Recensione: Brute Force

Di Francesco Maraglino - 25 Luglio 2021 - 9:02

Quest’anno Ian Parry, vocalist di band e progetti come Vengeance, Ayreon, Elegy e Consortium Project, nonchè titolare di cinque opere da solista (la più recente è la ben accolta “In Flagrante Delicto”), festeggia quarant’anni di carriera professionale.
Per celebrare questo importante anniversario, si è circondato di una folta schiera di amici musicisti, ed ha realizzato “Brute Force”, nuovo album (il secondo) intitolato al monicker Ian Parry’s Rock Emporium.

Il full-length è un caleidoscopio di suoni potenti e comunque connotati da robusti inserti di melodia, al servizio di canzoni cariche di appassionata energia, ciascuna delle quali vede il contributo di vari musicisti dal pedigree di prestigio.

Il top del dischetto è rappresentato da un pugno di canzoni che estendono la propria aspirazione a tutto campo dal power-progressive all’hard rock confinante con l’AOR. Parliamo di tracce come
Darkest Secrets (trascinante metal sinfonico stracarico di riff ed assoli avvincenti e che vede l’apporto fondamentale – come in gran parte dell’album – del sempre più brillante axeman italiano Luca Sellitto degli Stamina), My Confession (canzone sul confine tra class metal  e AOR, orecchiabile e entusiasmante grazie anche al pregevole lavoro del chitarrista  Dimitris Goutziamanis (Crystal Tears, Rock Emporium 1) dagli spunti quasi fusion, e Brute Force (possente hard rock). E ancora, tra i brani più scintillanti di questo long playing, impossibile non citare le più quiete Fairytale (una ripresa cantata di una ballata dal disco solista di Luca Sellitto , contrassegnata da chitarre elettrica e classica  e dalla voce sugli scudi) e Where Do We Go From Here (altra toccante ballad con ancora una volta un bravissimo Luca alla sei-corde acustica).

Tra i brani più interessanti del lotto, troviamo Dreamworld, un hard rock molto caratterizzato soprattutto dal punto di vista ritmico grazie al contributo della bassista statunitense Beth-Ami Heavenstone della Graham Bonnet Band nonché dei chitarristi italiani Walter Cianciusi e Dario Parente (Headless, Jeff Tate band).

Altrove, il disco dello Ian Parry’s Rock Emporium veleggia tra gli spunti di un moderno power melodic metal di tracce come In Isolation, con alle asce Bob Wijtsma (Ayreon), e quelli della midtempo class metal “ottantiano”  di ‘Til The Day I Die, nella quale ti aspetti che un certo David Coverdale spunti da un momento all’altro  a duettare con Ian.

“Brute Force”, pur senza proporre alcunché di rivoluzionario dal punto di vista stilistico è un lavoro gradevole ed energico, che valorizza tanto la voce del vocalist titolare del progetto, quanto la capacità degli svariati musicisti  presenti, anche grazie ad un suono  nitido, potente e moderno.

Francesco Maraglino

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