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Queen: “Bohemian Rhapsody”, dopo un anno, quattro Oscar e 900 milioni d’incassi

Di Orso Comellini - 25 Ottobre 2019 - 10:18
Queen: “Bohemian Rhapsody”, dopo un anno, quattro Oscar e 900 milioni d’incassi

Ci sono voluti ben 8 anni, prima che “Bohemian Rhapsody” venisse completato e finisse sul grande schermo nel 2018. Nessuno avrebbe potuto predirre gli innumerevoli problemi riscontrati in fase di produzione, tantomeno l’enorme successo ottenuto. L’idea prese corpo nelle menti di Brian May e Roger Taylor nel 2010, negli anni del passaggio di consegna tra Paul Rodgers e Adam Lambert. Inizialmente doveva essere Sacha Baron Cohen (“Borat“) a interpretate Freddie Mercury, per via di una certa somiglianza fisica, ma aveva idee contrastanti con la produzione. La morte di Mercury sarebbe dovuta essere collocata a metà film, che poi sarebbe continuato con la band che continuava senza di lui. Tuttavia il produttore Graham King ha smentito successivamente questa versione dei fatti, ritenendo inadatto un attore bianco per quel ruolo e falso che Freddie sarebbe dovuto morire a metà film. Alle varie problematiche si aggiunse la decisione del regista Dexter Fletcher di lasciare il set, per differenze creative. Molti rumors circolarono in quel periodo, facendo supporre una battuta d’arresto nelle riprese, almeno fino al 2016, quando Rami Malek ottenne la parte. Bryan Singer venne reclutato come regista e il primo passo fu quello di girare il climax del film, con la scena del concerto al Live Aid del 1985. Tutto sembrava procedere al meglio fino all’anno successivo, con le ultime tre settimane di set da affrontare, quando Singer venne silurato e venne ricontattato Fletcher per completare le riprese. 

Nonostante questi e altri problemi, un anno dopo il film ha incassato oltre 900 milioni, vinto 4 Oscar e innumerevoli altri premi. Il successo del film ha poi ispirato tutta una serie di biopic Rock, come “Rocketman”, “The Dirt” e “Yesterday”.