Recensione: Dr. Gruesome and The Gruesome Gory Horror Show

Di Fabio Vellata - 29 Aprile 2013 - 0:01
Dr. Gruesome and The Gruesome Gory Horror Show
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Anno: 2013
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70

Uno sguardo alla colorata copertina del disco, un’occhiata al titolo ed al nome della band ed è già tutto chiaro.
Misfits, Wednesday 13, Rob Zombie e tutta la sinistra compagnia di “morti viventi” annoverabile all’interno dello sgangherato filone del rock orrorifico sono, senza alcuna possibilità di dubbio o smentita, la base stilistica sulla quale questi giovanotti finlandesi chiamati Snow White’s Poison Bite, hanno costruito la loro chiassosa proposta musicale.

Centro pieno?
E come potrebbe essere diversamente: immagini, artwork e titoli dei brani sono decisamente espliciti.
“The Gruesome Horror Show”, “Halloween Means Death” e “Lurking Inside Of You”, in effetti, farebbero accendere la proverbiale lampadina (rigorosamente color rosso sangue) anche all’ascoltatore meno attento del comunque esiguo genere, indirizzandolo sin dal primo approccio verso una scelta diretta ed inequivocabile.
Musica robusta, tirata al limite del punk e molta, molta ironia, di quella gelida, dispersa tra bare, tombe profanate e mostri di varia estrazione: una serie di ingredienti immancabili che, uniti ad un sound infarcito da effetti rubati a qualche b-movie, rappresentano una sorta di codice definitivo per chi, di questo stile, intende farne un vessillo caratteristico e peculiare.

Il sospetto che qualcosa di costruito e non proprio genuino – sotto, sotto – abbia animato la costituzione della band nordica è tuttavia, un elemento che pare altrettanto visibile e manifesto.
Duri e grezzi musicalmente, i quattro musicisti non rispecchiano nel look quello che sarebbe lecito attendersi per una realtà di tale radice stilistica: pochi trucchi di scena e qualche maschera scheletrica alla Misfits, utilizzata forse più per dare un minimo di coerenza che per reale ed effettiva convinzione.
Per il resto una tendenza molto più marcata nel suggerire l’immagine dei ragazzotti finto-ribelli che giocano a fare i cattivi, con qualche sguardo ammiccante ed un’aria da bellocci vagamente emo, buona per accattivarsi un po’ anche le simpatie di un pubblico ampio e sicuramente  meno limitato di quanto potrebbe risultare in un ambito ristretto come quello del semplice Horrorcore.

Un atteggiamento “cerchiobottista” che, in tutta onestà, non suscita ampie simpatie ma che è, in ogni modo, mitigato dal discreto valore della musica proposta dal quartetto originario di Joensuu: nulla di nuovo o originale, come chiunque avrà intuito, ma almeno divertente e scanzonato.
Piuttosto veloce ed agile da ascoltare, “Dr. Gruesome and The Gruesome Gory Horror Show” è il classico dischetto da prendere per buono come scorrevole passatempo tra un’uscita di peso e l’altra.
Un buon riempitivo insomma, che non impegna, non mette in moto troppi neuroni per essere compreso, ma riesce a fornire qualche simpatico momento di ricreazione.

Le già citate “Lurking Inside Of You” e “The Gruesome Horror Show”, insieme alla misfitsiana “Zombie Romance” (non a caso l’ex frontman proprio dei Misfists, Michale Graves, compare nelle vesti di ospite speciale) ed alla più arcigna “There’s a New Creep In The Block”, scivolano senza intoppi, sguinzagliando tutto l’immaginario di personaggi putridi che si potrebbero annoverare in uno scadente film horror degli anni sessanta (o perché no, del solito Rob Zombie), accompagnati da colpi di doppia cassa, improvvise chitarre stoppate alla Machine Head, vocals abrasive e dagli irrinunciabili ritornelli beffardamente melodici.
Pezzo “più” del disco è tuttavia la spassosa “Will You Meet Me In The Graveyard”, brano che ben riassume in pochi minuti tutte le particolarità di una proposta come quella degli Snow White’s Poison Bite, con tanto di coro ultra-orecchiabile a suggellare una linea melodica che, cavalcando i più volte nominati Misfists insieme al prode Alice Cooper, si rivela essere singolo vincente nel lancio promozionale dell’album.

Non siamo certi che il loro proposito di diventare una delle più grandi band del pianeta potrà avverarsi realmente o, quanto meno, entro breve.
Tutto ciò che ad ogni modo ci rimane dopo aver terminato l’ascolto di “Dr. Gruesome and The Gruesome Gory Horror Show”, è la sensazione di aver prestato orecchio ad un album divertente, condito da alcune buone canzoni e da una produzione dei suoni più che onorevole. Al di là di un’immagine un pò piaciona che non mancherà di richiamare qualche stormo di ragazzine urlanti.

Non abbastanza, insomma, per classificarlo tra le uscite imprescindibili.
Più che sufficiente per definirlo un dignitoso secondo capitolo discografico.

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