Recensione: Inner Epopea
I Basileus, band di Cattolica, ci presentano il loro album “Inner Epopea”, un viaggio sonoro che si snoda attraverso paesaggi musicali ricchi e complessi. Se cercate etichette facili o generi definiti, farete fatica: i Basileus sfuggono alle classificazioni, muovendosi abilmente tra rock alternativo, post-rock, rock progressivo e psichedelia. Questo è un album che vive di contaminazioni e non teme di esplorare.
“Inner Epopea” è, come suggerisce il titolo, un’immersione nelle profondità dell’animo umano, un’epopea interiore raccontata non solo dalle liriche (quando presenti), ma soprattutto dalle trame strumentali. Le atmosfere sono spesso cupe e introspettive, ma non mancano aperture melodiche che alleggeriscono il carico emotivo, creando un interessante gioco di luci e ombre.
Il sound della band è robusto e ben bilanciato. La sezione ritmica, con Fabrizio Ricci alla batteria e Francesco Ugolini al basso, è solida e fantasiosa, fornendo la spina dorsale per le evoluzioni sonore, Giacomo Lisotti alla chitarra e alla voce e The Djork, al microfono (e al basso), con la sua voce profonda e versatile, si adatta perfettamente alle diverse sfumature dei brani, passando da registri più cupi a momenti più melodici e quasi cantilenanti.
I brani sono ben strutturati e ricchi di variazioni, un chiaro segno dell’influenza progressiva. Non aspettatevi ritornelli catchy; “Inner Epopea” richiede un ascolto attento e ripetuto per essere pienamente apprezzato, rivelando nuove sfumature ad ogni passaggio. È un disco per chi ama le sonorità ricercate e non ha paura di farsi trasportare in un viaggio musicale che rifugge dalle convenzioni.
Uno pezzo su tutti è senza dubbio “Sultriness”, ch seduce con il suo inizio così caldo, anche se per un attimo poiché, le il rock si insinua a forza con una linea di basso bellissima.
In sintesi, “Inner Epopea” è un’opera coraggiosa e personale. I Basileus dimostrano maturità compositiva e una chiara visione artistica, creando un album che è autentico e senza compromessi. Se siete stanchi della musica preconfezionata e cercate qualcosa che stimoli la mente e l’anima, date una possibilità a “Inner Epopea”: potreste scoprire una delle perle più interessanti del panorama rock italiano recente.