Recensione: Of Sound and Fury

Di Andrea Bacigalupo - 16 Ottobre 2022 - 15:39
Of Sound and Fury
Etichetta: MDD Records
Genere: Heavy  Thrash 
Anno: 2022
Nazione:
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75

Of Sound and Fury’ è il nuovo album dei tedeschi Goldsmith, monicker che deriva dal cognome del loro mastermid, l’eclettico chitarrista e cantante Michael Goldsmith, che iniziò la sua carriera da giovanissimo, nel 1992, nei Blackend, buona thrash band proveniente dalle lande germaniche e molto (… ma proprio molto …) influenzata dai Metallica.

L’avventura dei Blackend si è chiusa dopo circa una decade e tre album, ma non la carriera di Michael, che ha girato il mondo in tournèe con l’artista Rock-Blues Bernard Allison per altri dieci anni ed ha dato il via al suo nuovo progetto, i Goldsmith, appunto.

Of Sound and Fury’ è il terzo album della band e mette assieme un po’ tutta quella che è la cultura musicale del chitarrista e dei suoi soci.

Si sente l’anima Thrash degli inizi, che aleggia un po’ su tutto il disco per via dell’incisività della chitarra, schizzando velenosamente fuori in modo più deciso in alcuni episodi (l’indomita ‘Inherit The Wind’, la nostalgica ma granitica ‘Demons of Your World’).

Si distingue chiaramente la passione per il vecchio Blues, per il forte Hard Rock anni ’70 di Led Zeppelin e Black Sabbath (la potente ‘When a Soul Leaks Black’) e per il sano Rock ‘N’ Roll (l’anthemica ‘Hero’).

Ed è anche chiara l’intenzione di stare al passo con i tempi, attraverso lo sviluppo di melodie orecchiabili e coinvolgenti, con refrain che pescano parecchio da un più moderno Alt-Metal (la strafottente ‘The Parade of Euphoria’, l’aperta ‘Higher, Further, Faster’).

In risultato è un prodotto efficace, ben bilanciato, frutto di una buona crescita ed esperienza. Si passa da sonorità più spigolose ad altre più fluide senza stacchi eccessivi o fastidiosi, in particolare le andature Thrash sono robuste ma non troppo feroci, rimanendo agganciate ad un contesto di tanti colori che non sono mai troppo scuri.

Viene data evidenza anche al carattere più sentimentale dei musicisti con i toni  romantici di ‘For Those With The Dreams That Were Crushed’ ed alla loro caratura tecnica con l’assalto strumentale ‘The Reprise’.

Specifico che parlo di ‘musicisti’ riferendomi all’intero terzetto, perché, anche se il frontman è Michael, il full-length fa percepire buon affiatamento e coesione.

Insomma, ‘Of Sound And Fury’ è un buon prodotto, per tanti palati e la band, nel realizzarlo, non è caduta nel tranello di mettere assieme un accozzaglia di generi buttati lì senza identità, dando vita, invece, a canzoni omogenee per quanto varie ed articolate.

Of Sounds And Fury’ è stato prodotto, mixato e masterizzato da Christoph Brandes, attuale batterista della band, presso gli Iguana Studios ed è già disponibile attraverso MDD Records.

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