Recensione: Night Stealer

Di Stefano Ricetti - 1 Marzo 2024 - 8:19
Night Stealer
Band: Savaged
Etichetta: No Remorse
Genere: Heavy 
Anno: 2024
Nazione:
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73

Così come i Redshark, autentiche garanzie in ambito heavy metal tradizionale, anche i Savaged nascono in quel di Barcellona nel 2021. L’esordio avviene lo stesso anno per il tramite dell’Ep Knights of Metal e gli Osanna che ne conseguono permettono agli iberici, senza aver alcun album ufficiale in carniere, di esibirsi addirittura sulle assi dell’Headbangers Open Air 2023, in un’edizione che vedeva in scaletta anche Riot, Jag Panzer, Sacred Reich, Fifth Angel e Vicious Rumors, solo per enumerarne cinque, di peso.

Night Stealer, disco pubblicato dalla No Remorse Records, costituisce il loro esordio su full length. Il lavoro si accompagna a un libretto di dodici pagine con tutti i testi, una foto dei singoli componenti il gruppo nelle due centrali e le ultime due ad appannaggio delle note tecniche e di uno scatto d’insieme dei Savaged. La formazione schiera Cristian Blade alla batteria – già con i Redshark dal vivo – Aleix Coll al basso, Jamie Killhead alla chitarra e alla voce e Joan Grimalt alla seconda ascia.

I Savaged, a giudicare dal look, paiono fuoriusciti dalla macchina del tempo, nonostante siano una band composta da musicisti giovani, fra i venticinque e i trent’anni o poco di più. In particolare Cristian “Cristian Párraga Cuadros” Blade e Jamie “Sergi Ulldemolins Mezquita” Killhead, con i capelli cotonati totalmente demodé, forniscono al gruppo spagnolo un’aria antica, straclassica, che li pone, a livello di prima occhiata, tranquillamente intorno alla metà degli anni Ottanta.

Le premesse legate all’HM più tradizionale si traducono poi totalmente nella musica da loro proposta: otto fucilate di heavy metal che più heavy metal non si può con qualche tracimazione nello speed più verace. Poco meno di quaranta minuti di musica in grado di tributare alla grandissima i colossi del genere.

Si comincia con l’urlata e veloce “I Will Fight” nella quale Killhead pare indemoniato per continuare nel solco della purezza, leggasi mid tempo granitici con accelerate, suddivisi fra Hammerfall, Accept e Mercyful Fate, alla voce “Tons of Leather”. Jamie non ha paura di mettersi in gioco – in generale tira sempre come un ossesso –  sfidando sua maestà King Diamond in alcuni momenti, con risultati alterni, invero, ma tempo per crescere ne ha a iosa…

Knights of Metal”, tratta dall’Ep d’esordio e qui giustamente riproposta è la tipica canzone da rock arena sulla scia degli Enforcer, “Welcome to…” costituisce l’intro di “Elm Street”, che suona 100% Nwobhm con l’aggiunta di cori da stadio. Della stessa genia l’ariosa “Money Sucks”, poi è la volta di “Stealing the Night”, retaggio del 2021 e si chiude baracca e burattini sulle note di “Running for your Love (Tonight)”, roboante come da prassi, traccia che dal vivo farà sfracelli.

Night Stealer è album sguaiato, che suona fresco ed energetico in ogni suo passaggio, figlio di un gruppo totalmente devoto alla grande lezione metallica del passato, che si risolve in un compendio della meglio gioventù degli anni Ottanta nelle sue diverse sfaccettature. Quello che si può imputare ai Savaged è la mancanza di personalità, sebbene vada sottolineata la completa dedizione in quello che fanno. Per ora ok così, ma al prossimo giro ci si attende il necessario passaggio al livello successivo, visto che gli ingredienti per farlo vi sono proprio tutti.

 

Stefano “Steven Rich” Ricetti        

 

 

 

 

 

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