Recensione: Carved [EP]

Di Daniele D'Adamo - 2 Aprile 2010 - 0:00
Carved [EP]
Band: Carved
Etichetta:
Genere:
Anno: 2009
Nazione:
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70

Gli spezzini Carved nascono nel 2007 dalle menti di Cristian Guzzon, Francesco Daniele e Alessandro Ferrari. Una volta definita la line-up nel 2008, la band inizia un periodo di esibizioni live, durante le quali vengono a contatto con alcune consolidate realtà del metal italiano come i Mastercastle di Pier Gonella. Nel 2009 decidono di autoprodurre, presso gli studi toscani KHead Records, “Carved”, omonimo EP e quindi a programmare la realizzazione del loro primo full-length e del loro primo tour europeo, a supporto dei blasonati Necrodeath.

Questa la breve biografia dei ragazzi di La Spezia.

Biografia che fa intuire quale sia il genere proprosto: metal estremo e speficificamente death melodico.
Fughiamo subito i dubbi e chiariamo le idee: i Carved non c’entrano nulla con lo swedish. Il loro death non pesca in nessuno degli stilemi classici provenienti dal nordeuropa, ma anzi è contaminato da soluzioni personali, anche originali.
Nonostante la giovane età, l’act mostra una preparazione tecnica già adeguata per competere con le altre band dell’underground nella corsa per firmare il primo contratto discografico. A proposito di ciò, “Carved” suona già maturo: tutti gli strumenti sono al loro posto e alla prova d’ascolto si distinguono chiaramente nell’equilibrata miscela complessiva.
Fermo restando che chitarre, basso e batteria svolgono ineccepibilmente il proprio compito, segnalerei Guzzon per la duttilità della voce, capace di sondare con efficacia le varie frequenze intercorrenti fra il growl più profondo e il clean più… pulito. Parimenti interessante l’apporto di Nuti, il cui lavoro alle tastiere forma una base – ma non solo – di tutto rispetto per il successivo guitarwork. Guitarwork che mette altresì mano a un rifferama radicato nell’heavy, base di sostegno per i relativi soli.  

Anche il sonwriting dimostra d’esser sviluppato, dato che le tre canzoni dell’EP sono musicalmente omogenee, mostrando che il combo ha le idee chiare su quale debba essere il proprio stile.    
Scendendo nel particolare, “Enter The Silence” apre il lavoro d’impatto, proponendo tuttavia le soluzioni personali trovate dai sei: riffing e soli che non mancano di rimandare a venticinque/trent’anni fa, quando esisteva solo l’heavy metal; inserti di violino; growling aggressivo e modulato; ampie aperture melodiche e ritornello accattivante. Il ritmo sale vertiginosamente con “The Thin Far Line”, come sempre ben avvolto da lavoro delle keyboards. Il brano propone, nei break rallentati, momenti permeati da un mood oscuro che ben si integra nel contesto generale. “Black Lily Of Chaos” conferma sostanzialmente le sensazioni positive percepite precedentemente.

“Chi ben comincia è a metà dell’opera.”. Proverbio migliore per definire i Carved e “Carved” non ci sarebbe: tecnica e personalità ci sono. Da sviluppare puntualmente, con maggior concentrazione, il songwriting – già definito in generale – per arrivare a un prodotto veramente completo.

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Track-list:
1. Enter The Silence 3:50
2. The Thin Far Line 3:37
3. Black Lily Of Chaos 5:26

Line-up:
Cristian Guzzon – Voce
Alessandro Ferrari – Chitarra
Alessio Rossano – Chitarra
Nicola Paganini – Basso
Francesco Daniele – Batteria
Mattia Nuti – Tastiere
 

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