Recensione: Demo 2004

Di Mauro Gelsomini - 11 Dicembre 2004 - 0:00
Demo 2004
Band: Graal
Etichetta:
Genere:
Anno: 2004
Nazione:
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80

La scena capitolina si appresta a dare alla luce un altro buon debut, si tratta dell’imminente uscita per il gruppo che ci ha inviato questo demo, ben registrato nel rispetto dei canoni che ne caratterizzano il genere, ed in grado di mostrare la raggiunta maturità nella composizione e negli arrangiamenti che di norma sanciscono il salto di qualità.

Mi ero già imbattuto nella band, quasi per caso, quando mi era stato fatto notare che si sarebbe esibito un gruppo in un locale dalle mie parti, e il gruppo in questione avrebbe proposto brani originali di rock anni ’70. Incuriosito ebbi modo di apprezzare anche la buona performance esecutiva di Andrea Ciccomartino e compagni, fautori di un hard rock di chiara matrice Uriah Heep e Led Zeppelin, con vistose influenze sabbathiane e con qualche incelato apprezzamento per certo art rock, Kansas in primis.

E’ proprio la vena più raffinata quella che per prima si fa spazio, con la intro/opener “Realm Of Fantasy”, i cui cori e contrappunti mettono in mostra un cantante in grado di elevarsi sopra la media imperante nella scena underground, derivando le sue melodie del tutto folk direttamente da Livgren e soci. Qualche dissonanza nelle armonizzazioni ricorda non poco alcune soluzioni corali di matrice Black Sabbath, ma il pezzo conserva comunque la sua soavità.
Segue “Water For A Dead Man”, stavolta è fuor di dubbio l’influenza Uriah Heep del periodo Lawton, non quello più felice, dunque, ma è proprio a John Lawton ceh mi sento di accostare la timbrica di Andrea Ciccomartino, che si occupa anche della chitarra ritmica e acustica. Rispuntano – con un nonsoche di pericoloso – i Led Zeppelin in “Spiders”, brano che assume anche tonalità meno cupe, soprattutto nel solo di Francesco Zagarese, mentre chiude il demo una “Still Of The Night” che deve molto ai Black Sabbath, con la sua ritmica angosciante, il riffing incisivo e l’atmosfera decisamente psichedelica.

Pur non proponendo un genere fresco o originale, questi ragazzi – probabilmente non più giovanissimi – comunicano il loro attaccamento ad un genere glorioso, e lo fanno forti dell’esperienza che di sicuro hanno accumulato negli anni, che li aiuterà sicuramente a proporre un album di tutto rispetto, in uscita sotto una neonata etichetta discografica romana.

Contatti: ventidueit@yahoo.it

Tracklist:

  1. Realm Of Fantasy
  2. Water for A Dead Man
  3. Spiders
  4. Still Of Night

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