Recensione: Æra Demetiæ

Di Daniele D'Adamo - 15 Agosto 2015 - 17:50
Æra Demetiæ
Band: Antropofago
Etichetta:
Genere: Death 
Anno: 2015
Nazione:
Scopri tutti i dettagli dell'album
77

Dalla fobia alla demenza, continua il viaggio nei meandri malati della mente umana, per i francesi Antropofago. Dopo il debut-album “Beyond Phobia”, datato 2011, l’EP di transizione “Between Fear And Madness”, 2012, è giunta l’ora del secondo full-length.

“Æra Demetiæ“, appunto.

Che, inaspettatamente, propone i francesi come une delle più solide realtà attuali in materia di technical death metal; giacché la loro evoluzione tecnico/artistica è stata notevole, durante il lasso di tempo intercorso fra la gestazione dei due album appena citati.

Il technical è, difatti, un (sotto)genere del death metal assai traditore. Dietro l’immenso altopiano di note che caratterizza la sua fattura, scalabile in effetti solo dagli interpreti più preparati, si nasconde la trappola più insidiosa che possa riguardare l’arte intesa come musica: la noia. Sono decine, non a caso, le formazioni che si cimentano in questa tipologia musicale scivolando nel baratro dell’autocompiacimento, dell’idolatria di se stessi, della sindrome di Narciso. Travolti dagli stessi loro accordi, senza riuscire a dare un senso alle proprie song.

Tutto ciò non accade, in “Æra Demetiæ”. Lavoro sì tosto, duro, complesso, difficile da digerire. Ma, comunque, sempre intellegibile, sempre fruibile senza diventare pazzi a seguire progressioni impossibili. I trentacinque minuti di durata non sono un esercizio elementare di… ‘ascolto consapevole’, però, via via che si procede con i passaggi, si ‘sentono’ nascere le varie canzoni dentro di sé. Bisogna anche rilevare che i transalpini non esagerano con i tecnicismi, mantenendo la scrittura relativamente lineare; seppur non manchino numerosi arzigogoli strumentali. A parte chitarre e basso, che invero riescono a marchiare il platter con un mood cupo, oscuro, non freddo, cioè, la forza trainante “Æra Demetiæ” è il drumming. Dalla potenza debordante, terremotante feroce, violentissimo. Un vero tornado che si abbatte sulla terraferma, inspessendo all’inverosimile il sound che, altrimenti, risulterebbe ‘debole’ come spesso accade in altri ambiti similari (niente ‘rullante-scatoletta’, insomma).

La ricerca compositiva, inoltre, non manca di regalare qualche orchestrazione (“The Other Me”) ma, soprattutto, una splendida title-track. Introdotta da un melodico e struggente arpeggio avvolto da un etereo solo, “Æra Demetiæ” sale lentamente di tono e ritmo, richiamando costantemente il leit-motiv, davvero centrato per armoniosità ed emotività. Ad ogni modo, non è solo nella canzone che dà il titolo al CD che si possono trovare dei buoni motivi per rendere degno di nota il CD medesimo. Si possono citare la tremenda “God Ov Fire”, sfascio totale, la schizofrenica “Voices”, e la furia devastatrice di “Insania Lupina”.

“Æra Demetiæ” è, in conclusione, l’opera che può riconciliare con il technical death metal, fattispecie di metal estremo troppo bistrattato, ultimamente, da formazioni con tanta bravura e zero idee. Senza fare nomi, ovviamente, se non quello degli Antropofago, da segnarsi sul taccuino.

Bravi!    

Daniele D’Adamo

Ultimi album di Antropofago

Band: Antropofago
Genere: Death 
Anno: 2015
77