonimo disco di debutto. Questi alcuni estratti:

Non ero consapevole di quanto sarebbe stato un disco rivoluzionario per tutto il movimento Heavy Metal. Nel 1979, quando gli Iron Maiden firmarono per EMI a Londra, in buona sostanza si trasformarono da band che suona nei pub a un grande gruppo nel giro di una notte. Quando li incontrai la prima volta c’erano solo tre di loro: Steve Harris, Dave Murray e Paul Di’Anno. Non avevano mai avuto un batterista fisso e un secondo chitarrista. Entrato nella band, mi diedero “The Soundhouse Tapes”. Da parte mia sono sempre stato coinvolto in band con le chitarre armonizzate, tipo Lionheart o Praying Mantis, per cui portare quello stile nei Maiden, cambiò il suono della band piuttosto radicalmente. Dave si sedeva accanto a me e lavoravamo ad alcune cose. Poi fui lasciato da solo per imprimere il mio marchio sui pezzi di “Soundhouse Tapes”, in vista delle registrazioni del primo album. Fondamentalmente mi è stato dato libero sfogo per mettere le armonizzazioni dove pensavo che avrebbe reso le canzoni più interessanti o più grandi, più ampie. Così, è quello che ho fatto. E pare aver funzionato, anche. Cosa che funziona ancora oggi con le tre chitarre a fare tutte le armonizzazioni. Comporre e poi registrare l’album, mentre eravamo nel mezzo del tour del Metal For Muthas nel 1979, con i Praying Mantis di supporto, fu una corsa contro il tempo. Per cui essere consapevoli dell’importanza che avrebbe avuto l’album… No, quello che pensavamo non ci andava neanche vicino. Pensavamo solo a completare l’album. A completare quel tour e poi iniziarne un altro con i Judas Priest. Per cui, davvero, fu tutta una corsa per accontentare EMI e pubblicare il disco. Adesso posso dire con un certo orgoglio di essere stato io a introdurre nella band quel tipo di modo di suonare che è poi rimasto come tratto distintivo degli Iron Maiden. Ho fatto anche tutta la pre-produzione di “Killers” e si può capire bene quando invece è entrato Adrian Smith. Su quel disco si sente molto il mio modo di comporre le armonizzazioni, che Adrian ha dovuto imparare per poi registrare l’album […] Come detto, poi, passati alle tre chitarre, hanno mantenuto le chitarre armonizzate. Ed è così anche oggi. Il che è un grande vantaggio per me, poter dire che è stata una mia idea.