Heavy

Intervista Mercyful Fate (King Diamond – 1984)

Di Stefano Ricetti - 23 Dicembre 2015 - 12:30
Intervista Mercyful Fate (King Diamond – 1984)

Intervista a King Diamond dei Mercyful Fate da parte di Piergiorgio “PG” Brunelli tratta dalla rivista Rockerilla numero 41 del gennaio 1984.   

Il periodo è quello appena successivo all’uscita dell’album Melissa – per molti il migliore della storia della band – e del singolo Black Funeral/Black Masses.

Buona lettura

Steven Rich

 

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INTERVISTA

Da quando i cavalieri del Mercyful Fate con Ie loro armature dorate e nere avevano fatto la loro prima apparizione nella vallata di Roskield l’operosa pace che ivi regnava aveva improvvisamente cessato di esistere. Il regno che il Duca Eric di Cumberland aveva lungamente e saggiamente governato, era stato spazzato via da una cieca furia omicida. Il castello che sorgeva in cima all’erta salita che a nord della città porta al picco dell’aquila era diventato il simbolo del terrore. Nessuno osava avvicinarsi più a quell’oscuro maniero, un tempo luogo ameno e commercialmente attivo, per il timore di imbattersi in una pattuglia a cavallo.

A nessuno era consentito raggiungere la dimora di KING DIAMOND, re della notte, signore del male. Il mio periodo trascorso al castello in qualità di consigliere personale di Jack D’Amblay, ambiguo e malvagio braccio destro di King Diamond, mi permise, in una umida e piovosa giornata invernale, di avvicinare il signore delle tenebre al termine di uno dei suoi riti satanici. Di quell’incontro, mi rimarrà sempre impressa la strana peculiarità. Per tutto il colloquio ho avuto la netta sensazione di essere letto nel pensiero: il suo potere telepatico era incontrastabile e nell’atmosfera insolitamente distesa della conversazione la mia mente fu spesso vinta dal flusso magnetico emanato dai suoi occhi scandinavi azzurro-glaciale. King Diamond, dal canto suo, sembrava affascinato dalla conversazione, e il mio scavare nei segreti del culto del Mercyful Fate lo accendeva di uno strano interesse. “Potrei parlare per ore di Magia Nera”, ha affermato ad un certo punto e vi posso assicurare che neanche per un istante ho avuto dubbi in merito.

King Diamond — La setta dei cavalieri del Mercyful Fate ebbe la sua origine da una band chiamata Brats che era un misto di punk e heavy che incise un album per la CBS che fu pubblicato in Francia e Germania. lo ne presi le redini e ne generai una subitanea scissione in due nuclei. Il nucleo heavy registrò una demo-tape che presentò con scarso successo alla CBS che era invece alla ricerca di qualcosa di più commerciale. Ci fu una ulteriore scissione dovuta a disparità di vedute sul futuro della band, così nacquero i Mercyful Fate, l’ala più oltranzista dei Brats.

King Diamond mi guarda con sguardo sereno, ma la sua voce esprime rabbia e sete di vendetta, un sentimento incontrollabile che nasce dal più profondo del suo animo.

K.D. — Ci volle un po’ per radunare nuovi proseliti e generare un forte seguito al nostro culto. Il nome carismatico, che mi accompagna da sette anni, scelto espressamente per creare suggestione, è stato un faro inequivocabile durante tutti gli anni precedenti ai Brats (Brainstorm e Black Rose – ndr). lo sono il maestro di cerimonie, e dirigo i riti sul palco, la loro parte satanica, mentre gli altri devono solo fare i movimenti sul palco che la cerimonia richiede. L’immagine diversa fra me e il resto del gruppo dipende dalle diverse personalità che noi abbiamo. lo mi sono sempre presentato alle cerimonie con il volto dipinto, anche prima dei Mercyful Fate, e mi sono sempre interessato di terrore, magia nera. lo ho tutte le idee perverse e maligne e dedico che cosa deve essere aggiunto al nostro rito per renderlo mistificante. La magia nera è il mio primo interesse e il senso della mia vita, mentre per gli altri non lo è: loro assistono a quello che io faccio, alcuni ne sono anzi un po’ impauriti.

lo pratico magia nera da molto tempo: la gente pensa che essa sia malvagia e cattiva, che il satanismo sia la pratica del Demonio, ma se avessero la voglia di leggere la Bibbia Satanica, avrebbero una opinione diversa. La Bibbia Satanica è qualcosa di molto realistico, è applicata alla vita quotidiana, invece di essere una religione astratta. C’è una frase che è fondamentale per capire il significato di questo legame con la realtà: “Do what ye will, shall be the whole of the law”, che significa fai quel che vuoi, cioé bevi, fuma, fai l’amore, non c’è niente di male in ciò. Altre chiese chiamano tutto ciò peccato; per loro i piaceri che l’uomo può ottenere dalla vita sono peccati che portano al tanto sbandierato inferno. Tutto ciò è assolutamente ridicolo. lo non sto cercando di convincere la gente a convertirsi al Satanismo, poiché penso che la cosa importante sia credere in qualcosa, ma essi non dovrebbero essere così astiosi nei suoi confronti.

Il vento sibila fra i merli del castello sopprimendo con la sua violenza ogni suono umano, ma nella grande sala echeggia incontrastata la voce greve di King Diamond.

K.D. — I miei testi sono soprattutto punti di vista cristiani, loro hanno sempre visto il satanismo come rito di immolazione di bambini, con bevute del loro sangue, la chiesa cattolica ha sempre dato un’immagine distorta di tutto ciò. Tutte queste credenze si basano su concetti del 1500 quando il punto di vista cristiano era così stupidamente ottuso che il male era dalla loro parte. Pensa solo a quanti innocenti sono stati uccisi con l’accusa di essere dediti a riti satanici e anche oggi ci sono guerre religiose che provocano tanti morti inutili. I crociati che andavano a cristianizzare i cosiddetti popoli incivili e corrotti non erano senz’altro meglio di loro, anzi.

 

MERCYFUL FATE 1

 

 

La buia parete su cui ondeggiano drappeggi dall’oscuro, ma intimidatorio messaggio, è tenuamente rischiarata da una rilucente croce capovolta. Il sangue e il mistero di cui essa è impregnata mi danno uno strano brivido di terrore.

K.D. — La notte è il mio regno. lo odio la luce del giorno, nel mio appartamento ho sempre le tende tirate. Non mi si adatta, io amo le situazioni oscure e cariche di tenebrosa atmosfera. I nostri riti sono molto eccitanti, ma molti li trovano un po’ paurosi per la pesante atmosfera che si viene a creare. I partecipanti sono trasposti in una inconsueta dimensione che è troppo eccitante per non essere vissuta. Noi giochiamo sui sentimenti.

La mia mente è offuscata dagli sguardi trasportanti di King Diamond e per alcuni istanti l’immagine di una profanazione mi si para davanti, un’immagine disturbante e terrificante allo stesso tempo. Tutte queste fantasie della mia mente sembrano insinuate dai poteri occulti che quest’uomo possiede.

K.D. — Non bisogna disturbare i morti in modo sacrilego, perché il loro animo è ancora vivo e riposa soltanto. Curse of the Pharaos è un fatto vero accaduto alcuni anni fa quando una coppia di turisti ha violato una piramide in Egitto e la donna ha rubato un piccolo monile che giaceva ai lati di una tomba. La Valle dei Re è un luogo misterioso, e da allora, a causa di quel furto, la vendetta dei faraoni si è abbattuta su di loro. Sono successe tante cose strane, fra cui la morte del marito e della donna stessa per inusitati motivi. Mi si può accusare di copiare il nostro genere dal dark-movement di dieci anni fa, ma nella nostra musica ci sono tante diverse atmosfere che sono difficili da ricollegare, a mio avviso, con quelle generate da canzoni di altre bands. E’ molto complicata come musica, perché ci teniamo a essere considerati come musicisti di valore, inoltre il tutto è strutturato in modo che io possa esprimere i miei feelings  come voglio. lo non seguo il ritmo, ma canto attraverso il ritmo.

Penso che, sia chi è interessato di magia nera, sia chi non lo è trovi qualcosa di interessante in noi. Nel primo caso si estrarrà molto dal testo, mentre nel secondo caso si può centrare l’interesse sulla musica, ma chi non si interessa di pratiche occulte ci deve vedere solo come fautori di storie del terrore, non come esseri demoniaci che cercano di deviare le opinioni della gente. Non si può giudicare prima di conoscere le cose, bisogna leggere di magia nera prima di entrarci. lo cerco di interessare la gente. Il messaggio contenuto nella nostra musica è: c’è molto di più tra paradiso e terra, che non solo aria. La filosofia satanica non scinde inferno e paradiso come la cultura occidentale insegna: l’inferno è un nome per il luogo dove si trovano tutti i poteri e Satana non è il nome per un solo Dio, ma impersona tutti i poteri dell’oscurità e dell’ignoto. Questi poteri sono altrettanto cattivi, quanto le cose conosciute. Se non ci fosse il male non ci sarebbe il bene, ci deve per forza essere un contrasto, non c’è bianco, senza nero.

Cosa pensi del Papa?

K.D. – E’ ridicolo, il suo è un potere malvagio, perché dice alla gente un sacco di bugie. Lui ha molto potere terreno. “Nuns have no fun” è un brano dedicato al Papa che ho scritto due anni fa. E’ un regalo per lui. La gente non capisce il nostro messaggio per ignoranza, spesso non vogliono sapere il mio punto di vista, si rifiutano di accettare la nostra immagine a causa della loro morale cristiana. Sembra malvagio e cattivo visto da fuori perché il prete dice così, ma non è vero.

Il tono di voce di King Diamond è confortante ed è facile essere rassicurati dalle sue parole, tuttavia il teschio che di quando in quando egli sposta indifferentemente con la mano destra non riesce a suscitare in me la stessa piacevole sensazione.

K.D. — Questo teschio si chiama Melissa. È la nostra mascotte e le abbiamo dedicato il titolo dell’album. Mio fratello ha un amico medico che un giorno gli ha regalato questo cranio proveniente da un cimitero sconsacrato. Lui l’ha regalato a me e io gli ho dato il nome di una strega e, la cosa peculiare di questo cranio è che c’è un buco nella parte occipitale, sicuramente derivato da, pare, un colpo d’accetta. E’ un portafortuna. E’ illegale possedere ossa umane in Danimarca.

 

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Che sia questa sconveniente amica che lo ispira nello scriverei suoi testi? E quale è il suo stato mentale in questo frangente?

K.D. — Devo essere influenzato da esperienze personali. A volte sono in uno stato di trance; a volte ho incubi e descrivo quello che mi accade durante il sogno. Talvolta descrivo fatti accaduti a me nella mia casa. Quando canto una canzone è come se stessi vivendo questi eventi ed ho la sensazione di trovarmi a vedere un film. Descrivo le parti della mia mente che contengono queste immagini; sarebbe splendido poter trasportare tutto ciò in video. Il nostro terzo album sarà una opera rock-horror che dovrebbe servire da colonna sonora per un film ovviamente dell’orrore. Vorrei ricreare sul disco la raccapricciante atmosfera che si respira in films come Halloween. lo non riesco a staccarmi da queste cose occulte, ne sono troppo attratto.

C’è qualcosa dietro la facciata e tutto sta nel cercare di raggiungere quel qualcosa. Solo in tal caso esso ti si può manifestare: io, in presenza di altre persone, ho visto il mio bicchiere sollevarsi in aria dal tavolo; mi sono sentito tirare per i capelli in momenti in cui in casa ero solo; non sono bugie. lo sento voci in casa mia e spesso accadono fatti inspiegabili sia lì che in altri posti che frequento molto, come a casa di mio fratello. lo voglio sapere le cose che mi accadono, però non sono mie peculiarità, ma accadono a tutti, anche se si tende a non farci caso. Anche un bicchiere che cade può essere un fatto paranormale, e dietro c’è tante volte una spiegazione più complicata.

Il poter trovare la ragione delle cose, il voler delle spiegazioni dalla vita, oltre la vita; il poter iper-scrutare realtà alla ricerca di un signore supremo, alla ricerca del potere assoluto: il potere dell’animo.

K. D. — Ci sono molti poteri occulti, io credo anche negli spiriti; sono attorno a noi. A volte si mostrano, a volte no ed hanno una influenza sul nostro destino, fanno sì che la nostra vita sia un equilibrio di bene e male. Gli spiriti esistono, noi tutti eravamo spiriti e abbiamo vissuto  vite precedenti, avremo anche vite future. lo credo che allo stato di spirito si abbia la possibilità di rivedere tutte le vite precedenti, cosa non consentita mentre si è allo stato di esseri umani. Poche persone hanno la possibilità di descrivere fatti e cose di vite vissute in precedenza, ciò può accadere anche solo per un solo breve periodo della stessa. C’è tuttavia la religione che impedisce il solo poter concepire cose di questo genere: la spiegazione che la Chiesa può dare è che si tratta di sogni che emergono dall’inconscio e vengono travisati per realtà vissuta.

I fenomeni che hanno colpito non erano frutto della mia immaginazione, ma la pura e semplice realtà. Il nostro primo rito con un gruppo maggiore fu a Copenaghen con le Girlschool. A detta di tutti l’atmosfera che si respirava nella hall era molto pesante ed irreale. Terminato il nostro periodo, ero nel mio camerino a togliermi il trucco e da lì potei sentire che durante il primo brano delle Girlschool c’era uno strano rumore stridulo che proveniva dagli speakers. Uno dei nostri roadies corse nel camerino e mi segnalò il fatto; io, senza un motivo apparente gli risposi: “Non ti preoccupare, aspetta un minuto e finirà per il resto della serata”. Alla fine del brano la chitarrista è stata colpita da una scarica elettrica proveniente, pare, dalla chitarra e portata in ospedale; il concerto, ovviamente, non è proseguito. I successivi controlli dei tecnici e della polizia non riscontrarono assolutamente nulla di anomalo ed il fatto non ha trovato una spiegazione. Inutile precisare che le Girlschool non vogliono più fare tournee con noi. Il tutto mi ha dato molto da pensare e credo che i Mercyful Fate siano amici dei poteri occulti delle tenebre.

Dovetti fare appello a tutto me stesso per non mostrare la costernazione che si era impadronita di me in quel momento. La pioggia si fece torrenziale e fulmini funesti squarciarono il cielo, la notte si era fatta cupa e impietosa.

…La conversazione era finita, e, mentre nel cortile antistante la dimora del Signore delle tenebre si udivano armate prepararsi a marciare verso destinazioni ignote, King Diamond si diresse verso la croce capovolta, Il  suo tenue chiarore improvvisamente divenne bagliore intenso che illuminò l’orrifica maschera di trucco. King  Diamond alzò le braccia verso di essa in segno di saluto: un altro rito satanico stava per avere inizio.

 

PIERGIORGIO BRUNELLI

 

Articolo a cura di Stefano “Steven Rich” Ricetti