Recensione: Lord of Illusions

Di Alessandro Calvi - 9 Marzo 2005 - 0:00
Lord of Illusions
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Anno: 2005
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72

I Crystal Empire sono un giovane gruppo della zona di Novara nato intorno all’anno 2000, da un connubio piuttosto eterogeneo di persone, tra le quali per esempio un prete al basso. Dopo un certo periodo di assestamento, sfruttato dalla band per preparare un buon numero di cover e raggiungere il giusto affiatamento, i musicisti decidono di passare alla composizione di brani originali. Le canzoni vengono scritte ma proprio appena prima di entrare in studio, cominciano le defezioni e una lunga sequela di cambi di line-up che fanno slittare sempre più l’inizio delle registrazioni. È quindi solo recentemente che i Crystal Empire giungono finalmente all’incisione del loro primo demo, questo “Lord of Illusions” che mi appresto a recensire.

Il genere proposto dalla band novarese è un power di stampo sinfonico piuttosto classico, con qualche spruzzata di prog.
L’album si apre con la canzone che prende il nome dal gruppo, “Crystal Empire” presenta una breve intro di pianoforte dai toni leggermente inquietanti secondo me molto azzeccata pur nella sua semplicità. Il pianoforte si interrompe apposta con una nota stonata, come se il musicista fosse stato interrotto e su questo punto partono gli altri strumenti: chitarre, basso e batteria con un riff granitico, su cui poi si innesta anche la voce del singer.
Proprio la voce del cantante sinceramente è stata una delle caratteristiche che ho meno apprezzato di questo demo. Quando comincia a salire si sente effettivamente di essere davanti a un buon cantante, quando resta su toni più bassi, diciamo normali, invece a mio avviso ha la tendenza a voler affettare un po’ troppo la voce. Effettivamente non riesco a capire neanche esattamente il motivo di questa scelta dato che il risultato a mio avviso è decisamente inferiore che se avesse cantato in maniera “normale”.
La seconda traccia “Gladiators”, la prima canzone ad essere stata composta dal gruppo, è ispirata fin dal titolo al film di Ridley Scott con Russell Crow, si tratta di un brano con un inizio dal tono piuttosto epico e dal ritmo più lento rispetto agli altri. Indipendentemente dall’essere la prima song dei Crystal Empire bisogno comunque ammettere che si tratta del brano forse meno convincente della scaletta, in particolare il ritornello a mio avviso avrebbe dovuto essere più orecchiabile.
La titletrack, “Lord of Illusions”, presenta invece un testo completamente originale, per quanto riguarda il punto di vista musicale, il ritornello ricorda piacevolmente alcuni classici del power tedesco, donando a tutta la canzone un tono molto leggero e allegro.
“Raise Your Flag” è invece ispirata al “Signore degli Anelli” e si tratta probabilmente del brano con le più chiare ispirazioni di matrice prog, soprattutto per quello che riguarda il ritornello che presenta un ritmo sincopato e decisamente originale, tanto è quasi difficile anche solo pensare di accostare un passaggio simile a una canzone metal.
A chiude il demo troviamo l’ultima canzone composta dal gruppo, nonchè la più lunga e senza troppi giri di parole anche la più bella a mio avviso, cioè “The Masquerade Ball”. Come per “Lord of Illusions” il testo tratta di una storia originale inventata dai musicisti che si snoda lungo tutti gli otto minuti e mezzo del brano tra cambi di tempo, di stile e di atmosfera passando da toni epici ad altri più rockeggianti, da quelli apertamente sinfonici a quelli quasi prog con un lungo intermezzo strumentale centrale molto virtuoso.
Caratteristiche queste ultime che si trovano nell’ultima canzone a mio avviso nella loro forma migliore, ma che comunque sono riscontrabili a vario titolo in tutti i brani qui proposti. Il solo fatto stesso che le canzoni si aggirino in media su una durata di oltre sette minuti dovrebbe quindi far riflettere sulla quantità di idee che si possono trovare in questo demo che, data la durata complessiva e le stesse doti tecniche dei musicisti, con i dovuti accorgimenti avrebbe già potuto essere un disco d’esordio fatto e finito.

Per quanto riguarda le critiche, purtroppo la produzione non giova assolutamente a questo demo che potrebbe altrimenti puntare più in alto. I suoni degli strumenti purtroppo non sono squillanti, al contrario sono piuttosto opachi e anche un pochino confusi in alcuni passaggi. Oltre poi alle critiche personali già espresse riguardo alla voce, sinceramente avrei dato un maggiore spazio alle tastiere che purtroppo mi paiono spesso un po’ troppo coperte dagli altri strumenti.

Per concludere si tratta di un gran bel demo realizzato da una band giovane ma già con diversa esperienza alle spalle che in questa occasione ha tentato di far vedere di cosa era capace. Personalmente non mi son trovato del tutto d’accordo con alcune scelte evidentemente compiute in fase di registrazione e di produzione delle tracce. Scelte che non mi hanno fatto apprezzare questo demo nella sua totalità, le cui qualità oggettive sono comunque tante.

Tracklist:
01 Crystal Empire
02 Gladiators
03 Lord of Illusions
04 Raise Your Flag
05 The Masquerade Ball

Alex “Engash-Krul” Calvi

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