Live Report: Anthrax a Roncade (TV)

Di Marco Donè - 22 Giugno 2014 - 17:57
Live Report: Anthrax a Roncade (TV)

18-06-2014 @ New Age (Roncade, Treviso)

ANTHRAX
LUCKY BASTARDZ

Live Report a cura di Marco Donè

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Gli Anthrax stanno nuovamente mettendo a ferro e fuoco i palchi di mezza Europa con la loro nuova tournèe. Ovviamente non poteva mancare il passaggio in territorio italico. Ben quattro sono le date in Italia per la storica thrash metal band americana. Due date, al Live Club di Trezzo sull’Adda e all’Estragon di Bologna, ad affiancare gli Slayer e due date, al New Age a Roncade in provincia di Treviso e all’Orion di Roma, in veste di headliner.
Nella calda serata di mercoledì 18 giugno ci mettiamo quindi in marcia, direzione New Age, per assistere all’ headliner show di Scott Ian e soci. Una delle date più sentite per il nord est metallico, infatti, arrivati al locale, constatiamo che l’affluenza è quella delle grandi occasioni. La cosa mi entusiasma e mi spaventa allo stesso tempo. Mi entusiasma perchè si capisce immediatamente che sarà una di quelle serate che rimmarranno impresse nella memoria per molto tempo. Lo si capisce dall’entusiamo della gente, dall’atmosfera che si respira. D’altronde quando “la vecchia scuola” risponde in massa come stasera si assaporano sensazioni d’altri tempi. Mi spaventa invece perchè, essendo il New Age una delle tappe fisse per le calate italiche di moltissime band, so che in questo periodo dell’anno in cui il termometro raggiunge quota trenta gradi e con il classico “pienone”, la temperatura all’interno del locale si farà sentire…
 

LUCKY BASTARDZ

Al nostro arrivo, verso le 21:30, i Lucky Bastardz, la band che accompagna gli Anthrax in questa serata, hanno appena iniziato a suonare. Come dicevamo, l’affluenza è quella delle grandi occasioni ed il locale è gia pieno di gente. Devo esser sincero, prima di stasera non conoscevo la band di “Paco” Giantotti, ex Secret Sphere, e con curiosità inizio a seguire il loro show. Rimango subito colpito dalla carica e dall’entusiasmo con cui i quattro piemontesi aggrediscono il palco. Se poi sommiamo che il loro hard rock/metal è di ottima qualità e di immediata assimilazione, si può facilmente capire il perchè il pubblico risponda alla grande. I suoni risultano essere già ottimi e la quarantina di minuti dedicata ai Lucky Bastardz scorre che è un piacere. I quattro piemontesi scaldano il pubblico alla grande e, alla fine del loro set, nel locale divenuto oramai stracolmo, si vedono e si sentono solo facce soddisfatte e commenti positivi riguardo la prestazione dei quattro Bastardz. Dopo essermi documentato sulla band, va detto che il cambio di cantante avvenuto nel 2013 ha sicuramente giovato rendendo le canzoni più melodiche. Una band di cui è tassativo approfondire la conoscenza, ottima scoperta e ottimo inizio di serata.

ANTHRAX

Dopo il consueto cambio palco, verso le 22:30, accolti da un vero e proprio boato, gli Anthrax fanno il loro ingresso. Si inizia con l’intro “Worship” che lascia il posto ad una “Among The Living” da paura. Il pubblico risponde alla grande e le prime file diventano subito una bolgia. Gli Anthrax recepiscono il messaggio e si lanciano in una performance al cardiopalma, pronti a soddisfare la voglia di “massacro” che i presenti pretendono! Joey Belladonna, se ce ne fosse ancora bisogno, si dimostra un vero e proprio animale da palco come se il tempo non passasse mai. Vero e proprio trascinatore e prestazione vocale di prim’ordine. Ma è tutta la band a girare a livelli altissimi, sia come prestazione personale, sia come attitudine. Tale carica si trasmette sul pubblico che canta ogni canzone, e sotto il palco succede l’inferno, un crowd surfing dietro l’altro! La soddisfazione sui volti del combo di New Yok è evidente. Due parole vanno spese su Jon Dette che sostituisce l’acciaccato Benante in questa parte di tour. Uno che non ha bisogno di presentazioni e, anche se non avrà la stessa personalità e presa sul pubblico di Benante, regala una prestazione assolutamente devastante. I suoni risultano curatissimi, in questa serata tutto sembra girare alla grande, tanto che il temuto caldo all’interno del locale passerà inosservato.

La scaletta scelta per l’occasione dalla band americana è un vero e proprio “fistful of metal in your face”! Si succedono un classico dietro l’altro, la gia citata “Among The Living”, “Caught In The Mosh”, “Got The Time”, “Madhouse”, “Efilnikufesin (N.F.L.)”… Viene dato spazio anche all’ultimo “Worship Music” con la tritaossa “Fight ‘Em ‘Til You Can’t” in cui Belladonna impressiona per la resa vocale. Se dobbiamo essere pignoli, forse l’unico neo della serata è la scelta di suonare “T.N.T.” degli AC/DC. Uno dei gruppi preferiti da Scott Ian e soci ma credo una band con la storia e l’importanza degli Anthrax possa anche fare a meno di suonare certe canzoni, ma questo è solamente il mio parere. Il set si conclude con “Medusa” e “I Am The Law”, gli Anthrax salutano e fuggono nel backstage. Non c’è bisogno di dire che vengono chiamati a gran voce dai presenti e gli Anthrax, senza tirarla tanto per le lunghe, escono subito e partono con l’ennesimo assalto frontale che risponde al nome “Deathrider”. Purtroppo, durante l’esecuzione del pezzo, per una ventina di secondi o poco più, l’audio all’esterno del palco viene meno. La band, avendo i volumi sul palco, continua a suonare. Belladonna, vedendo il massacro scemare, capisce che qualcosa non va nei suoni, gioca con il pubblico e quando, dopo l’intervento dei tecnici, il volume ritorna, il New Age esplode in un boato. Problema risolto ed il massacro riprende! Lo show si chiude con l’immancabile “Antisocial” in cui tutto il New Age partecipa a quel ritornello a cui è impossibile resistere.
La serata è finita, gli Anthrax salutano e ringraziano. Soddisfazione da entrambe le parti. Da parte dei fan per la prestazione fornita dalla band, da parte della band per la certezza d’aver soddisfatto le aspettative dei fan. Piano piano i presenti iniziano a defluire e per render l’idea di quale bolgia fossero le prime file, chi ne esce sembra sia appena sbucato fuori da una sauna o da un allenamento in piscina! Tutti però con un espressione inconfondibile, quella di chi sa d’aver presenziato ad un gran concerto. Serata da incorniciare, lunga vita agli Anthrax!

Marco Donè