Recensione: Hard Rock N’ Roll

Di Alex Casiddu - 30 Luglio 2013 - 20:43
Hard Rock N’ Roll
Band: 42 Decibel
Etichetta:
Genere: Hard Rock 
Anno: 2013
Nazione:
Scopri tutti i dettagli dell'album
63

Il Sudamerica – e l’ Argentina in particolare – possono vantare i fan più caldi e partecipi del mondo: basta dare un’occhiata ad un qualsiasi video di concerti su Youtube per avere la riprova di quanto l’ hard rock e l’ heavy metal siano amati in quell’ area geografica.
Ciò nonostante, nel corso degli anni, non abbiamo mai avuto il piacere di vedere band di rilievo provenire da questa nazione: al contrario del Brasile che ha dato i natali, tra gli altri, a stelle come Sepultura o Angra.

Ad invertire la rotta ci provano i 42 Decibel da Buenos Aires, con la loro miscela di hard rock / blues ispirata – forse fin troppo – agli AC/DC.
La mente di questo progetto è il batterista Nicko Cambiasso, che tre anni or sono chiamò al suo fianco Junior Figueroa – voce e chitarra – per tentare il colpo grosso.
A completare la formazione arrivarono in seguito anche il bassista Chris Marck Towers e il secondo chitarrista Billy Bob Riley.

“Hard Rock N’ Roll” è il debutto del combo sudamericano: dodici tracce, come già detto, fedeli in tutto e per tutto alle orme degli immortali AC/DC dell’era Bon Scott: per altro cosa fatta abbondantemente da decine di band sparse per il pianeta.
Arrivando cronologicamente per ultimi, è inevitabile che tutto sia già stato visto e sentito e, anche se le varie “Smokin’ Free” e “Drinkin’ Margaritas” fanno tenere il tempo con la gamba e scorrono tutto sommato piacevolmente, nell’aria aleggia costantemente la sensazione di già sentito.
Ad oggi ci sono veramente troppi gruppi intenti solo a riproporre le stesse accordature, gli stessi riff e gli stessi vocalizzi: in pratica ci troviamo a fronteggiare un esercito di “cloni di altri cloni”: veramente troppi!

A parziale merito dei 42 Decibel, bisogna tuttavia riconoscere la buona capacità tecnica nel riproporre gli stilemi classici dell’hard rock/blues, con passaggi chitarristici ben suonati – “Rocker Soul” – e la voce di Figueroa che trasuda whiskey e tabacco ad ogni strofa: “Gimme A Drink” ne è la rappresentazione perfetta.
Probabilmente se non ci fossero già i vari Airbourne, Krokus o Rhino Bucket, un posto nel music business per la formazione argentina ci sarebbe stato: soprattutto per la scelta di puntare più sul blues che sull’hard rock, sicuramente un punto a favore degli argentini.

Tuttavia resta il fatto che il genere è ormai troppo inflazionato e lascia margini praticamente nulli di rinnovamento o d’influenze con altri stili.
Da parte nostra non possiamo che augurare ai 42 Decibel di continuare a fare quello che li diverte: suonare.
In attesa della maturità necessaria per permetter loro di fare “il grande salto”.   

L’Argentina, per ora, resta famosa per Maradona, Messi e il nuovo Papa. Per la musica rock, ancora calma piatta…

Discutine sul forum nella sezione Hard Rock / AOR!

Ultimi album di 42 Decibel