Recensione: Castles & Dreams – DVD

Di Gaetano Loffredo - 1 Settembre 2005 - 0:00
Castles & Dreams – DVD
Etichetta:
Genere:
Anno: 2005
Nazione:
Scopri tutti i dettagli dell'album
92

Confezione esternamente cesellata ed abbellita mediante ornamenti floreali, una rosa rossa al cuore di essa sosta sovrapposta al disegno di una chitarra classica intrecciata ad uno shawm; strumenti utilizzati rispettivamente dal menestrello Ritchie Blackmore e dalla consorte Candice Night nel progetto rinascimental-medievale che li vede protagonisti da ormai qualche anno. Adepti dei cantastorie si aggiungono ora dopo ora, giorno dopo giorno, e bussano alle porte di un mondo che appare così lontano, ma ancora così vicino quando riusciamo ad associarlo alla musica che più lo rappresenta: i Blackmore’s Night ne sono ormai i fieri paladini.
E così, capita che la tecnologia, in questo caso il DVD, ci aiuti nel tentativo di salire sulla macchina del tempo col compito di farci tornare indietro di qualche secolo nella Germania del sud, nell’incantata venue di Burg Veldenstein – Neuhaus per un live show appassionato, intenso ed immancabilmente magico.

Un tenue bagliore cresce in una lanterna luminosa, candele di sego vengono immerse nelle fiamme per accentuarne il chiarore ed il portatore si allontana lasciando spazio al Man in Black che comincia a strimpellare lo strumento facendo intuire qualche nota di Cartouche, forse il brano più cupo e misterioso della compagnia.
Un pubblico caldo e per l’occasione vestito a tema in modo da ricreare un’atmosfera da locanda del “Puledro Impennato” applaude l’aggraziata singer che si muove sinuosa e leggiadra mentre accarezza le partiture di Queen For A Day e l’accompagna nel balletto col famoso marito sulla splendida strumentale Queen For A Day Part2.

La magia ci accompagna sino all’imbrunire, oscurità che ravviva il palco in un insieme di giochi di luce e di colore che, abbinati agli abiti medievali degli artisti, ridesta il campo come l’alba in una limpida giornata primaverile. I suoni di Under A Violet Moon (grande cavallo di battaglia) trasportano me e i presenti sino alla tracotante strumentale (tracotante per via della cadenza) Minstrel Hall, brano tra i più sentimentali dell’intera discografia che intermezza col suo fare dolce e medievaleggiante il pezzo precedente da quello antecedente: Past Times With Good Company, top-song che presta il titolo al live album del 2003.
Ritchie Blackmore è sempre uno spettacolo nello spettacolo, come nel caso di Home Again dove il motivetto principale viene accuratamente smontato per inserire al suo interno un tributo di chitarra sotto forma di inno nazionale tedesco che illumina i cinque mila del Burg Veldenstein.
Sir Robert of Normandie svolge fin qui un compito eccezionale al basso e Mike Sorrentino non sbaglia un colpo alla batteria, l’intesa con Ritchie è pressoché perfetta. Le Systers of the Moon, Lady Nancy e Lady Madeline formano praticamente uno strumento unico in compartecipazione con Candice e, il lavoro della turnista al violino è encomiabile; ancor più accentuato rispetto ai suoi compagni di viaggio.
Ispirata da Jaqueline Dupre e da Elgar, Ghost of a Rose è il brano più riuscito e più emozionante dei 21 presenti, dove si racconta dell’amore vissuto come parte insopprimibile della vita, un’esigenza primaria per l’uomo importante tanto quanto sfamarsi.

I numerosissimi strumentali presenti, Durch Den Wald Zum Bach Haus, Mr. Peagram’s Morris And Sword, Mond Tanz e i già citati Queen For a Day part2 e Minstrel Hall, aiutano a godersi lo spettacolo fungendo da piccole pause ma mai come riempitivi essendo vera parte integrante delle due ore abbondanti dello show… non abbiamo ancora parlato di cover giusto?
Soldier of Fortune, Child in Time, e Black Night (quest’ultima esaltante come non mai) rimembrano i Deep Purple di anni addietro ed un filo di malinconia si scorge sul volto di Blackmore quando il pubblico le intona e le richiama a gran voce oppure quando lui stesso prova a canticchiarle seguendo a ruota le vocals della tanto adorata moglie. Va bene così, quel che è passato è passato.

Il ritratto di una danza oscillante e composta incombe sul background pittoresco con le fiabesche Wind in the Willows e Village on the Sand pregevoli ed abbarbicate novelle apripista a favore dell’immancabile Renaissance Faire (primo ritornello mai scritto dai menestrelli) ove gli “ospiti”, costretti cortesemente ad ascoltare gli impavidi musicisti, cominciano a sfogare la loro euforia culminata con l’ultima strofa in rima baciata di Loreley anche se, ahimè, il focolare prima forte e di fumo denso, ora comincia ad ammorbidirsi affievolendosi rilasciando i bis e… tra danze, canti e balli, la notte cala sulle ali di All for one e si culla sull’azzeccato medley di Midwinter’s Night e Dandelion Wine. Un concerto meraviglioso, con la possibilità di ascoltarlo e cantarlo con i testi sottotitolati come in un Karaoke oltretutto ripreso alla perfezione dal regista e montato con cognizione di causa: puro nella sua levigatezza. Un must-have.

A onor del vero, basterebbe il primo dei due DVD a giustificare il voto più alto mai assegnato dal sottoscritto in una recensione eppure, il secondo dei due supporti è ancor più strabiliante per presentazioni e soprattutto per contenuti, a cominciare dai sottotitoli in italiano che aiuteranno a far capire, anche a coloro che non masticano bene l’inglese, qualcosa di inedito partendo dal passato da Rock Star mondiale di mastro Ritchie (lo sapete tutti che “bazzicava” nei Rainbow e nei Deep Purple vero?) fino ai trascorsi sentimentali nel tentativo riuscito di raggiungere il cuore della beneamata Night. Mi duole annunciarvi che non svelerò nulla di quanto visto ed intravisto, ascoltato e scorto: il gioco vale la candela, credetemi.
Vi accenno che la crew racconta come “l’uomo nero” e la sua chitarra siano inseparabili, persino nel bagno o nel letto, non c’è mai momento buio tra i due e la simbiosi è quanto di più naturale possa esistere tra l’uomo e l’oggetto in questione.
Video, brani acustici, proclamazioni televisive e, più di ogni altra cosa, documentari imperdibili girati ora in un giardino secolare, ora in una fortezza epicurea, ora nei sobborghi di villaggi pittoreschi, ora nelle locande ancestrali; fulcro di un prodotto che aggiunge alla parte visiva un audio Dolby Digital 5.1 adatto a rapirvi se utilizzate un home cinema anche di basso livello…

Il viaggio è appena cominciato, Village of Lanterns, il nuovo studio album, è atteso per la fine del mese di settembre: prepariamoci per una nuova traversata rinascimentale e nel frattempo, godetevi insieme al recensore, uno dei (se non IL) prodotti(O) audio-visivi(O) più “in” sulla scena.

Ai due sposini vanno le mie più sincere e rimarcate felicitazioni.

Gaetano “Knightrider” Loffredo

Tracklist:
DVD 1
01.Intro
02.Cartouche
03.Queen For a Day I
04.Queen For a Day II
05.Under a Violet Moon
06.Minstrel Hall
07.Past Time With Good Company
08.Soldier of Fortune
09.Durch Den Wald Zum Bach Haus
10.Once in a Million Years
11.Mr. Peagram’s Morris and Sword
12.Home Again
13.Ghost of a Rose
14.Mond Tanz/Child in Time/Mond Tanz
15.Wind in the Willows
16.Village on the Sand
17.Renaissance Faire
18.The Clock Ticks on
19.Loreley
20.All for One
21.Black Night
22.Midwinter’s Night/Dandelion Wine
23.Credits
Bonus Material DVD1
01.Behind the Scenes
02. Ritchie Blackmore’s Guitar Special

DVD 2

Acoustics
01.I Think It’s Going to Rain Today – Burg Rheinfels
02.Christmas Eve – Burg Waldeck 2004
03.Shadow of the Moon
04.Queen for a Day
05.Under a Violet Moon

Videos
01.The Times They are a Changin’
02.Way to Mandalay
03.Once in A Million Years
04.Hanging Tree
05.Christmas Eve

Documentaries
01.Blackmore’s Night: The Story
02.The Candice and Ritchie Story
03.Tour start: St. Goar 2004
04.Hanging Tree: making music with our friends
05.Schlossgeister: German TV Special
06.Goldene Henne: German TV Appearence
07.Fernsehgarten: German TV Appearance

Proclamations
01.Blackmore’s Night Discography
02.Candice Biography
03.Ritchie Biography
04.Interview – Band & Members

Special Bonus
01.Slide Show
02.Candice Night Private Movies

Ultimi album di Blackmore’s Night