Recensione: Erotic Diarrhea Fantasy

Di Matteo Bovio - 16 Agosto 2004 - 0:00
Erotic Diarrhea Fantasy
Band: Torsofuck
Etichetta:
Genere:
Anno: 2004
Nazione:
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65

Sembra proprio che dietro alla massa di gruppi dallo spiccato senso melodico, con cui ci investe periodicamente la Finlandia, esista un’ampia schiera di malati mentali dediti al più ossessivo estremismo sonoro. Questa volta tocca ai Torsofuck, un’incarnazione sessualmente pervertita dei Mortician, una derivazione estremizzata dei Prostitute Disfigurement… insomma, una band che nell’estremo ci sguazza molto gradevolmente, cogliendo dai più noti acts diversi spunti e rielaborandoli in maniera non personalissima ma gradevole. Come ormai di moda, anche loro si costruiscono una facciata repellente da usare come richiamo per i dediti al genere: la loro scelta, come già anticipato, cade su un immaginario sessuale bel oltre il limite del disgustoso. Il tutto in modo evidentemente goliardico: impossibile prendere troppo sul serio un gruppo che propone titoli come “Raped By Elephants“…

Ma guardiamo oltre, magari partendo proprio da quella traccia. Nelle parti lente il gruppo si allaccia effettivamente ai Mortician, così come nel passaggio da queste alle improvvise tirate Grind. Non fanno uso di drum-machine, ma il suono triggerato dà una parvenza di inumano alle sezione ritmica; in certi frangenti sembra inoltre che il drumming sia stato ritoccato in studio, ma visto il risultato è qualcosa sul quale si può parzialmente soprassedere. Purtroppo dai new-yorkesi sopracitati i Torsofuck prendono anche la mania di impuntarsi su lunghe introduzioni, anche se al filone horror alternano il tipo di perversione di cui già si è parlato…

Per quanto riguarda il cantato, potete pensare a growl inumani come quelli di Prostitute Disfigurement o dei più noti Christ Denied. Assolutamente incomprensibile, e talvolta incespicante dal punto di vista metrico, come quando sembra un unico indistinguibile verso. Ma nel contesto brutale diciamo che fa la sua buona figura.
Le canzoni godono di strutture articolate, in continua alternanza tra parti dalla velocità disumana e stacchi pesanti come macigni. Se in questi ultimi il suono di chitarra rende alla perfezione, rimanendo potente a discapito dell’accordatura esageratamente bassa, nelle parti più veloci rimane completamente soffocato dalla batteria. Ottimo l’impatto in sè, ma un riffing più distinguibile avrebbe regalato non poco alla longevità del lavoro.

La prima impressione riguardo a questo Erotic Diarrhea Fantasy è buona: Brutal / Grind come non se ne sente molto in Europa, che unisce molto bene la tradizione tipicamente d’oltreoceano alla maggiore mobilità delle canzoni, tipica invece di acts europei. Purtroppo alcuni dettagli abbassano notevolmente la qualità del prodotto. Innanzitutto l’esagerare l’uso delle intro, se al primo ascolto può strappare qualche sorriso, in seguito diventa un fardello. Poi alla buona evoluzione delle strutture si contrappone una certa ingenuità di alcuni passaggi, scritti senza ritegno per il songwriting e puntando in maniera troppo esclusiva sulla violenza dell’impatto. In conclusione: imperdibile per gli amanti di gruppi come Brutality Reigns Supreme (ai quali in alcuni punti somigliano incredibilmente); da evitare completamente per chi non adori il lato più estremo del Death; quantomeno da considerare per chi abbia voglia di qualcosa di realmente estremo.
Matteo Bovio

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