Recensione: Carnage Slaughter And Death

Di Pasquale Carotenuto - 17 Novembre 2012 - 0:00
Carnage Slaughter And Death
Band: Zombified
Etichetta:
Genere:
Anno: 2012
Nazione:
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78

A due anni dall’uscita del loro primo full-length “Zombified Slaughtermachine” tornano gli svedesi Zombified, forti di un contratto con la Cyclone Empire. La band di Vastervik, con l’ingresso in formazione di R. Karlsson alla voce e di M. Fiebig alla batteria (che lascerà il posto a J. Johansson dopo le registrazioni), dimostra di avere tutte le carte in regola per candidarsi a un posto di rilievo tra i gruppi death/grind di un certo rilievo.

Basta osservare l’artwork del secondo lavoro del quartetto svedese, “Carnage Slaughter And Death”, per capire che siamo di fronte a qualcosa di estremo, cattivo, a tratti squallido. Come ci si aspetta da una band grind che si rispetti, infatti, le liriche delle canzoni vertono su tematiche quali l’horror, la follia e (ovviamente) la morte.

Ma prendiamo ora in esame la parte puramente musicale: gli Zombified sono autori di un grindcore eseguito in maniera grezza, violenta, senza compromessi. Per tutta la durata del disco ci si trova di fronte a ritmi elevati (merito anche del drumming martellante di Fiebig), che raramente lasciano all’ascoltatore la possibilità di riprendersi dai continui assalti sonori cui è sottoposto. La doppia cassa è praticamente onnipresente, accompagnando pattern di batteria che passano tranquillamente dal mid-tempo ai blast-beats. In generale, Fiebig dimostra di essere un batterista che non ha paura di sfondare la pelle della propria strumentazione, andando a fornire sicuramente un grande contributo al sound, oltre che alimentare una base ritmica ricca e aggressiva. Nulla da rimproverare al nuovo vocalist Karlsson, che si occupa dignitosamente anche delle parti di basso in maniera essenziale ma efficace, con qualche interessante spunto nei momenti in cui il suo strumento resta solo, dove il frontman è in grado di mantenere la tensione alta grazie anche all’uso di effetti distorti.
Tornando al cantato, questo si presenta indubbiamente spaventoso: un growl di quelli imperiosi, potenti. Probabilmente si sarebbe potuto tirar fuori qualcosa di meglio riguardo alle backing vocals, ma non si può negare che queste siano marce quanto basta per il genere in questione. Esaminando poi le chitarre… che dire? Riff tritaossa e a tratti turbinosi che riescono a creare uno strato di sonorità spesso come le mura del Pentagono. Un continuo susseguirsi di melodie malate, ossessive fino a rasentare la ripetitività (senza, fortunatamente, toccarla). Chissà, forse qualche solo buttato qua e là non avrebbe guastato, ma non siamo certo di fronte a una pecca. Abbastanza inutile passare in disamina le singole tracce dell’album: certo, pezzi come l’opening/title-track “Carnage Slaughter And Death”, “Clenched Fist Vengeance”, “The Flesh Of The Living” e la conclusiva “Reign Of Terror” riescono a lasciare il segno, ma bisogna ammettere che i quattro death-monsters riescono a sputare, grossomodo, composizioni che si attestano sullo stesso livello, con qualche lieve iniezione di death’n’roll (vedere per esempio “The Flesh Of The Living”). Una nota di merito bisogna darla anche alla produzione, pulita, moderna, che ricorda gli ultimi Vader: certo, qualche defender abituato ai Napalm Death vecchio stampo potrebbe storcere il naso; tuttavia, il tipo di sound che accompagna la musica di Myrén & Co. è un efficace mezzo per valorizzare la composizione che, altrimenti, potrebbe risultare caotica e poco fruibile.

Volendo tirare le somme, il titolo del nuovo lavoro degli Zombified non poteva essere più appropriato: siamo alla presenza di un vero e proprio massacro sonoro che strappa le orecchie. Complimenti quindi a questo ensemble scandinavo. Un ascolto consigliato agli amanti dell’estremo in genere.

Pasquale Carotenuto

 

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Tracce:
1. Carnage Slaughter And Death 3:16
2. Pull The Trigger 2:50
3. Withering Souls 3:50
4. Suffering Ascends 4:33
5. Clenched Fist Vengeance 3:37
6. Endless Days Of Wrath 3:56
7. Reborn In Sin 4:08
8. Corrosive Spiral 3:46
9. The Flesh Of The Living 3:24
10. The Last Stand 4:20
11. Slayer Fashion 5:24
12. Reign Of Terror 3:45

Durata 46 min.

Formazione:
Roberth Karlsson – Voce/Basso
Patrik Myrén – Chitarra
Pär Fransson – Chitarra
Jacob Johansson – Batteria

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