Live Report: Amorphis a Milano

Di Nicola Furlan - 28 Novembre 2013 - 14:46
Live Report: Amorphis a Milano

26 novembre 2013 – Alcatraz, Milano
 

Live Report a cura di Nicola Furlan
Photo Report a cura di Michele Aldeghi

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Poca gente, clima freddo e la percezione che l’inverno abbia preso definitivamente possesso del Nord Italia sono state le sensazioni che mi accompagnavano dall’ingresso della venue al palco dell’Alcatraz, in quel di Milano lo scorso 26 novembre. Per l’occasione è in programma il concerto degli Amorphis, band, la cui importanza storica per originalità ed esclusività dell’aspetto compositivo, rappresenta di certo uno dei punti fermi dell’intero e florido panorama metal scandinavo.
I finlandesi sono accompagnati in questo tour europeo, che si concluderà in terra madre il prossimo capodanno, dai giovani americani Starkill, freschi di debutto discografico “Fires of Life”, disco edito dal colosso Century Media Records.

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STARKILL
Ho conosciuto questo gruppo ora, alla prima occasione live senza sapere nemmeno chi fosse. Quale migliore considerazione se non quella dell’impatto non condizionato? Il mio punto di vista è che il gruppo abbia piglio e dimestichezza on-stage, abbia tenuta e un bel rapporto dinamico di interazione con il pubblico. Pure compositivamente il quartetto di Chicago se la cava.
La loro proposta poggia le strutture portanti su un substrato tipico dei territori svedesi, in particolare quelli che hanno caratterizzato lo Swedish Sound di inizio anni Novanta (…con meno ferocia ovviamente). Non di rado le ritmiche acellerano violentemente, riportando alla mente memorie di un black metal melodico dal gusto un po’ retrò. Un gruppo di personalità! In definitiva possiamo considerare gli Starkill un interessante outsider da certificare alla prima occasione di una certa rilevanza live. Al momento le cose lasciano ben sperare…

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AMORPHIS
È il momento degli Amorphis. Capitanati dalla mente del chitarrista Esa Holopainen, i Nostri, attesi anche per i brani contenuti nell’ultimo disco uscito quest’anno “Cirlce”, posson far leva sull’entusiasmo dei pochi accorsi, ma che si possono ritenere a tutti gli effetti un pubblico di alta qualità. Tanti i ritornelli cantati; tanto il coinvolgimento. A ricambiare il piacere e la fedeltà dei fan, ecco una band che porta a compimento un grande concerto.

I brani proposti pescano da tutta la discografia, anche se la dimensione più spontanea e consona è quella della band attuale, quella matura ovvero di quella dei brani post “Eclipse”. È evidente che gli Amorphis, oggi come oggi, vanno pesati dall’operato e dall’abilità del cantante Tomi Joutsen. Troppo spesso ancora si rimpiangono i tempi del ‘cattivo’ Pasi Koskinen; troppe volte, a mio parere, non si legge dietro la mutevole, ma lineare logica degli Amorphis, il talento che li ha portati ad essere ciò che oggigiorno sono. Anche se, a dirvela tutta, non immaginate il piacere d’ascoltare Vulgar Necrolatry, cover tratta da “The Karelian Isthmus” (1992) dei vecchi ‘mezzo-Amorphis‘, Abhorrence! Certo, lo smalto non è quello dei ragazzi che spaccavano a suon del nascente death metal di inizio anni Novanta, però lo spessore storico acquisisce ancora più profondità man mano che questa band matura con il tempo.

Una band che sa quindi anche rispolverare il passato con grande classe senza snaturare il presente. Una band ‘progressiva’ a tutti gli effetti e che certifica il proprio peso all’interno della presente scena metal. Un loro presente (forse) dalla vena più ‘commerciale’ e meno ‘splendidamente amorfa’ di “Elegy” (spendida l’esecuzione di My Kantele), ma che pulsa ancora di inimitabile energia. Ottimo il lavoro fonico; scolastici, ma buoni i giochi di luce.
In mezzo al tutto le apprezzatissime Sampo, Silver Bride, la già citata My Kantele, Hopeless Days, Sky Is Mine, fino a chiudere con l’attesa immortale ed immancabile Black Winter Day. Quale sigillo più adatto per iniettare nella memoria dei fan l’essenza di un concerto dal gusto invernale, esclusivo e di alto livello come quello a cui hanno assistito? Anche questo vuol dir saper scriver la storia…! Perfetti.

Setlist:
Shades of Gray
Narrow Path
Sampo
Silver Bride
Against Widows
The Wanderer
My Kantele
Into Hiding
Nightbird’s Song
Vulgar Necrolatry
The Smoke
You I Need
Hopeless Days

Encore:
Sky Is Mine
Black Winter Day
House of Sleep

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