Mars Era: disponibile il nuovo album “Calce”

Comunicato stampa
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“Calce” è il terzo album di inediti dei MARS ERA, il primo in italiano, disponibile in formato CD e sui principali store digitali da oggi (Vrec/Audioglobe). L’album è stato prodotto da Max Zanotti, ormai una delle principali e più autorevoli firme del rock in Italia (Casablanca, Alteria, The Elephant Man) e realizzato presso il Larione10 Studio e il Ka-Pow Studio di Firenze.
In questo nuovo viaggio i Mars Era si dirigono verso sonorità più dirette e d’impatto, mantenendo sempre salda la loro matrice stoner-rock influenzata da trame psichedeliche e progressive nel pieno mondo sonoro del rock italiano degli Anni Novanta (Verdena, Afterhours).
Il disco varia tra brani più rock come l’incipt “La smania” o il singolo “Sciacalli” (accusa contro il mondo musicale odierno), passando da ballad più emozionali come “Svegli alle 3:00” o “Torna a scorrere”. Giovinezza, amori (spesso notturni e caotici), sensazioni e viaggi introspettivi sono gli argomenti del disco “Calce”, che rappresenta un’unione cementata dei quattro ragazzi fiorentini che firmano insieme tutte le canzoni. Tra queste anche il brano “Barbarossa”, ispirata al famoso corsaro ottomano, che ne descrive la figura violenta e passionale.
I Mars Era sono una band alt-rock italiana. Nascono a Firenze nel 2014 come quartetto Stoner-Rock da un’idea del chitarrista Michelangelo Verdelli e del batterista Tommaso Tassi a cui si aggiungono il bassista Leonardo Storai e il cantante Davide Ferrara. L’esordio è ”Dharmanaut” (Argonauta, 2017), accolto bene dalla critica italiana ed estera, a cui seguiranno numerosi concerti e festival in Italia e da cui verrà estratto il videoclip di“ Revolution”. “Oniro” (Argonauta Rec, 2021) è il secondo album sempre in inglese a cui seguiranno numerose date sia in Italia che all’estero. Nell’estate 2023 l’incontro con Max Zanotti (Deasonika, Casablanca, Elephant Man) porta la band alla scrittura di un nuovo album in lingua italiana. Ad inizio 2025 la band firma con l’etichetta specializzata in rock italiano Vrec per la pubblicazione del loro terzo album “Calce” previsto il 12 settembre.
Tracklist: 1 La smania; 2. Come tu mi vuoi; 3. Sciacalli; 4. Smaghino; 5. Di notte; 6. Svegli alle 3:00; 7. Marte e Venere; 8. Contraddizioni; 9. Barbarossa; 10. Torna a scorrere.
LA SMANIA / La Smania è conseguenza di uno stato interiore tormentato. Non è solo un’irrequietezza passeggera, è qualcosa di profondo, che diventa quasi una compagna di vita, una presenza oscura che guida e consuma allo stesso tempo. Smania” è il simbolo di un disagio esistenziale, una fame di vita che si scontra con il vuoto, con la solitudine, con la frustrazione di sentirsi fuori posto. Il testo è una confessione intensa e rabbiosa, che parla di identità, emarginazione, e della lotta quotidiana contro qualcosa che si insinua dentro e non dà tregua.
COME TU MI VUOI / Un amore notturno, caotico, fragile e allo stesso tempo avvolto nel mistero. I due si amano, ma lo celano al pubblico, nascondendosi nei vicoli notturni tra le luci spente della città. I due protagonisti si cercano nel dolore e nella tenerezza, si feriscono e si proteggono, si trasformano per amarsi. È una poesia urbana, carica di immagini forti e dolci insieme. L’avocado sfatto è un’immagine che mescola tenerezza e umorismo, ma anche decadenza e imperfezione. È come dire: “siamo rovinati, ma siamo fatti l’uno per l’altro comunque”. C’è una sincerità quasi buffa, ma anche molto profonda, nell’ammettere che l’amore è fatto anche di fragilità, e forse proprio lì si trova la verità.
SCIACALLI / Un grido viscerale e rabbioso contro chi sfrutta, manipola, inganna. Il termine “sciacalli” è la chiave metaforica che attraversa tutto il brano, e richiama immediatamente l’idea di figure opportuniste, che si aggirano nella desolazione, individuando i più deboli e approfittando di loro.
SMAGHINO/ Un ritratto disilluso e surreale della giovinezza inquieta, una generazione in fuga costante da sé stessa e dalle aspettative, che si rifugia in momenti sospesi, nostalgici, ironici, e a tratti disperati. È uno sfogo poetico ma anche visivo, pieno di contrasti forti e immagini che sembrano uscire da un sogno lucido e malato allo stesso tempo.
DI NOTTE / E’ un inno alla bellezza della notte che rappresenta per i creativi fonte d’ispirazione.
Nel tepore delle luci di una città che dorme il protagonista, vagando nell’oscurità, scopre la magia e la sensualità delle tenebre. Senza il caos della vita quotidiana, nella notte, è possibile arrivare ad ascoltare i propri pensieri più nascosti e profondi.
SVEGLI ALLE 3:00 / “Un viaggio introspettivo che invita a riflettere sui cambiamenti che la vita ci pone davanti: una storia che finisce, un nuovo capitolo che inizia, la necessità di evolversi ed intraprendere direzioni diverse da quelle prefissate. Il cambiamento, percepito come un’ evoluzione, porta il protagonista a interrogarsi su chi effettivamente siamo e come la società esterna ci uniforma in base alle delle regole imposte. Il flusso continuo ed instancabile della vita ci ricorda che però rimarremo sempre gli stessi. La cosa giusta da fare è trovare il proprio posto migliore e goderci questo lungo viaggio.”
MARTE E VENERE / Il protagonista riconosce in una sconosciuta la donna dei suoi sogni, delle sue vite precedenti. Il legame di passione che si instaura da questo incontro si interseca in una narrazione che sconfina nello spazio tempo, dove, come in un CloudAtlas, emergono ricordi di vite precedenti.
E’ un déjà-vu sentimentale, un riconoscimento istintivo e viscerale che si mescola a un senso di destino, reincarnazione e favola moderna.
CONTRADDIZIONI / Un ritratto psicologico sincero e a tratti spietato di una relazione in declino, raccontata dal punto di vista di chi è stanco di combattere contro le proprie contraddizioni interiori, e allo stesso tempo esasperato dalle incoerenze dell’altra persona.
BARBAROSSA Il protagonista del brano, tratto dalla figura storica di Khayr al-Din Barbarossa, corsaro ottomano del XVI secolo, viene descritta in una chiave di lettura più romantica. La sua figura è violenta, passionale e irrequieta. La brutalità delle sue azioni sono un mezzo per raccontare il suo conflitto interiore: una ricerca disperata d’amore e identità. Barbarossa viene narrato nel brano come una figura tragica che vive in una continua tensione di stati d’animo: assecondare il suo animo irrequieto usando forza e violenza o seguire e la sua indole nascosta, che è calma e pacifica. Le battaglie che conduce nei mari, i colpi di cannone, i fendenti della sua sciabola, sono la metafora di questa battaglia personale che vive. Nel suo continuo girovagare in mare si sentirà sempre marchiato a vita dal peso del nome che porta sulle spalle.
TORNA A SCORRERE / E’ una canzone d’amore, ispirata però da un sentimento che il protagonista capisce non essere più come prima. Le strade si dividono, e tra i due amanti rimane il dubbio: ho fatto tutto quello che era in me possibile per poter salvare il rapporto? Inutile addossare colpe nei confronti dell’altro. Meglio cercare i limiti e i difetti dentro se stessi. È un augurio sincero di poter tornare ad amare nuovamente in futuro e non ripetere gli stessi errori commessi in passato.
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