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White Skull (Gods of Metal 2006)

Di Stefano Ricetti - 9 Giugno 2006 - 9:55
White Skull (Gods of Metal 2006)

Scambio di battute con i cinque componenti dei White Skull qualche ora dopo il loro concerto al Gods of Metal 2006 di Milano.

Nella foto: White Skull al completo qualche tempo dopo il concerto.

Ho sentito il vostro nuovo advance Cd di tre pezzi e spakka di brutto, come ai vecchi tempi…

Mah, il fatto di essere usciti dal contratto Frontiers ci ha restituito una certa  libertà di azione. Ci avevano forzatamente spinto a tornare nel nostro passato e suonare in linea con band come Gamma Ray e Blind Guardian, che sono band che rispettiamo tantissimo, sia chiaro, ma suonare per forza come qualcun altro probabilmente non si addice ai White Skull. Adesso siamo liberi, e si sente! La Dragonheart supporta la band e ci permette di suonare come devono suonare i White Skull: puro HM straight in your face! I tre pezzi contenuti rispecchiano i WS di oggi: istintivi, veri ed entusiasti come agli esordi!

Perché il nome White Skull?

Nasce da dei giochi giovanili, ci si divertiva con dei piccoli teschietti in plastica resina… il nome scaturì da lì. In fin dei conti nel teschio viene racchiusa l’essenza di una persona, al di là del solito significato negativo che si associa spesso a questa immagine… teniamo a precisare che i White Skull nacquero come entità nel 1984, quindi il nome nacque praticamente in quell’anno.

Che impressione vi dà questa giornata del GOM dedicata al metallo tricolore?

Riteniamo che sia una grande giornata, siamo ampiamente soddisfatti perché tanta gente ha risposto a questo richiamo tenendo conto che da sempre siamo esterofili, al contrario, per esempio del pubblico tedesco che PRIMA valorizza le band di casa propria e solamente POI dà un’occhiata all’estero .

Parlando di metallo italiano, c’è più invidia oggi o ai vostri inizi?

Per quanto mi riguarda, dice Tony “Mad” Fontò, ho sempre supportato le band italiane, a partire da quelle di Vicenza, la mia città. Figurati che quando conobbi Mirko Galiazzo degli X-Hero per me fu un grande onore. Mi spiace che su certi forum si attacchino pretestuosamente alcune band solo per questioni legate all’invidia da parte di altri gruppi. Comunque per noi White Skull questo è un sentimento privo di significato, e ci teniamo a ribadirlo. Certo che – è ora Alex Mantiero a parlare -, i White Skull probabilmente meriterebbero di più di quello che finora hanno raccolto ma, alla fine, va comunque bene così!

Domanda rivolta a Gus Gabarrò: ti sei preparato in modo particolare per questa giornata o l’hai considerata un concerto come un altro?

Assolutamente no, il prurito per la nostra “prima” al GOM l’abbiamo provato fin dal primo minuto dopo la conferma da parte della Live: devi sapere che io sono due mesi che mi alleno fisicamente per essere all’altezza della situazione (bici e corsa). Canto dal 1979 ma la mia passione è rimasta immutata. Tornando al discorso Frontiers ammetto che ci furono dei condizionamenti ma un disco come Dark Ages non era poi così male come tu Steven lo dipingi. Io personalmente lo sto riscoprendo proprio in questo periodo e mi piace sempre di più.      

Ho capito, ma allora perché avete subito le pressioni della Frontiers senza ribellarvi?

Bisogna comunque sempre rimanere in gioco, risponde Tony, spesso tappandosi il naso, altrimenti si rischia di chiudere definitivamente, cosa che vorrei evitare il più possibile.

Il mercato di oggi è troppo inflazionato…

Sono cambiate le regole del gioco: adesso si incide un Cd e poi si suona dal vivo, una volta si suonava dal vivo e POI si facevano i promo su cassetta. Solo successivamente si arrivava al vinile, patrimonio solo dei migliori, però. Nei White Skull comunque lavoriamo in team, si prova e poi si incide, senza particolari “menate” di sorta!

Alcuni vi accusano di non riuscire a incidere su Cd la carica animale dei White Skull…

Tony: sono orgoglioso di suonare meglio dal vivo che su Cd! Comunque il nuovo disco, come hai già avuto modo di verificare con l’advance, suona molto “live” e metallico… trasmette l’energia che ci contraddistingue su di un palco.

Avete in previsione un live album?

No, non ci abbiamo ancora pensato seriamente finora.

Aspettative per il nuovo disco?

Bah, ormai di dischi se ne vendono sempre meno per via del download selvaggio che è inevitabile e ci siamo rassegnati, ma quello che ci fa arrabbiare è il fatto che spesso i metallari non vadano ai concerti, anche se questi ultimi finora da Internet non si riescono ancora a scaricare… ah,ah,ah! Pensa che dopo due giorni dalla loro uscita gli advance di Dark Age e di XIII Skull erano già scaricabili: tengo precisare però che non è assolutamente colpa degli addetti ai lavori italiani… il problema è nato in Svezia!

Tony: hai mai suonato ubriaco?

E’ successo solo una volta e non lo rifarò mai più: mi muovevo come un automa e i suoni mi arrivavano in ritardo e come delle mazzate nel cervello… bam – pausa – bam – pausa –bam  e così via! Da evitare assolutamente come esperienza: sia per me che per il rispetto nei confronti dei nostri fan    

I White Skull hanno raccolto quanto seminato finora?

No! Se ci fossimo trasferiti in Germania probabilmente avremmo suonato ipoteticamente a metà del bill della giornata di domani del GOM. Comunque, nonostante tutto, quello che conta è che noi siamo ancora qua e ci divertiamo: quanti altri dopo le prime delusioni hanno gettato la spugna?

Chiudete come volete…

Tony – ti dico solo questo Steven: il mercato lo fanno i fan ma chi lo strumentalizza siete voi giornalisti… 

Testo e foto a cura di Stefano “Steven Rich” Ricetti