Recensione: In The Beginning

Di Alberto Fittarelli - 24 Settembre 2006 - 0:00
In The Beginning
Band: Nile
Etichetta:
Genere:
Anno: 2006
Nazione:
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69

Una ristampa abbastanza strana, quella che la “Nile Records”
(evidentemente un puro nome che rappresenta la band) ci propone di questa
raccolta: In the beginning infatti altro non è che la riedizione
dei due demo precedente lo splendido debutto della band statunitense, Amongst
The Catacombs Of Nephren-Ka
.

Originariamente uscito nel 1999 per i tipi della ormai
defunta Hammerheart Records, questo dischetto torna oggi sul mercato
probabilmente per espresso desiderio del combo, che desidera evidentemente
riempire un po’ di “buchi” tra un disco e il seguente, anche in
funzione dell’uscita di capolavori come l’ultimo Annihilation
of the Wicked
e delle difficoltà di composizione che
comporta. Un comportamento comprensibile, specie se consideriamo che la band ha
un bacino di acquirenti sicuro, dato che si tratta di uno dei pochissimi gruppi
brutal a poter contare su vendite di centinaia di migliaia di copie ad ogni
uscita.

Spazio quindi alla versione più giovane e, sì,
inesperta dei Nile, che esordirono nel 1995 (dopo una cassettina omonima) con Festivals
Of Atonement
, il primo demo presentato nella raccolta: un suono crudo,
veloce, diretto e che sorprendentemente ritorna nell’ultimo citato capitolo
della loro storia, uno dei più “metal” da loro pubblicati dopo
l’esordio. Assoli di matrice slayeriana sembrano inevitabili in un tessuto che
è ancora prima di tutto brutale, ma che già inserisce le parentesi
atmosferiche di Wrought, lenta, cadenzata e vicina al successivo debut
album, o le scale arabeggianti, anche se il drumming di Laureano e Kollias è
ancora ben lontano. È indubbiamente affascinante sentire le opere prima di una
band che ha già allora le idee ben chiare su come proseguire la propria
carriera, pur senza immaginare (è stato lo stesso Karl Sanders a dichiararlo)
quanto in alto avrebbero potuto arrivare.
Proprio la
particolarissima Wrought è quanto di più progressivo i Nile potessero
proporre in anni come quelli, in cui il brutal viveva icuramente una fase di
crisi; ed è la traccia che traghetterà poi la dimensione
“progressiva” del gruppo nel periodo successivo. Non si tratta
dell’unico esempio, la voce quasi power esibita in alcuni tratti è comunque
straniante, e il successivo arpeggio di Immortality Through Art (sulla
confezione erroneamente divisa da Godless, in realtà è una traccia
unica) non fa che confermare l’attitudine sperimentale della band.

Questo nonostante la violenza dimostrata, violenza che
tornerà nel successivo Ramses Bringer Of War, EP del 1997, che in
realtà propone tre pezzi inseriti poi sul debut full-length, e quindi
decisamente vicini a quanto diventeranno poi i Nile. Chi li segue però
dagli inizi sa che il succitato debutto era ancora ben lontano, vuoi anche per
una formazione decisamente diversa, dai più recenti esperimenti dei Nile:
e infatti la violenza di Ramses è ancora genuina, solo
parzialmente mediata da una tecnica che inizia a farsi imponente soprattutto nel
drumming e da una volontà di atmosfera che nella conclusiva Die Rache Krieg Lied der Assyriche
si fa prepotente e avvolgente. Le voci divengono multiple, con timbri profondi,
urlati o solo evocativi, ed il drumming marziale nell’intro della title-track è
quanto di più appropriato per le atmosfere dei nostri. Certo, ancora molta
strada è da fare, ma considerate questi tre brani in prospettiva e avrete dei
piccoli gioielli da rimirare nei momenti di revival storico.

Un ascolto piacevole anche oggi, quindi, anzi
specialmente per Ramses Bringer Of War decisamente attuale: giusto
riproporre la posa dei primi mattoni di una costruzione ancora oggi in perpetua
evoluzione. Di band così ne nascono poche ogni lustro e alla metà degli anni
’90 le orecchie esperte avevano potuto apprezzare una piccola grande promessa
del metal estremo: per chi conosce la realtà che sono oggi questo disco è
assolutamente interessante, gli altri si avvicinino prima alle opere più
recenti.

Alberto ‘Hellbound’ Fittarelli

Tracklist:

1. Divine Intent 06:26
2. The Black Hand Of Set 02:22
3. Wrought 08:45
4. Immortality Through Art / Godless 05:15
5. Extinct 09:35
6. The Howling Of The Jinn (Demo) 02:22
7. Ramses Bringer Of War (Demo) 04:56
8. Der Rache Krieg Lied Der Assyriche (Demo) 02:45

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