Recensione: Sicario

Di Gaetano Loffredo - 17 Ottobre 2005 - 0:00
Sicario
Band: Criminal
Etichetta:
Genere:
Anno: 2005
Nazione:
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72

Probabilmente, le metal band cilene meritevoli di considerazione si contano sulle dita di una mano (diciamo anche certamente). Andy Classen (Dew Scented, Tankard, Die Apokalyptischen Reiter, Callenish Circe, Disbelief) è un produttore di fama internazionale e, se la Metal Blade Records ha deciso di affidargli il compito di lavorare insieme al decennale gruppo sudamericano, un motivo, ci dovrà pur essere giusto?

Forti del successo ottenuto col penultimo “No Gods No Masters” e usciti vincenti dal tour di supporto ai Six Feet Under, i Criminal ci regalano l’ennesima “pallottola vagante”, pronta a conficcarsi prima e ad esplodere poi, dodici volte per dodici tracce.

Formatisi negli anni novanta a Santiago del Cile, i nostri presentano la prima arma da fuoco artigianale nel 1994: “Victimized”. Il secondo strumento, costruito nel 2000, è una cannonata: “Dead Soul”, capace di vendere oltre le dieci mila copie negli Stati Uniti e di condurli di fronte ad un imponente tour nella terra a stelle e strisce (e non è da tutti). 3 anni dopo, “Cancer”, album contenente tracce base di otto brani demo inviate alla precedente etichetta, provocò reazioni discordanti in Europa, situazione che, unita a problemi interni riconducibili alla frustrazione, abuso di alcohol e sostanze stupefacenti, fece crollare inevitabilmente il gruppo.
Fondamentale, nel 2001, la presa di posizione del leader Anton Reisenegger che ha apportato cambiamenti radicali in seno alla band chiamando Rodrigo Contreras e trasformando i Criminal in una two-men band.
E fu così che, l’anticonformismo e l’aggressività rinata sono stati traslati nel 2004 dal cuore del duetto al silicio di “No Gods No Masters”, tuttora best-work dei cileni che, li ha condotti sino alla folla del famoso Summer Breeze Open Air Festival.

Sicario è un album thrash metal nel quale confluiscono spiccate qualità tecniche grazie anche al ritorno di un ex membro, il bassista “Kato”, che ha aiutato in modo chiaro e visibile (udibile più che altro) i due capisaldi nel trasformare il sound death/grind-core con influenze thrash in un semi thrash bay area oriented con le classiche influenze death e grind che li hanno resi famosi nel loro settore. Trademark, comunque, mai snaturato.

L’ossessivo lavoro di produzione svolto da Classen pare aver fatto compiere il classico salto di qualità, e già dall’opener, Rise and Fall, ci si accorge quanto l’avvolgente sound calzi a pennello sulle bordate di batteria di Zac O’Neil (ex Extreme Noise Terror pertanto, una sicurezza) e sulle sfuriate di chitarra di Rodrigo Contreras, chitarre sulle quali sono palesemente erette le fondamenta di Sicario.
Nelle mine anti-uomo Time bomb e The Root of All Evil gli ingredienti sono i medesimi con calcolate aggiunte di polvere da sparo sufficienti a risaltare qualità stilistiche sino ad oggi non proprio fiore all’occhiello del gruppo; caratteristica mantenuta per la splendida title track, Sicario, che si erge su tutte in relazione a sgorgata potenza ed aggressività senza limiti con qualche ritocco grind-core di pregevole fattura.
Gli Slayer sono coloro che, in maggior misura, ispirano il quartetto esotico, e gli attacchi di Shot in the Face o  di Preacher of Hate non tentano di nascondere questa (chiamiamola così) peculiarità anche se, i Sepultura vecchio stampo (Walking Dead), sono presenti come una oscura ombra per tutta la durata del disco.
Un ultimo accenno riguardo la felice prova di Anton Reisenegger che si impone con ruvide e grezze partiture vocali, che si amalgamano opportunamente con il sound primitivo.

Consigliato ad un pubblico “svezzato” e conoscitore del genere, Sicario ha dalla sua molti punti positivi che si vanno irrimediabilmente a scontrare con la scarsa varietà presentata nei 12 brani a volte sin troppo somiglianti tra loro.
L’immediatezza e l’ottima produzione condurranno ad un acquisto che non vi lascerà delusi ai primi ascolti ma, non posso garantire una “perpetua” durata nel tempo. Uomo avvisato…

Gaetano “Knightrider” Loffredo
 

Tracklist:
1.Rise and Fall
2.Time Bomb
3.Walking Dead
4.The Root of all Evil
5.Shoot in the Face
6.Sicario
7.The Land God Forgot
8.Preacher of Hate
9.Touch of Filth
10.From the Ashes
11.Por la Fuerza de la Razon
12.Self Destruction (bonus track)

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