Recensione: The First Shining Of New Genus

Di Nicola Furlan - 30 Maggio 2021 - 8:30

Che dire… potremmo sintetizzare “The First Shining Of New Genus” con un mix tra Dying Fetus e Cryptopsy. Per cui, chi conosce i maestri del genere citati (senza scomadare gli Dei), potrebbe anche smettere di leggere la recensione qui perchè ha capito perfettamente di cosa parlo. Per chi ha bisogno di uno spunto ulteriore, stiamo parlando di brutal death metal con sprazzi di technical death e un approccio slam costantemente presente a livello di attitudine. Tutti i brani sono ‘uguali’ per struttura: growl ruttato dall’eco di una caverna, variazioni sui blast beat, suoni bassi e gravi, il tutto portato, per alcuni brani ad alti livelli di bpm come la scuola insegna, per altri si determina invece un mood più cadenzato. Infatti, qui c’è tanta, tanta scuola e tanti, tanti ingredienti: nella copertina, nelle intro malvagie, nel modo di suonare, in tutto. Per i soli amanti del technical brutal death che davvero non ne possono fare a meno. Sick forever!

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