Recensione: On The Path Of The Morning Star

Di Stefano Ricetti - 28 Luglio 2025 - 8:39
On The Path Of The Morning Star
Band: Grimorio
Etichetta: logic(il)logic
Genere: Heavy 
Anno: 2025
Nazione:
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Un nome su tutti, per sgombrare il campo da qualsivoglia equivoco: Death SS!

Ancor meglio due, includendo il loro leader, Steve Sylvester.

Come tutti ben sanno, fra gli appassionati dell’heavy metal italico, il gruppo del sopraccitato SS nel corso della sua lunghissima carriera, nata nel lontano 1977, ha attraversato una moltitudine di colori, all’interno del caleidoscopio musicale legato alla musica horror dark.

Sintetizzando forzatamente al massimo, il Doom malato degli inizi, l’heavy metal tout court della rinascita di metà anni Ottanta, le digressioni moderniste di Humanomalies, l’hard rock metallizzato di Rock’N’Roll Armageddon e quello più levigato del recente The Entity.

La domanda che però un po’ tutti gli ultras dei Death SS si sono posti, soprattutto in questi ultimi lustri, è sempre stata: esisterà mai una band in grado di raccogliere la loro pesante eredità, un giorno, che ovviamente si spera sia il più in là possibile?

Ebbene, sino ad ora la risposta è sempre stata un secco NO!

I Grimorio, compagine siciliana attiva dal 2023, sin dalle primissime comunicazioni si è apertamente schierata asserendo di essere stata ispirata fortemente da Death SS e King Diamond. Come ammesso dal  cantante/chitarrista Mirko Di Bella, “durante gli anni della formazione ho ricevuto molti imprinting che mi avrebbero segnato per il resto della vita: nel novero i Death SS del periodo Do What Thou Wilt, così come gli album che seguirono”.

Fa particolarmente piacere poter far riferimento a dei gruppi che molto onestamente dichiarano quelle che sono le loro influenze in maniera chiara ed equivocabile senza nascondersi dietro alle solite frasi di circostanza del tipo “sì alcune fonti di ispirazione derivano da Tizio e Caio ma nel disco quello che esce è il nostro gusto personale, e via di questo passo…” destinate poi miseramente a crollare dopo il primo ascolto.

On The Path Of The Morning Star, oggetto della recensione, costituisce il primo vagito ufficiale dei Grimorio e vede la luce per Logic Illogic Records/Burning Minds Music Group sotto forma di Cd. Otto pezzi per poco meno di tre quarti d’ora di durata che si accompagnano a un booklet di dodici pagine con tutti i testi e degli ottimi disegni a tema realizzati da Midian Jordan.

La formazione schiera Mirko Di Bella (voce, chitarra, synth), Christian Balsamo (chitarra, synth), Liliana Teobaldi (basso) e Francesco Paladino (batteria).

Sin dalla prima traccia, “Unholy Communion”, quello che colpisce, e colpisce sul serio, è la straordinaria somiglianza fra la voce di Di Bella e quella di Steve Sylvester. Peculiarità che permarrà durante l’intera durata del disco tanto che, in alcuni momenti, chiudendo gli occhi – e aiutandosi con un poco di fantasia – scorrendo le vari canzoni dei Grimorio pare per davvero che vi sia lo stesso team principal dei Death SS dietro al microfono.

La band pesarese-fiorentina la si può ancora ritrovare, nella sua fase più acida, dentro “Anquellare”, mentre per quanto afferente quella più meditativa, basta far riferimento a “Morning Star” così come il Metallo tout court viene in soccorso lungo “XII The Hangman”.

Ai posteri l’ardua sentenza: se davvero i Grimorio nel futuro sapranno calarsi appieno all’interno del solco della grande lezione impartita dai Death SS lo Stivale Italico avrà finalmente trovato i degni loro eredi, quantomeno a livello musicale, agognati da tempo. On The Path Of The Morning Star ha posto le basi, sta ora al complesso siciliano superare le inevitabili fasi di maturazione necessarie per decretarne la fondatezza.

 

Stefano “Steven Rich” Ricetti       

 

 

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