Recensione: 2012

Di Francesco Maraglino - 3 Giugno 2012 - 0:00
2012
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Anno: 2012
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67

“2012” – titolo attribuito a questo full-length come omaggio all’anno in corso ed al mito che lo vorrebbe anno della fine del mondo – ma anche quale riferimento  alla data di nascita del band leader e cantante/chitarrista Jens Walkenhorst (20 dicembre – 20/12) – è, secondo il comunicato stampa, addirittura il quinto album del combo tedesco Wild Frontier, ma, per quanto riguarda chi scrive, rappresenta il primo incontro con la band.

I Wild Frontier si propongono come musicisti dediti al più caratteristico hard rock teutonico: squadrato, fin troppo ortodosso e manieristico, e, nel caso specifico, quasi sempre molto effervescente ed al costante inseguimento di un’orecchiabilità che lo porta, nel songwriting più che negli arrangiamenti, ai limiti del pop.
Si richiamano agli stilemi sopra descritti “To the end of the world”, appunto un’ hard rock veloce e frizzante, “It´s all over now”, in chiave ancora più catchy, “Tonight Tonight Tonight”, molto spiritosa,  orecchiabile e grintosa.
Qualche lieve variazione sul tema si reperisce in “Another lonely day without you”, grazie al ruolo più centrale di cui s’appropriano le tastiere, in “Why don´t you save me”, pop-rock sufficientemente atmosferico e leggermente più drammatico sempre per merito dei tasti d’avorio, ancora in “Stay Tough” – più tosta fin dal titolo grazie agli immancabili, cadenzati e  spessi riff di chitarre – ed infine in “Why are the good things too hard to find”, ballata in parte incentrata sul pianoforte, abbastanza efficace nel toccare il nucleo tenero del cuore dei più cazzuti rocker.

Ma altrove i Wild Frontier sembrano perdere del tutto per strada ogni connotazione….wild, scivolando in suoni pop e commerciali. Ne sono testimonianza “Long gone”, più devota al power-pop che all’ hard rock, con tanto di coretti molto, ma molto easy, “It´s all up to you”, in cui le  tastiere introduttive e la chitarra trasparente disegnano un rock melodico espresso in forma di ballata mid tempo (che però risulta imbarazzante per l’evidente richiamo a regine del pop come Natalie Imbruglia) e, per finire, una cover degli Abba, “Gimme Gimme Gimme”, allegra ma priva dell’ironia a nostro avviso indispensabile in operazioni del genere.

“2012” è dunque un lavoro che risulterà gradevole quanto basta per chi ama un melodic-rock senza alcuna pretesa di cambiare la storia della nostra musica preferita, scorrevole e senza fronzoli, ma che potrebbe risultare controindicato a chi al rock’n’roll, ancorché speziato di melodie e piacevolezze accattivanti, chiede anche un una certa quota d’audacia e di rigore stilistico.

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Tracklist:

01.    2012                            
02.    To the end of the world                
03.    It´s all over now come 1 molto catchy                     
04.    Another lonely day without you             
05.    Why don´t you save me                 
06.    Stay Tough
07.    Favorite                         
08.    It´s all up to you                      
09.    Tonight Tonight Tonight
10.    Can´t you hear me calling
11.    Long gone                        
12.    Why are the good things too hard to find        
13.    Gimme Gimme Gimme (bonus track)

Line-up:

Jens Walkenhorst – Lead Vocals/ Guitar
Mario Erdmann – Bass/ Vocals
Thomas Ellenberger – Keyboards/ Vocals
Sascha Fahrenbach – Drums/ Guitar
Nico Fahrenbach – Drums

 

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