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Swashbuckle (Commodore RedRum)

Di Nicola Furlan - 25 Luglio 2009 - 12:30
Swashbuckle (Commodore RedRum)

Commodore RedRum: un nome un programma. Un pazzo che fai difficoltà a capire se ci fa o ci è. Rimane il fatto che gli Swashbuckle sono ben consci che far musica è sinonimo di divertimento. Vuoi i temi sui pirati (tutto un programma quindi!), vuoi l’attitudine prettamente thrash che ne contraddistingue l’attitudine sfrontata, la band ha attirato le attenzioni di Nuclear Blast Records, label che ne ha prodotto il secondo atteso full-length “Back To The Noose”. Ecco le parole di Commodore RedRum, chitarrista e condottiero del vascello battente bandiera americana…

Admiral Nobeard e io abbiamo cominciato a lavorare sui primi pezzi a inizio 2005. Abbiamo trovato dei punti in comune in ambito piratesco e, amando entrambi il thrash, abbiamo pensato di metter tutto assieme. Così è nato il progetto Swashbuckle. Le nostre discussioni sono poi diventate una sorta di bevuta di rum in un caldo pomeriggio d’estate, mentre la nostra nave girava un bel po’ attorno alla laguna.

Quale è il mood che gli Swashbuckle si prefiggono di trasmettere all’ascoltatore?

Schiacciante thrash metal con maliziose tendenze mosh e arditi attacchi di “Che cazzo mi sta succedendo?”

Wow, ottimi presupposti! Il sound che propone “Back To The Noose” è un mix di hard-core, thrash, death e intramezzi folk… Mi vuoi citare quali sono le band che vi hanno maggiormente ispirato durante la vostra crescita musicale?

Personalmente mi sono sempre confrontato con un sacco di generi differenti: metal, power, death, thrash, folk, grind, ecc… Per rispondere alla seconda parte della domanda non ho dificoltà a indicarti che Blind Guardian, In Flames, Exodus, Ensiferum sono state per molto tempo le mie band preferite.

Potresti identificare le principali differenze stilistiche tra “Crewed by the Damned” e questo ultimo “Back To The Noose”?

Arg, questa è una balena, non una domanda! Nel tempo abbiamo affinato la nostra capacità di comporre. I pezzi di “Back To The Noose” sono di gran lunga più potenti di quelli contenuti in “Crewed by the Damned”. Il nuovo album è più pesante e molto più veloce. Questo è molto più thrash!

In che maniera lavorate nella ‘pancia della balena’? C’è qualcuno che detta il songwriting o interagite tutti assieme alla stesura dei brani?

Solitamente Nobeard o io arriviamo con del materiale che potenzialmente ha qualcosa in più e lo condividiamo sempre con gli altri due scurrili bastardi con cui condividiamo il viaggio. Prendiamo quindi questo materiale, jammiamo per un po’ e affiniamo i brani finché non ne siamo soddisfatti. Una volta che è tutto deciso, cacciamo fuori dei testi ridicoli ovvero un saccheggio delle esperienze vissute nella nostra vita passata.

So che l’ispirazione massima la traete dalle vicende dei pirati. Puoi dirci di cosa parlano i testi e chi li ha scritti?

Dipende a che canzone ti riferisci. I testi li scriviamo io e Admiral Nobeard. È tutto una metafora. Credo che tutto ciò che scrive Nobeard sia una metafora della sua vita. Io invece parlo del mio personale equipaggio.

Il tema dei pirati sarà sempre presente anche nelle vostre produzioni future o pensate di identificare un altro soggetto con cui divertire gli ascoltatori?

La pirateria è qui per rimanerci! Si potrebbe tentar di inserire nei testi la storia di alcuni ninja o di mostri spaziali, ma è certo che finirebbero presi a calci nel culo e derubati anche della loro merda.

Siete giunti al secondo full-length della carriera e di recente avete anche firmato un importante contratto discografico con Nuclear Blast Records. C’è un terzo disco in lavorazione?

In realtà “Back to the Noose” non è ancora stato completamente partorito. Uscirà entro il 24 luglio in tutta Europa e sarà disponibile entro l’11 agosto nel resto del mondo. Abbiamo lavorato molto e ora sono un po’ stanco. Aspettiamo ancora un po’…

Sembrate un gruppo che si diverte davvero molto. Non vi ho mai visti dal vivo. Come risponde il pubblico sotto il palco durante le vostre esibizioni?

Cazzo se ci amano! Ci divertiamo un sacco come ubriachi e anche gli altri si divertono con noi. Permettimi di essere onesto, chi va a un concerto metal e non si diverte?

Avremo modo di verdervi in Italia a breve?

Aye, certamente. Saccheggieremo il Paganfest II nel mese di settembre a Milano, nello specifico calcheremo il palco il prossimo 30 settembre.

So che avete fatto uno split album con gli Ex-Deo, band del cantante italiano Maurizio Iacono (Kataklysm). Come vi siete conosciuti e come è nata l’idea?

Al momento Maurizio è il nostro manager e ci ha fatto lavorare a pedate nel culo, ma ci sta facendo ottenere molte soddisfazioni. Ci siamo incontrati qualche mese fa e abbiamo deciso di fare qualcosa assieme. Se non avete ancora sentito il suo side-project fatelo al più presto perchè spacca di brutto!

Lascio a te i saluti ai lettori di TrueMetal.it…Ciao!

Support Music Piracy! YARRRRRR!!