Live Report: Combichrist + guests @ Legend Club (MI) – 07/05/2025

Live Report: Combichrist + Extize + Crimson Veil + Esoterik @ Legend Club (MI) – 07/05/2025
a cura di Martina L’Insalata
C’è chi, là fuori, aspetta il weekend per poter andare a ballare nel locale più in della città. In questa categoria di persone non rientrano sicuramente tutti quelli che mercoledì 7 maggio erano al Legend Club di Milano per una perfetta serata industrial metal/EBM capitanata dai Combichrist. La band di Andy LaPlegua torna in Italia per due appuntamenti, Bologna e Milano: assieme a loro una interessante lineup di artisti in apertura: Esoterik, Crimson Veil e Extize.
I primi, dagli Stati Uniti, propongono un synth pop – definito in realtà pagan-synth dalle sfumature più dark e intense, mantenendo intatta però l’essenza del genere anni ’80: quattro album all’attivo e l’uscita più recente, datata 2024, è l’EP Archetypes. Dopo di loro i Crimson Veil: quartetto britannico a prevalenza femminile, suonano un alternative metal moderno. Usciti nel 2024 con il primo disco in studio intitolato Hex, suonano brani come Ribbons, Flinch e Shift: le sfumature sono, di nuovo, tra il dark e l’esoterico, ottime per settare il mood della serata.
Ci vuole però anche un po’ di sana elettronica: a questo ci pensano gli Extize, duo a metà tra Francia e Germania. Si inizia a ballare su brani come 80s Were Better, MediEVIL e Redneck Industrial. Il pubblico non vorrebbe farli smettere, hanno creato l’atmosfera perfetta: ormai non resta che aspettare il 20 maggio per ascoltare il nuovo disco intitolato DeLorean 666, con la consapevolezza che non si verrà delusi.
Poco dopo le 21 entrano in scena i padroni della serata, i Combichrist. Gli anni passano, la lineup cambia e ci si evolve anche artisticamente: proprio in questo periodo nel 2024 usciva CMBCRST, un disco dalle sonorità molto più metal che elettroniche, tanto da lasciarmi un po’ perplessa. Non sapevo cosa aspettarmi dal vivo e ammetto di aver dubitato, ma è stato bellissimo ricredermi.
L’inizio è stato decisamente un prepotente ritorno al passato: Declamation – da Making Monsters, 2010, perfetta come intro, per poi continuare con Today I Woke to the Rain of Blood e Throat Full Of Glass. Tirano praticamente giù il palco già così, ma fanno ancora più sul serio con Get Your Body Beat e il pubblico sotto cassa non è da meno.
Una scaletta che si preannuncia molto valida e che lascia il giusto spazio anche per i brani più recenti come Compliance, Children Of Violence e Sonic Witch che dal vivo rendono decisamente ancor più che su disco, confermandomi l’idea che nell’elettronica ci siano senza dubbio generi molto validi e degni di attenzione, ma quando sono suonati in questo modo è tutto molto meglio.
Parte il pogo su Can’t Control: osservo tutto e tutti e mi rendo conto di quanto questo sia un ambiente incredibilmente diversificato, tra vecchi e nuovi fan che si spintonano amorevolmente con rispetto e strette di mano. Si ha modo di riprendersi giusto in tempo per un nuovo tuffo nel passato – e che passato, con Electrohead. Sul palco, i Combichrist danno tutto senza troppi giri di parole, ma senza fare nemmeno una pausa: la band dal vivo è proprio la macchina inarrestabile di cui tutti parlano.
Il concerto prosegue con altri pezzi nuovi: Modern Demon e, tra un circle pit e l’altro, le due parti consecutive di Violence Solves Everything, mentre l’encore è affidato a Denial e la chiusura a They, che tutti cantano a gran voce: una degna conclusione per una serata di questo tipo. Siamo solo a mercoledì e domattina torneremo tutti a lavorare, ma questa discometal sarà sempre mille spanne sopra un qualsiasi weekend che non ci ritroveremo mai ad aspettare.