Recensione: The Black Circus Part 1, Letters

Di Roberto Gallerani - 16 Ottobre 2006 - 0:00
The Black Circus Part 1, Letters
Band: Manticora
Etichetta:
Genere:
Anno: 2006
Nazione:
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88

Finalmente ci siamo, è uscito il quinto album dei danesi Manticora! Pur non essendo famosissimi, questi ragazzi sono capaci di composizioni fuori dal comune e con una originalità e personalità che al giorno d’oggi sono veramente difficili da trovare, anche in band molto più blasonate. Il termine “power” non rende in pieno giustizia alla proposta musicale dei nostri, che sanno miscelare con grande maestria riff granitici, melodie accattivanti, soluzioni prog e intelligenti e orchestrazioni mai strabordanti; si passa da momenti di grande violenza sonora ad arpeggi su tempi dispari senza la minima forzatura, da fraseggi orchestrali con voce narrante a improvvisi cori altisonanti che fanno da preludio a un’altra sezione decisamente heavy!
Il tutto viene accompagnato da Lars F. Larsen, cantante dotato di una timbrica fuori dai clichè del power: profonda, robusta e capace di una aggressività degna delle migliori produzioni thrash. Anche i suoni delle chitarre sono cattivi e messi ben in mostra da una produzione eccellente.
Altro punto a favore dei Manticora è la continua ricerca di concept sempre più articolati e complessi. Se nel lavoro precedente 8 Deadly Sins si parlava dei peccati commessi da un malato terminale nella sua vita, ora i Manticora si rifanno alla letteratura horror del maestro H.P. Lovecraft; le voci di innocenti bambine alternate da urli demoniaci inseriti in un contesto orchestrale, rendono alla perfezione l’ambientazione che questi 5 danesi hanno voluto ricreare.

L’album in questione ha ben pochi punti deboli: Enter The Carnival è la degna apertura dell’album mentre la track seguente, The Black Circus, è una mazzata in pieno volto! Un attacco tra i più devastanti che abbia mai avuto modo di sentire ultimamente, ci fa scoprire un pezzo dai mille volti caratterizzato principalmente da refrain irresistibili, cori che si alternano improvvisamente con il cantato e ottimi inserimenti sinfonici. Inoltre le atmosfere horrorifiche presenti nel platter riescono a coinvolgere l’ascoltatore senza annoiarlo rendendo l’album ben assimilabile sin dai primi ascolti.
Difficile analizzare ogni singola traccia in quanto si tratta di un concept e lo si deve vedere nella sua totalità. Una menzione particolare però, va fatta oltre al brano messo in apertura, a Forever Carousel: a mio avviso in questa canzone è racchiuso tutto l’animo e la genialità dei Manticora. Per il resto dell’album si rimane sempre su livelli qualitativi d’eccezione, il che fa pensare di trovarsi innanzi all’opera meglio riuscita di questo straordinario gruppo danese.

I Manticora fanno parte di quella schiera ristretta di gruppi che mi fanno capire a fondo perchè io ami così tanto il metal perciò il consiglio è quello di un acquisto ad occhi chiusi, non solo agli amanti del power o delle sonorità classiche, ma anche a chi ha voglia di ascoltar un album di ottimo metal eseguito da musicisti di categoria superiore. E come narra il vocione in apertura… “And welcome to the show”… E che spettacolo!

Roberto “Van Helsing” Gallerani

Tracklist:
1- Enter The Carnival
2- The Black Circus
3- Intuneric I
4- Enchanted Mind
5- Intuneric II
6- Forever Carousel
7- Freakshow
8- Gypsies’ Dance Part 1
9- Intuneric III
10- Wisdom
11- Intuneric IV
12- Disciples Of The Entities

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