Live Nation: per il CEO i concerti “sono troppo economici”

Durante la conferenza “Game Plan” organizzata da CNBC e Boardroom, il CEO di Live Nation, Michael Rapino, ha detto parole che faranno discutere.
Per l’amministratore delegato del colosso dell’organizzazione di eventi, i concerti sono troppo economici:
La musica non è abbastanza apprezzata. Scherzo sempre dicendo che nello sport spendere 70.000 dollari per un posto a bordo campo per i [New York] Knicks è motivo di vanto. Se invece chiediamo 800 dollari per Beyoncé mi attaccano.
Abbiamo ancora molta strada da fare. Quindi, quando leggete che i prezzi dei biglietti stanno aumentando, il prezzo medio di un concerto è ancora di 72 dollari. Provate ad andare a una partita dei [Los Angeles] Lakers per quella cifra, e ci saranno 80 posti [in tutta la stagione]. I concerti sono troppo economici e lo sono da molto tempo.
Secondo quanto riportato da Pollstar, il prezzo medio dei 100 tour più di successo negli Stati Uniti nel 2024 è di 136$, quasi il doppio della cifra riportata da Rapino.
Il CEO ha aggiunto che i prezzi sono dovuti alle imponenti produzioni degli artisti, che al giorno d’oggi guadagnano quasi esclusivamente dai concerti:
L’artista guadagna il 98% dei propri introiti dallo spettacolo. Abbiamo appena concluso il tour di Beyoncé. Ha 62 camion per spostare la sua produzione. È come se ogni sera mettesse in scena il Super Bowl. Dieci anni fa usava al massimo 10 camion.
E gli artisti rinunciano a margini di guadagno in cambio dell’esperienza. Si sente parlare di incassi da 100 milioni di dollari, ma a seconda dello spettacolo, l’artista potrebbe portare a casa solo il 30% di quella cifra, spendendone il 70% per lo spettacolo stesso.
Già alcuni anni fa Rapino aveva affermato che alzare i prezzi dei concerti sarebbe “una grande opportunità” per Live Nation da cui beneficerebbero anche i fan.