Recensione: Jughead
Niente di speciale, niente metal in questo progetto poco riuscito dei cosiddetti Jughead. Sto parlando di un rock/pop classico come quello che propongono Foo Fighters o LIT, con la differenza che la formazione con cui si presenta il gruppo non può che lasciare senza parole. Alcuni fra i rappresentanti del prog metal d’oltreoceano si sono uniti in qualcosa di scandaloso, dando vita ad un album assolutamente accettabile, ma che poco si distacca dai propositi commerciali.
E se insieme alla conduttrice del famoso programma del lunedì sera su raitre vi stavate chiedendo dove fosse andato a finire quello scalmanato di Derek Sherinian, adesso avrete la risposta. Questa la line-up:
Ty Tabor (King’s X) vocals, guitar
Derek Sherinian (Planet X, ex Dream Theater) keyboards, guitar
Matt Bissonette (The Mustard Seeds, Electric Light orchestra) vocals, bass
Gregg Bissonette (The Mustard Seeds, Electric Light orchestra) drums
Tuttavia non posso che giudicare positivamente questo lavoro considerando obiettivamente le undici tracce registrate sotto un determinato genere di musica. Sinceramente non ho la forza di consigliarne una in particolare fra le altre, ma non posso negare che ognuna è stata ben pensata e messa giù all’istante, a creare qualcosa di più fresco e naturale possibile. Questi quattro giovanotti sempregiovani propongono un rock/pop solare e malinconico spesso ricorrendo alle antiche sonorità dei Beatles: Derek Sherinian improvvisa con il suo organo, mentre non è difficile scambiare i riff di chitarra di Ty Tabor per i classici giri proposti dalle fomose band inglesi, in brani come Promise.
Estremamente orecchiabile all’ascolto, questo inconsueto esperimento si rivela piacevole senza dubbio all’ascolto di qualsiasi ragazzina liceale. Avrei preferito però trovare qualche novità considerando l’occasione speciale, invece niente. Niente di niente. Se non fossi traumaticamente venuto a conoscenza degli individui che compongono questo gruppo, avrei senza dubbio scambiato questo Jughead per una delle tante raccolte che inevitabilmente finiscono sempre su Mtv. Mi chiedo ancora come l’InsideOut abbia potuto spingersi fino a tanto?!?
Considerate Jughead un simpatico regalino per il prossimo compleanno della vostra sorellina. Ma se vi trovate in questo sito e non avete neanche una sorellina, allora non acquistatelo per alcun motivo!
Andrea’Onirica’Perdichizzi
TrackList:
1. Halfway Home To Elvis
2. C’mon
3. Snow In Tahiti
4. Promise
5. Bullet Train
6. Waiting On The Sun
7. Yesterday I Found Myself
8. Be Like You
9. Flowers
10.Shame On The Butterfly
11.Paging Willie Mays