Recensione: Aequilibrium

Di Francesco Sgrò - 9 Novembre 2019 - 6:12
Aequilibrium
Band: Noveria
Etichetta:
Genere: Power 
Anno: 2019
Nazione:
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77

Epico, furioso ed elegante: basterebbero anche soltanto questi tre aggettivi per presentare questo Aequilibrium, terzo tassello realizzato dai power-metaller nostrani Noveria, incastonato in uno sfarzoso mosaico discografico iniziato nel 2014. Affidati nuovamente alle sapienti cure sonore di Simone Mularoni (DGM), i Noveria danno libero sfogo alla loro furia inarrestabile che filtra dalle note devastanti della ipnotica “Waves”, brano squarciato da una serie di riff taglienti scaturiti dalla 6-corde del bravo Francesco Mattei, sui quali si stagliano le potenti melodie condotte con fierezza dall’eccellente vocalist Frank Corigliano, protagonista di un coro melodico e d’impatto. Con la stessa violenza di un uragano, fin da subito è palese come la band sia intenzionata a spazzare via ogni ostacolo, presentando un songwriting in verità solido ed incisivo. Tuttavia, fin dai primi istanti di musica è anche palese come la pesante ombra di Symphony X e Dream Theater sia minacciosamente presente e rischi di scalfire la personalità di un album comunque ottimamente realizzato.

Il gruppo di Michael Romeo vive ancora nel corso della seguente “The Awakening” e certo la scomoda sensazione di déjà-vu è molto forte, nonostante questo i Noveria si dimostrano perfettamente preparati e riescono, con grande classe, ad assestare un refrain suggestivo e perfettamente interpretato, prima di suggellare il tutto con una serie di parti soliste di altissimo livello. La chitarra di Mattei e le tastiere del belga Julien Spreutels sono in perfetta e costante sintonia anche nella maggiormente interessante “New Born”, molto abile nell’alternare parti atmosferiche e ricche di pathos a sfuriate metalliche che, in ogni caso, non dimenticano di mantenere in primo piano la componente melodica, sempre ben evidenziata dalle sognanti melodie del bravissimo vocalist. Inserti elettronici caratterizzano l’incedere cadenzato e massiccio della cibernetica “Blind”, magnetica ed ossessiva nel suo prosieguo, sempre in costante equilibrio fra potenza e melodia. Atmosfere plumbee dominano la bella “The Nightmare”, ancora magistralmente divisa fra parti arpeggiate e bordate puramente Heavy, intervallate da un ritornello arioso, in verità ancora molto debitore dello stile dei Symphony X.

Più decisa e diretta è invece la spietata “Broken” (scelta come primo singolo dell’album), alla quale segue la potente “Collide”, la quale presenta un ritornello ben composto e ben interpretato dal singer, sempre in prima linea anche nella successiva e gelida “Stronger Than Before”, caratterizzata inoltre da un dirompente muro sonoro orchestrato da una sezione ritmica assassina, curata dal bassista Andrea Arcangeli e dal batterista Omar Campitelli, abili anche nel sostenere i duelli solistici di chitarra e tastiera, per un risultato complessivo sempre suggestivo. Ormai quasi al termine del platter, “Losing You” incarna perfettamente l’anima heavy ed il lato più romantico della band tricolore, la quale propone un coro malinconico ed emotivo, del tutto vincente prima di abbandonarsi alle consuete ottime prove solistiche di Mattei e Spreutels, volte a precedere poi un’intensa coda con le sole tastiere protagoniste in un finale straordinario. L’ultimo colpo di coda per questo Aequilibrium è scandito prima dalla furiosa “A Long Journey” e, subito dopo, dalla velata “Darkest Days” che, come un fulmine a ciel sereno, arriva a concludere in modo estremamente romantico un terzo album di ottimo livello, a cui, in verità, manca comunque quel pizzico di personalità in più, che possa permettere ai Noveria di non confondersi nel calderone power/prog che arde devoto nel nome dei Symphony X.

 

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