Recensione: Eschaton I. Reckoning Day

Di Andrea Bacigalupo - 1 Maggio 2022 - 21:19
Eschaton I. Reckoning Day
Etichetta: GMR Music
Genere: Heavy  Thrash 
Anno: 2022
Nazione:
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75

‘Eschaton I. Reckoning Day’ è il nuovo lavoro dei Man Machine Industry (MMI), monicker utilizzato dal musicista svedese J. Bergman (Slapdash, Rosicrucian, Conquest) per identificare il suo progetto solista.

Trattasi della prima parte della trilogia ‘Eschaton’, composta durante la crisi pandemica ed avente come tema principale alcune ipotesi di come può finire il mondo.

Se nel precedente lavoro, il Full-Length ‘Doomsday Clock’ del 2020, l’artista aveva dato ai MMI l’aspetto di una band, qui torna a fare quasi tutto da solo: canta, suona tutti gli strumenti, produce, mixa, registra … trita, impasta e frulla.

Si fa solo dare una mano qua e là: la masterizzazione è curata da Erik Mårtensson (Eclipse), che partecipa anche alla scrittura di qualche brano, la chitarra acustica e le tastiere sul pezzo introduttivo ‘The Mander’ sono del musicista svedese Oscar Mander, la narrazione su ‘Reckoning Day’, traccia di chiusura, è di Jens C. Mortensen (Leech, ex Canal Forge) e su ‘Information Overload’ la voce viene divisa con Malin B. Gardskär e nientemeno che con Dave Hill, frontman degli storici Demon di ‘Unexpected Guest’.

Musicalmente parliamo di cinque pezzi (esclusi i già citati intro ed outro) che viaggiano dal Thrash all’Heavy Metal classico, con molti richiami al passato: si percepisco, ad esempio, la furia degli Slayer e la tecnica dei Megadeth in ‘Betrayer of the Code’, la potenza dei Judas Priest e della NWOBHM in ‘Information Overload’, l’oscura tristezza di Ozzy Osbourne in ‘Black Rain’ e l’esplosività di Blaze Bayley in ‘Hi-Tech System Collapse’.

Insomma, avete già capito … album aggressivo ed energico, ma privo di originalità.

Non importa, ‘Eschaton I. Reckoning Day’ è un ottimo lavoro: tutti questi stili di atri sono perfettamente bilanciati e J. Bergman li rende suoi amalgamandoli e lavorando ‘di fioretto’ con arrangiamenti sofisticati e curati, ponendo particolare attenzione ai dettagli, alle melodie ed alle sezioni soliste.

L’album è fluido, scorre bene dall’inizio alla fine con buone armonie e non salta di palo in frasca creando confusione: ogni pezzo s’incastra perfettamente nella storia dando sfogo alle proprie emozioni.

Insomma, la trilogia parte bene e questo primo episodio di ‘Eschaton’ crea la giusta aspettativa per i successivi, le cui uscite sono previste entro il 2024.

L’EP è stato masterizzato presso i Mass Destruction Production e sarà distribuito digitalmente dal 26 agosto 2022 tramite GMR Music, mentre il CD digipack in edizione limitata (che contiene anche 1 patch, 1 pin ed 1 foto firmata se ordinato via www.gmrmusic.se) è già disponibile da marzo.

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