Recensione: Reveal The Ravage

Di Andrea Bacigalupo - 12 Agosto 2021 - 8:30
Reveal The Ravage
Band: Prestige
Etichetta: Massacre Records
Genere: Thrash 
Anno: 2021
Nazione:
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82

Ottimo ritorno quello dei Finlandesi Prestige. Band nata nella seconda metà degli anni ’80, era riuscita a farsi notare con tre album: ‘Attack Against Gnomes’ del 1989, ‘Selling The Salvation’ del 1990 e l’ultimo ‘Parasites in Paradise’ del 1992.

Il periodo era però quello sbagliato: per quanto il combo avesse da dire, esprimendo un buon Thrash posto ad appena un metro dal Crossover, con dentro una qual certa personalità distintiva, erano in pochi che, all’epoca, avevano voglia di ascoltare. La decade degli anni ’90 è stata un flagello per tanti, anche per gruppi ben ben più blasonati, figuriamoci per chi era poco più che un esordiente e doveva fare a spallate all’interno di una scena nazionale dove erano ben altri generi a predominare.

I Prestige hanno resistito lottando con i pugni e con i denti, dimostrando una buona coesione, correndo uniti e cercando di crescere senza cambiare la loro irosa attitudine ma, alla fine, hanno dovuto cedere le armi, sciogliendosi nel 1992.

Dobbiamo aspettare il 2007 per sentire nuovamente parlare di loro attraverso la raccolta ‘Decades of Decay’, ma è solo alla fine del 2020 che viene confermato il loro definitivo ritorno con l’uscita di tre singoli, ad anticipare il nuovo album: ‘Reveal The Ravege’, disponibile dal 13 agosto 2021 attraverso Massacre Records.

E’ indubbiamente una bella botta: i Prestige, che hanno subito la sola sostituzione del batterista Tero Karppinen con Matti Johansson nel 2019, dichiarano di avere una chiara e tangibile voglia di rinascere, di riprendere dal punto in cui si sono fermati. Non si tratta solo di quattro amici che hanno ripreso a suonare per hobby dopo aver sistemato figli e famiglia, non c’è nostalgia e non è un tentativo di sfuggire alla noia quotidiana.

La band vuole proseguire la sua storia senza rinunciare alla proprie radici, ma evolvendosi al contempo, trasformando la ferocia giovanile nella rabbia più consapevole di chi è cresciuto vedendo tante cose che non quadrano.

L’album gronda un Thrash ‘N’ Roll rovente e rocambolesco, con richiami al Crossover di un tempo, anche se in misura inferiore, e denso di quell’Hardcore ribelle che rende tutto irriverente e prepotente.

Il songwriting è ricco ed intrigante: i musicisti sanno il fatto loro e tirano alla grande, ma d’altronde se in Finlandia gli atenei organizzano corsi di Heavy Metal qualcosa vorrà pur dire …

C’è tanta velocità mozzafiato, un lavoro di chitarra chirurgico e tanti cori anthemici; gli Accept insegnano: i Prestige ne fanno buon uso trasformandoli in un altro dei loro tratti distintivi, dando la sensazione che sia una folla in marcia a cantarli.

Reveal The Ravage’ è composto da dieci pezzi, la maggior parte di alta qualità: un Thrash doc, come ogni tanto mi piace dire, che più lo si ascolta più piace.

Ottimo l’inizio, con una ‘Innocent’ ed una successiva ‘Burn My Eyes’ fuori misura. Oltre le righe anche ‘Pick Your Poison’ con i suoi richiami orientaleggianti, la ferocissima ‘You Weep’ e la potente ‘Self Destruct’.

Blessed Be’, ‘In Remains’ e ‘Ready’ sono ipercinetiche ma tendono un po’ allo ‘sfuriatone’ fine a se stesso, segno che c’è ancora qualcosa da mettere a punto, ma va più che bene: sono armi che, usate sui palchi, faranno parecchi feriti (cadendo dalle sedie sulle quali, ultimamente, vogliono obbligarci a rimanere seduti).

Chiude l’ottima ‘Prime Time’, che, a parere di chi scrive, lancia un segnale: nel prossimo disco i Prestige tenderanno verso i Nuclear Assault ed i Muncipale Waste o andranno verso i Metallica? La risposta arriverà con il tempo. Per ora godiamoci questo ‘Reveal The Ravage’. Gran bel ritorno Prestige, avanti così!

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