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Timeless Miracle (Mikael Holst)

Di - 30 Giugno 2005 - 15:44
Timeless Miracle (Mikael Holst)

Stregato ed affascinato dallo splendido debut album dei Timeless Miracle, stratosferica power metal band svedese, mi sono messo alla ricerca di qualche contatto per riuscire a conoscere di persona il leader della band; Mikael Host. Beh, ci sono riuscito e potrete leggere qui in basso la nostra chiacchierata relativa ad “Into the Enchanted Chamber“. Come al solito vi auguro una buona lettura. 

Ciao Mikael, qui è Gaetano da www.truemetal.it che parla, la Top metal web-zine in Italia, la conoscete? Che ne pensate del nostro paese?

Ciao Gaetano, certamente! Conosciamo eccome Truemetal devi sapere che il nome della vostra web-zine è diventato grosso anche all’estero riguardo la scena metal! Amo l’Italia ma, sfortunatamente, sono stato una sola volta nel vostro paese e se non ricordo male nel 1996, quando mi dilettavo con lo sci. Sappi che sono un fan del cinema horror italiano e sono fan della musica metal italiana quindi; non sono assolutamente da considerare uno straniero per voi!

La vostra band si è formata nel 2001 ma tu e Fredrick collaborate dal 1995 quando fondaste i “Trapped”. Vi siete sciolti molto presto, il tutto è coinciso con la dipartita del vostro vecchio batterista, Kim. Cosa successe in quel lungo periodo fino al 2001?

Dopo la decisione di Kim di abbandonare la band, noi abbiamo deciso di continuare a scrivere la musica che ci piaceva ma solo come progetto e soprattutto con l’aiuto di una drum-machine, non potevamo fare altrimenti. Alla fine degli anni 90′ abbiamo cominciato ad utilizzare il computer per la registrazione delle nostre idee e soprattutto per arrangiare le nostre canzoni. Le tastiere che senti sull’album sono state aggiunte soltanto dopo aver imparato ad utilizzare i marchingegni tecnologici, sappi che abbiamo sempre avuto una chiara visione di ciò che realmente volevamo fare e quale fosse la direzione da seguire con la nostra musica, semplicemente ci è voluto del tempo per far sì che tutto si realizzasse e che prendesse la giusta piega.

Come siete riusciti ad arrivare ad un contatto diretto con la Massacre Records?

Agli esordi del 2004 siamo stati contattati da una piccola label europea che ha voluto farci firmare con una postilla particolare: noi dovevamo essere gli unici responsabili riguardo alla ricerca di uno studio per registrare il disco. Abbiamo contattato i RoastingHouse Studios in quanto sono uno dei più grossi studio svedesi ed i proprietari ci hanno invitato per una chiacchierata e naturalmente per ascoltare il nostro demo. Qualche ora dopo il fantomatico incontro ci è stato offerto un contratto di produzione e management dalla RoastingHouse che ha interamente finanziato le registrazioni e stipulato il contratto con la Massacre Records. Saremo eternamente grati a queste due grandi aziende che ci hanno presi seriamente in considerazione.

Che mi dici della collaborazione con Anders “Theo” Theander?

Lavorare con Theo è stato davvero fantastico! Ci ha fatto avere in tempi brevissimi tutto ciò di cui avevamo bisogno per lo sviluppo del nostro prodotto e se mi permetti, vorrei menzionare anche il nostro secondo produttore Pontus Lindmark che è il ragazzo che in pratica ha registrato tutto: è stato l’assetto fondamentale per la riuscita del nostro lavoro. Dubito seriamente che saremmo riusciti a fare quell’album senza questi ragazzi. (Complimenti vivissimi per la modestia e per l’umiltà! Ndg)

Into the Enchanted Chamber è innegabilmente uno dei must-have dell’anno nel genere; rappresenta in modo davvero completo quello che è l’happy metal. Ho trovato in esso svariate influenze ma mai plagi, quali Freedom Call, Rhapsody, Gamma Ray ed Helloween, correggimi se sbaglio.

Davvero grazie infinite Gaetano!
Ciò che hai detto è verissimo; ascoltiamo tutte le band che hai menzionato ed in particolar modo gli Helloween che sono stati la vera guida da quando abbiamo iniziato a suonare questo tipo di musica.

Parlami delle liriche dell’album Mikael, sono fantasy non è vero? Che diavolo è la Camera Incantata?

La maggior parte delle liriche è basata su tematiche che derivano direttamente dai film horror e dal cosiddetto folklore, come per esempio i lupi mannari ed i vampiri… Ok d’accordo, sono fantasy! 😀
Anche se ci penso bene, il folklore ha sempre qualche collegamento attinente alla realtà e per esempio nei giorni medievali, la gente era accusata di pratiche eretiche e di essere in contatto col diavolo e questo era il cosiddetto folklore…
La camera incantata è essenzialmente ciò che noi chiamiamo “afterlife”, come il paradiso, l’inferno o qualsiasi cosa relativa a ciò che credi che ci sia dopo la morte.
La title track dell’album descrive i credenti pagani ed il loro ritorno sulla terra una volta morti ed in questo caso, la camera incantata è lo strumento di madre natura, il posto dove tutte le vite cominciano e finiscono.

Quando hai cominciato a scrivere e suonare musica Mikael?

Ero quattordicenne quando mi è stato regalato il primo basso, suonavo in una cover band insieme ad una manciata di amici di scuola. Suonavamo pezzi del tipo “Knooking on Heavens Door”; devi pur cominciare da qualche parte no?

La musica dei Timeless Miracle contiene suoni ancestrali e magici, sei ispirato dai film come detto prima, deriva tutto da qui?

Assolutamente si per quanto riguarda i film, anche se devo ammettere che la maggior parte dei suoni folk che senti derivano dalla musica che noi ascoltavamo dai tempi della scuola. Devi sapere che qui in Svezia, le lezioni di musica si svolgono principalmente con musica tradizionale svedese e molte di queste sono talmente folk che nemmeno quello che senti sull’album è minimamente paragonabile. (devo ascoltare musica tradizionale svedese ndg)

Perché la copertina dell’album è così oscura? Credo sia un ottimo disegno ma, opinione personale, credo non rappresenti appieno lo stile musicale della band.

Si, insomma, abbiamo cominciato a realizzare quella intanto (ride, ndg). Sembra quasi che la gente che si avvicina al nostro album pensi di trovarsi di fronte ad un genere che si avvicina al black metal solo perché la copertina è oscura. Comunque, credo sia la perfetta rappresentazione di ciò che vogliamo comunicare attraverso le liriche e precisamente tutto ciò che riguarda le tematiche horror.

Che mi dici dell’attività live? Avete fissato qualche data? Verrete in Italia?

Questa è una domanda per la quale stiamo studiando una risposta: siamo indecisi se iniziare già da ora a produrre il nostro secondo album o partire per un tour. Ancora non abbiamo scelto per una delle due ipotesi. Se dovessimo partire per il tour, sicuramente raggiungeremo l’Italia che è un grande paese con una grande cultura musicale, soprattutto in campo Heavy Metal!

A parte i soliti ed osannati Rhapsody; conosci qualche altra band del nostro paese?

Assolutamente si! Ascolto regolarmente, come detto in precedenza, il metallo italiano. I Domine sono la mia band preferita; mi piacciono anche gli Athena gli Elvenking e i Vision Divine. Stormbringer Ruler dei Domine a mio parere, è il miglior album prodotto da una band italiana.

Cosa pensi invece della scena metal svedese? In Flames ed Hammerfall sono molto ben visti e conosciuti qui da noi, per quale band ti piacerebbe aprire un live show?

Ah, abbiamo effettivamente molte ottime band qui in Svezia! Peccato che abbiamo poche possibilità di vedere i loro show qui da noi; pensa che dove vivo io, nel sud della Svezia, c’è un solo pub che manda musica rock ed heavy e nemmeno sempre L. Se vogliamo andare ad uno show di una grossa band svedese siamo praticamente costretti ad “esiliare” in altri paesi europei.
Come detto abbiamo ottime band e voglio citare i Sabaton ed i VII Gates.
Gli Hammerfall sarebbero perfetti per noi e per una nostra eventuale “apertura” ma se potessi scegliere, Gaetano, non avrei esitazioni nell’indicarti i Candlemass, la migliore heavy metal band svedese di sempre!

Siamo alla fine dell’intervista Mikael, puoi salutare come meglio credi gli utenti di Truemtal, per quanto mi riguarda, ci risentiremo sicuramente dopo la realizzazione del vostro secondo album! Perché un metal fan italiano dovrebbe comprare Into the Enchanted Chamber?

Grazie infinite Gaetano per aver speso del tempo per noi e per averci intervistato, sono sicuro che avremo tempo e modo per rifarlo!
Ed a voi tutti Italian Maniacs, se vi piace la musica veloce, metal e spudoratamente melodica, andate sul sicuro ed ascoltate il nostro album! Ci si vede “on the road”, statemi bene!

Ed io ringrazio Mikael e la sua band; concordo sulla sua ultima frase: chi si vuole avvicinare ai Timeless Miracle prenda in considerazione il fatto di trovarsi di fronte ad un metal iper veloce ed iper melodico. Alla prossima.

Gaetano “Knightrider” Loffredo