Recensione: Ecstatic Demons

Di Nicola Furlan - 16 Febbraio 2023 - 2:08
Ecstatic Demons
85

Encoffination, Occulsed, Vomitchapel, Apocryphetic, Altar of Profanation, Deceased… tante le band di grande attitudine estrema nel curriculum dei deathster statunitensi Father Befouled giunti con “Crowned in Veneficum” al quinto studio album della carriera.
Blasfemia e annichilimento possono essere dei termini che ben inquadrano il mood che questi nove brani del neonato “Ecstatic Demons” portano sul piatto del banchetto infernale a cui sono invitati. L’assenza di una benché minima percezione di luce caratterizza brani come “Salivating Faithlessness” (sicuramente il più rappresentativo dell’intero lotto), “Katabatic Deliverance” e “Miasmas of Sodom”, quest’ultimi due altrettanto rappresentativi del ‘modus componendi’ di un gruppo che, nel corso degli anni, ha saputo esprimersi con buona qualità, ma i cui livelli di eccellenza li ha raggiunti solo nel 2010 con il capolavoro “Morbid Destitution of Covenant”.
Ora quel picco viene nuovamente intravisto. La grande abilità odierna del quartetto statunitense sta proprio nel riuscire ad impregnare di oscura pece doom tutte le mastodontiche trame sonore dal carattere marcatamente death metal, cosa che non gli era perfettamente riuscita, ad esempio, nel precedente “Desolate Gods”, un album endemico, urticante, ma ancora poco profondo. Una profondità enfatizzata invece da questo ultimo capitolo infernale che potremmo considerare un parto necrotico, ma perfettamente riuscito. La malvagia rinascita s’è concretizzata con quello che potremmo considerare “Ecstatic Demons” uno dei dischi più validi in ambito estremo usciti nel corso dell’anno appena passato. Chissà se ora questa nuova creatura ispiratrice li farà definitivamente spiccare nel tra i flutti del turbolento lavico Flegetonte della ribollente scena death-doom contemporanea. Per ora: spettacolari!

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