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Kaledon (Alex Mele)

Di Damiano Fiamin - 18 Febbraio 2013 - 0:10
Kaledon (Alex Mele)

I KALEDON Sono uno dei nomi più importanti e longevi del panorama power metal della nostra penisola. L’anno scorso hanno dato alle stampe un “semplice” best of, ma quest’anno tornano alla carica con un nuovo album in studio. Per l’occasione, ci hanno invitato per ascoltarlo in anteprima. Potetevamo esimerci dal cogliere l’occasione al volo e fargli qualche domanda? Ovviamente no! Buona lettura!

Ciao! Bentornati su TrueMetal! Ormai siete degli ospiti fissi, dovremmo pensare a istituire “L’angolo dei Kaledon”. Scherzi a parte, è passato poco più di un anno da quando ci siamo sentiti l’ultima volta. Cos’è successo ai Kaledon dalla pubblicazione di Mightiest Hits?
Ciao Damiano, l’angolo dei Kaledon mi piace, eheheh, procediamo pure con la sua creazione. Scherzi a parte, dopo la pubblicazione del best of, siamo partiti in tour con i Rhapsody of fire, ed in oltre abbiamo fatto altre date per conto nostro. La promozione live è importantissima, oggi come oggi. Ci piace stare a contatto con i nostri fan il più possibile. Subito dopo abbiamo cominciato a lavorare al nuovo album e… eccoci qui.

Non possiamo che cominciare a parlare del vostro nuovo disco. Potete raccontarci qualcosa a riguardo? Com’è nato? Quali saranno le tematiche? Continuerete la vecchia saga o vi avventurerete in territori inesplorati?
Ogni nostro disco è basato sulla storia che ho scritto anni fa. Ebbene la narrazione della storia finiva con Chapter 6 del 2010. Dopo quel disco ho pensato di abbandonare la saga per essere più libero nei testi ma, la cosa è durata pochissimi giorni. Partendo dal nome della band (che altro non è che il nome del regno della storia), siamo legati alla saga quindi, ho avuto l’idea di tornare all’inizio della saga, e sviluppare un disco per ogni personaggio del racconto. Diciamo una sorta di introspezione della vita del personaggio. Dalla nascita alla morte. Ovviamente in un certo punto della sua vita, incroceremo dei fatti già narrati nei dischi precedenti. Questo disco è interamente dedicato ad Altor, il fabbro di re Antillius che forgia la spada Kephren che, alla fine di chapter 6 viene utilizzata per uccidere Mozul, l’oscuro demone che ha causato dolore e sofferenza al regno di Kaledon per anni.

Siete soddisfatti del risultato finale o c’è qualche rimpianto che aleggia tra le tracce?
Personalmente (ma credo di parlare a nome di tutta la band) sono pienamente soddisfatto del lavoro finale. Grazie soprattutto anche all’ottima produzione di Giuseppe Orlando, nostro produttore ormai da quasi 10 anni.

Tra le varie anticipazioni che avete rilasciato, si parlava di una collaborazione con il cantante dei Rhapsody of Fire, Fabio Lione. Com’è andata? Volete raccontarci qualcosa a riguardo?
Eravamo in tour con loro ad aprile 2012 e, semplicemente in un momento di pausa, ho chiesto a Fabio se avesse voluto cantare un brano sul nostro nuovo disco e, ha accettato praticamente subito. Ci siamo visti qualche mese dopo in studio da noi, e ha registrato il brano A DARK PRISON. E’ stato molto bello ed emozionante lavorare con lui.

 

Quando ci siamo incontrati in occasione della presentazione del disco, mi ha incuriosito molto la copertina dello stesso. Davvero…metal! Vi va di parlarne ai nostri lettori?
La copertina è a cura di Massimo D’onofrio, che ha fatto veramente un ottimo lavoro per noi. La persona raffigurata in copertina, è Giuseppe Cialone, cantante dei nostri amici Rosae Crucis. Giuseppe era il protagonista del nostro ultimo video, THE STEEL MAKER, e quindi avendo interpretato il personaggio di Altor nel vecchio video, doveva figurare anche sulla nuova copertina. Abbiamo chiesto quindi a Giuseppe di farsi delle foto mentre lavorava, (lui è un artigiano del metallo nella vita reale), e poi le abbiamo date al grafico che, le ha elaborate come vedete. Ovviamente tutto il resto della copertina è opera di Massimo D’onofrio, solo Giuseppe è reale! Sono molto soddisfatto di questo lavoro.

Immagino che adesso sarete impegnati per la promozione del disco. Nel dettaglio, quali sono i programmi dei Kaledon per il futuro prossimo e per quello più remoto?
Si certamente, abbiamo molte cose da fare, stiamo lavorando ad un documentario sul disco, e a ben 2 videoclip che vedrete presto. Inoltre è prevista un’attività live per promuovere il disco. Non so ancora che tappe faremo ma, ci stiamo lavorando in questi giorni.

La realtà del metal italiano è spesso difficile. Voi avete fatto tutta la gavetta e siete riusciti a farvi notare anche all’estero. Un consiglio per quelli che si vogliono lanciare in quest’avventura, magari condendolo con qualche aneddoto personale?
Guarda, il segreto è solo uno, io lo disco sempre… Non si deve mai smettere di crederci e… quando qualcuno ti risponde di no beh, tu richiedilo di nuovo, e di nuovo ancora, fino allo sfinimento. Io ho ottenuto molte cose così. Qualche aneddoto?! Beh… io mi sono guadagnato la nomea di rompicoglioni proprio perché DI SOLITO quando mi metto in testa una cosa, riesco ad ottenerla… Spesso stresso la gente ahahahahh

Rimaniamo nell’aneddotica: avete qualche racconto interessante/assurdo/divertente sulla band che volete condividere con noi?
Beh, ci sono centinaia di cose da raccontare ahahahha ma, forse si potrebbe parlare di un concerto che abbiamo tenuto all’exenzia di prato qualche mese fa dove, dopo il concerto il nostro caro Paolo (bassista), ha cominciato a farci bere a tutti come spugne, (di solito beviamo tutti pochissimo), col risultato che poco tempo dopo, sia io che Marco (voce), eravamo ubriachi come zucchine, e ci siamo trovati a ballare in una discoteca rock/metal anni 80 mezzi nudi… Indimenticabile… ahahhah Che dire… vita da Rocker…

A proposito Italia: avete qualche gruppo nostrano che amate particolarmente e che vorreste consigliarci? Non vi diamo paletti o limitazioni di genere, quindi sbizzarritevi!
Beh inutile dire che amo i Rhapsody of fire, ma anche i nuovi Luca Turilli’s Rhapsody. Poi per citare qualche realtà più vicina a noi beh siamo molto amici dei DGM. E’ veramente difficile trovare dei gruppi con cui andare d’accordo senza avere necessariamente l’intenzione di fregare il lavoro all’altro. Diciamo che quindi mi fermo qui.

Dopo il favore agli amici, non resta che darvi lo spazio per togliervi qualche sassolino dalla scarpa (dallo stivale?). Spazio libero per sparlare di chi o cosa volete, preferibilmente in maniera costruttiva.
eheheh onde evitare incidenti diplomatici, è meglio che non risponda a questa domanda!! Posso solo dire che in italia, l’invidia è alla base dei gruppi rock/metal. C’è sempre qualcuno pronto a puntare il dito verso di te, e a criticare il tuo operato, senza avere nessuna conoscenza reale dei fatti. Sono disgustato da queste persone.

 


Concludiamo con l’angolo del “Tema libero”. C’è qualcosa che volete aggiungere e che non vi ho chiesto? È questo il momento per dirlo!
Ci tengo a sottolineare che, il brano A new beginning, presente nel disco, è stato composto per Brian May dei Queen. Ero in contatto con l’agenzia stampa del mitico chitarrista per cercare di ottenere una sua collaborazione su questo disco ma ahimè la cosa è sfumata! Ci riproverò di nuovo per prossimo disco.

Grazie per la vostra disponibilità ragazzi. Quando ci rivediamo?
Grazie a te per lo spazio che ci hai concesso. Spero di vedervi tutti numerosi il 2 marzo all’Orion club di ciampico dove faremo ill rimo concerto della stagione.

Vi saluto come sempre dicendo
MAY THE DRAGON BE WITH YOU

Alex