Vario

Shaaman (Andre Matos)

Di - 3 Giugno 2005 - 13:01
Shaaman (Andre Matos)

Intervista a cura di Alberto ‘prince_of_the_sky’ Viale.

Venerdì 27 maggio 2005 Buddha Cafè  – Orzinuovi (BS)

In questa calda giornata di fine primavera mi trovo in compagnia di Andre Matos, mente e frontman degli Shaaman, un passato negli Angra e musicista vero a tutti gli effetti.
Il Matos che ho incontrato è una persona veramente disponibile, simpatica e di una finezza estrema. Durante la giornata, in cui ho avuto la fortuna di stare con lui, oltre che grande cantante, Andre si è rivelato un esperto conoscitore della nostra cultura e della nostra lingua e capace di intrattenere una discussione su qualsiasi argomento.
Pronto con le mie tante domande (di cui non ne avrò fatte più di tre o quattro perché le restanti le ha fatte nascere la discussione…) Andre mi ha raccontato un po’ di tutto, dal nuovo album alla sua carriera…

[AV] Ciao Andre, come va?

[AM] Ciao, piacere!

[AV] Piacere mio! E che piacere aver ascoltato il sound check!!! Ti faccio già i complimenti prima ,per stasera!

[AM] Oh, grazie, vedrete che bello show sarà…

[AV] Io ero pronto a farti le domande in inglese, ma da quanto pare parli italiano benissimo? Come preferisci? Inglese o Italiano?

[AM] Grazie, grazie, fammi pure le domande in italiano, così imparo ancora meglio… Però io ti rispondo in inglese, così facciamo prima… (risata)

[AV] Ok, parlami un po’ del tuo nuovo album, cosa vuoi dirmi?

[AM] Mmh… son già in difficoltà (risata)… E’ un album molto coinvolgente, molto “adulto”, in una certa maniera più Heavy, ma sicuramente più atmosferic. Noi abbiamo lavorato per molto tempo per raggiungere questo nuovo risvolto. Questo risvolto significa per me aver… asciugato (detto in italiano, ndr) tutti gli eccessi che avevamo fatto nel passato, con la nostra musica piena di tecnica e virtuosismi. E’ qualcosa di nuovo per noi, sicuramente!

[AV] In questo album ti ho sentito cantare diversamente, le canzoni sono più riflessive, ci sono molti mid-tempo, le chitarre sono più ritmate, tu canti in tonalità medio-basse… è stato difficile arrivare a questo?

[AM] Non è stato facile (in italiano, ndr), infatti quando ho iniziato a registrare le parti vocali non ero per niente soddisfatto e quindi ho registrato tutto ancora di nuovo; la prima registrazione non è andata bene e non riuscivo ad ottenere il risvolto che volevo. Io penso, che questo è il tipo di musica che stavamo cercando da molto tempo; io direi anche dal tempo degli Angra volevo trovare una musica che “toccasse” le persone più direttamente, senza troppi ornamenti e cose superficiali.

[AV] Qualcosa di diverso, insomma…

[AM] Sì, comunque è la musica di cui la band voleva essere protagonista, e poi è la musica che la band voleva suonare “on stage”, tutto qui.

[AV] Intendi quindi una musica più diretta, senza fronzoli?

[AM] Perfetto!!! E’ proprio così!!!

[AV] Perché hai scelto una copertina così triste?

[AM] Melanconica, direi melanconica (in italiano, ndr)

[AV] Sì proprio così, con quei binari abbandonati, quella donna misteriosa, la nebbia…

[AM] Sì, questo è il ” concept” delle lyrics dell’album. Sì, sono più tristi più melanconiche, ma ciò non significa per me depressive, anzi come ti dicevo all’inizio le definirei ” adulte”. In canzoni come Innocence si parla del passaggio dalla gioventù alla vita adulta, del vedere il mondo con i propri occhi, alzarsi al mattino e vedere il “bianco e il nero”.

[AV] Nella tua carriera, nei tuoi album, non ti sei mai impegnato nel raccontare storie di cavalieri, draghi, castelli, come invece molte power metal band fanno.

[AM] No, no, io voglio starne fuori da draghi, mostri e cavalieri (risata, ndr). Io non sono contro tutte queste cose, però non è il campo dove voglio andare ad investigare per comporre le mie canzoni. Noi parlavamo di queste cose molto tempo fa, noi facevamo molti riferimenti fantasy e ne eravamo anche orgogliosi (risata, ndr), ma è anche molto bello riconoscere e capire quando si deve vedere il mondo in una “different way” più vicino alle persone.

[AV] Sulla copertina dell’album, allora cosa mi dici? Dove va questa misteriosa donna?

[AM] Non è molto chiaro dove (risata, ndr) , però è un po’ come la vita di tutti noi… Noi andiamo in qualche posto, ma non sappiamo dove. Di sicuro noi arriveremo in qualche posto perché questo è proprio ciò che la ferrovia ci dice. Pensando alla ferrovia ci sarà sempre la prossima stazione, e da questo ecco il perché l’album non è depressivo. Melanconico si, ma depressivo no.

[AV] E il titolo Reason?

[AM] Ehm, come si dice in italiano (in italiano, ndr)?

[AV] Ragione!

[AM] Ragione significa ragione della tua mente, quindi le cose che tu pensi, il tuo essere razionale.

[AV] Sei un filosofo!

[AM] Eh… ma questo è proprio un concetto filosofico. Poi il secondo motivo è la ragione della tua etica, dei tuoi fatti e il terzo è la ragione della vita, di quello che stai facendo.

[AV] Rispetto a Ritual, il modo di comporre le canzoni come è stato? Ti hanno aiutato gli altri ragazzi?

[AM] Diveeerso ( in italiano, ndr). Tutti mi hanno aiutato ad eccezione dei testi che li ho scritti tutti io. Tutti i lavori musicali sono composti democraticamente e questo è una buona cosa, così possiamo mettere nelle pubblicazioni “composto da Shaaman” e così non litighiamo (risata, ndr)! Comunque Ritual è stato composto diversamente; tutte le canzoni sono state composte precedentemente e quando andai in Germania per registrare l’album stetti là tre mesi. Non ci fu molto tempo per lavorare sulle canzoni. Le canzoni erano già fatte e io e il producer Sascha (Paeth, ndr) le abbiamo aggiustate un pochino, e poi abbiamo registrato tutto. Per Reason le cose sono state diverse, il processo è stato più lungo perché noi non abbiamo fermato il Ritual Tour per fare questo album. Infatti nei weekend eravamo sempre in tournee. Questo, a mio parere, è stato buono perché ha permesso di cogliere una certa freschezza del “live-acting” .Ecco perché non ci siamo fermati. Quando Sascha è venuto in Brasile eravamo tutti più rilassati e questo album è stato elaborato per un po’ di tempo prima di essere finito, e questo è stato buono perché non abbiamo avuto pressioni per concludere.

[AV] Quindi, aver continuato a suonare mentre stavate completando il nuovo album vi ha aiutato? E’ stato una risorsa importante avere il contatto del pubblico in fase di song-writing?

[AM] Esatto! E’ il modo di lavorare più proficuo. Spero di poter fare la stessa cosa nel prossimo album!

[AV] Dai tuoi esordi con i Viper, passando per gli Angra, fino ad ora con gli Shaaman, tu sei cambiato come persona o sei sempre la stessa?

[AM] Sono la stessa persona forse un po’ cambiata (in italiano, ndr)

[AV] Cambiata in meglio sicuramente…

[AM] Grazie! Dentro di me sono la stessa cosa, rimane lo stesso sogno dall’inizio, dai Viper (in italiano, ndr). Da bambino sognavo un tipo di vita così e sicuramente una parte di questi sogni si è realizzata, ma c’è ancora qualcosa che vorrei fare (risata, ndr)

[AV] Togliamo ogni dubbio: in questo album tu canti molto più heavy. E’ una tua precisa scelta stilistica?

[AM] Questo è sicuramente un grande sviluppo per me, come cantante. Io ho voluto cercare la strada per “toccare” le persone e ho cambiato la voce in questa strada diversa, più emozionante. Ho cercato di fondere le canzoni heavy a quelle più dolci a quelli più melanconiche, reprimendo le note alte e gli acuti. Questo perché la musica vale più del mio “vocal range” e questo permette all’album di essere meno noioso, tutti ascolteranno dalla prima alla ultima traccia… spero (risata, ndr).

[AV] Qual è la tua estensione vocale?

[AM] Mmh, non te lo so proprio dire…

[AV] Beh, tu parti in basso ma arrivi molto in alto…

[AM] Non lo so, non lo so veramente. Non l’ho mai misurato, quando sarà più vecchio magari ti saprò dire qualcosa!

[AV] Andre, parlaci un pochino dello show di stasera, che ci fai tu qui?

[AM] E’ stata un’idea di Fulvio di Flash Magazine. Penso sia stata una idea molto buona perché son qui a cantare canzoni degli Iron Maiden e io sono un fan degli Iron Maiden e poi la band (The Clairvoyants, ndr) è veramente brava, da quanto ho visto una delle migliori cover band in circolazione.

[AV] Gabriele credo abbia proprio una bella voce…

[AM] Eccome, grande voce! Mi piace soprattutto la cura e la dedizione che ci mettono. Sono una band, diciamo… professionale! Tutte queste cose mi han fatto venire qui in Italia, che è un paese molto caro a me e le persone sono molto simili ai brasiliani. E poi oltre a tutte queste cose, è anche una buona opportunità per aprire le porte e tornare il più presto possibile qui in Italia in tour.

[AV] Ripensando al periodo in cui hai spedito il demo a Steve Harris, nel 1993, per prendere il posto di Bruce Dickinson, come la vedi quell’esperienza adesso, nel 2005?

[AM] E’ stata un’esperienza abbastanza strana (in italiano, ndr), perché non mi aspettavo di arrivare così avanti nella classifica finale, ma però ci son riuscito. Il primo album degli Angra non era ancora uscito, Steve Harris ha potuto ascoltare solo il demo e i lavori on i Viper. Quando mi fu chiesto di spedire quelle cose agli Iron Maiden, rimasi completamente shockato e avendo solo 21 anni sentirsi una responsabilità così forte era un peso psicologico notevole. Forse non erano cose per un ragazzo così giovane. D’altra parte da lì è iniziata la mia risalita e con gli Angra è stato bello. Comunque arrivai terzo e son tuttora soddisfatto del mio piazzamento, ho ricevuto tanti complimenti.

[AV] Ok, primo fu Blaze Bayley, secondo?

[AM] Credo sia stato un ragazzo australiano.

[AV] E se Bruce se ne volesse andare ancora un’altra volta? Se ancora pronto a riprovarci?

[AM] Anche se volessi, è qualcosa di impossibile da concepire.

[AV] Beh, un cantante brasiliano che canta negli Iron Maiden, sarà dura per gli inglesi…

[AM] Si, sicuramente loro sono molto nazionalisti. Poi comunque non credo possa succedere perché ormai sono affezionato al lavoro con gli Shaaman e la band è casa mia.

[AV] Tu hai partecipato ad alcuni progetti, Avantasia, Aina, Virgo… Non hai mai pensato di costruire qualcosa di tuo o magari un album solista? Perché no con Tobias Sammet, credo che il risultato non possa che essere buono…

[AM] No, con Tobias non ancora. Tobias è qualcuno con cui ho una grande amicizia e lui ha una grande mente. Io fui il primo a cui parlò del suo progetto Avantasia ed io gli dissi: “tu sei pazzo, è un lavoro impossibile” (risata, ndr). E invece come puoi vedere è stato un grande successo, entrambe le due registrazioni. Mi piacciono molto, sono veramente eccezionali. Io non credo di avere la pazienza di fare una cosa come Tobias (risata, ndr), ho già tanto lavoro con gli Shaaman. Quello che potrebbe accadere è che potrei lavorare ancora con un progetto di Sascha, potrebbe uscire la seconda parte di Virgo. Quel progetto è molto interessante. E’ qualcosa di diverso dal metal, qualcosa di totalmente nuovo. Abbiamo già programmato la seconda parte ma non so quando si farà. Per quanto riguarda un mio album solista non so, però se lo farò vorrò fare qualcosa molto vicino alla musica classica.

[AV] Oggigiorno abbinare la musica classica all’heavy metal è quasi una moda, molti gruppi che hanno fatto sempre e solo heavy aggiungono un’orchestra. Cosa ne pensi?

[AM] Se tu prendi la musica classica come soggetto principale e dimentichi la band, non è buona cosa. E’ una scelta perdente. D’altro canto, se invece consideri la band la prima cosa e la musica classica ti viene in aiuto, ti supporta, tu puoi trovare la giusta strada per fare un buon lavoro. Non ci sono altri modi per abbinare giustamente questi due generi. Molte persone han fatto questo errore.

[AV] Tu hai studiato molto per raggiungere una preparazione ed una cultura musicale così eccellente?

[AM] Sì, direi di sì. Ho fatto 6 anni di lezioni di canto, ho fatto 10 -12 anni di pianoforte classico e 6 anni di Università di Musica come maestro, direttore orchestrale e anche il corso da compositore. (in italiano, ndr)

[AV] Musicista a 360°, Complimenti, veramente un bel curriculum!

[AM] Per me questo è stato molto importante. Quando ho deciso di diventare musicista vero mi sono impegnato molto.

[AV] Ma in Italia, quand’è che arriverete in tour?

[AM] Per il secondo semestre di questo anno. Non è ancora stato tutto organizzato, ma è in via di organizzazione. Dopo il tour in America latina, vogliamo tornare in Europa. Sta organizzando la nostra label europea. Spero che da settembre si possa fare. Quello che voglio è che in Italia si suoni non solo a Milano, ma in diversi posti del vostro splendido paese. Credo ci sia una grossa possibilità di fare questo.

[AV] Ok, da buoni brasiliani, durante il tour avrete la possibilità di fare qualche partitella a calcio? Come ve la cavate?

[AM] No, durante il tour no, ci son già tante cose da fare. Però abbiam appena finito di giocare la championship ufficiale di MTV Brazil. Gli Shaaman l’anno scorso sono stati i vincitori, quest’anno è stato un disastro completo (risata, ndr)!

[AV] Tu sei un supporter del Corinthias, se non sbaglio…

[AM] Eh si!!!

[AV] Io e Fulvio siamo juventini invece, tra l’altro le maglie sono simili, bianche e nere.

[AM] Si, è vero. Mi raccomando no bianco e verde. No Palmeiras! Bleah!!!!

[AV] Hai seguito, per caso, la finale di Champions League europea, fra Milan e Liverpool?

[AM] Mi hanno raccontato, è andata bene, no?!? Quando perde il Palmeiras anche io mi diverto… (risata)

[AV] Eh, non male (hi hi hi). Vabbè saluta i lettori di Truemetal e dì loro quel che vuoi!

[AM] Grazie per aspettare tanto tempo per il nostro ritorno, si è sbagliato qualcosa all’inizio ma adesso si sta facendo tutto come si deve. Io non posso aspettare per tornare in Italia con tutto il gruppo per poter presentare questo lavoro al pubblico perché è veramente fortissimo. Stiamo già facendo concerti in SudAmerica e sta andando benissimo e la gente si identifica nel nuovo disco. (in italiano, ndr)

[AV] Beh, ti aspettiamo! Grazie mille Andre, sei stato veramente gentile!

[AM] Grazie a te!