Recensione: Three Years Of Maddnes

Di Stefano Ricetti - 8 Marzo 2005 - 0:00
Three Years Of Maddnes
Band: Morgana
Etichetta:
Genere:
Anno: 2005
Nazione:
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75

Il numero 87 di HM uscito verso la fine degli anni ottanta così recitava testualmente: “Uscirà presto Three Years Of Madness, l’attesissimo Lp di Morgana. Uscirà a cura della LM records (speriamo bene…) e conterrà, fra gli altri, pure i brani che formavano il mini Lp d’esordio Morgana, divenuto introvabile esattamente sei minuti dopo essere uscito! Qualche titolo? Make Me Love, scritta in collaborazione con Alberto Simonini, l’ex Crying Steel poi coinvolto in altre storie, Without You, Skin on Skin, Welcome in the Dark e Lady Winter…”.
Il disco è uscito nel 2005, SOLO quindici anni dopo… quisquilie!

Prima di tutto un paio di chiarimenti: gli italiani Morgana, che vedete poi recensiti qui, non vanno assolutamente confusi con gli omonimi compatrioti autori del recente Angel. I Morgana in questione sono una band oscura che, nella seconda metà degli anni ottanta, ha realizzato un demotape dal titolo Welcome In The Dark e un mini Lp (introvabile) intitolato Morgana, non arrivando mai a pubblicare un album completo. Quindi non stupitevi se non avevate mai sentito parlare di loro. Grazie alla sapiente opera di ripescaggio di perle dimenticate degli eighties che da anni sta portando avanti l’Andromeda relix e alla collaborazione della Crotalo edizioni musicali, possiamo vantare il piacere di avere fra le mani le canzoni contenute nel Cd Three Years Of Maddnes, che altrimenti sarebbero rimaste sepolte sotto centimetri di polvere in una fredda soffitta di città. La storpiatura di Madness in Maddnes conferisce al Cd il sapore naif del metallo italiano anni ottanta, da sempre pregno di passione ma disattento relativamente ad anglicismi e iconografie.

Storia
La band muove i primi passi nel 1986 sotto la guida dell’ex vocalist degli Hurtful Witch Roberta Delaude, vera mastermind del gruppo, la quale porta orgogliosamente il nome della malvagia antagonista del mago Merlino. Nonostante le release sopraccitate la band non riesce ad andare oltre lo status di cult band e, benché l’Lp sia andato letteralmente a ruba, il destino continua a esser loro avverso e nel raggio di pochi anni la band si disperde. Questo Cd intitolato Three Years Of Maddnes, edito dalla Crotalo Edizioni Musicali, raccoglie quasi per intero la discografia del gruppo e offre agli appassionati di HM tricolore la possibilità di far proprio un vero e proprio oggetto di culto, praticamente impossibile da trovare altrimenti. La raccolta è stata curata dalla stessa cantante Roberta che, nel booklet, concede ampio sfogo ai suoi pensieri e alle proprie considerazioni rispetto agli anni passati nella band, elencando i vari problemi che sono stati affrontati. Si rimane colpiti dalla rassegnazione mista alla voglia di rivalsa che si percepiscono nelle parole di questa ormai non più “giovanissima” metal queen.
La produzione del Cd, a scapito delle aspettative non proprio rosee, si rivela estremamente valida e competitiva. Gli aspetti migliori dell’HM dei Morgana sono racchiusi nella buona interpretazione vocale dei pezzi e nella potenza trascinante dei loro brani. Non è difficile descrivere il loro stile: avete presente i Warlock, gli Zed Yago o le Vixen? Si potrebbe dire che i Morgana rappresentassero la risposta italiana a queste ottime band del passato, anche se non si poteva parlare di semplice emulazione: i nostri possedevano una personalità e uno stile definiti e vincenti. Molte tracce del Cd presentano un forte appeal live che ancora oggi coinvolge l’ascoltatore fin dal primo ascolto.

Three Years Of Maddnes – autoprodotto 1987 – 1988
Si parte alla grande sotto i colpi graffianti di Make Me Love e Skin On Skin, entrambi pezzi frontali e travolgenti, che mostrano la grande capacità compositiva di questo gruppo. Riesce difficile credere che all’epoca nessuno abbia pensato che i Morgana potessero realizzare un grande album di debutto. Più cadenzata e impostata su strutture crescenti Save Me – Man è un brano accostabile allo stile dei Vanadium dei primi anni: la struttura è efficace senza esagerare in ripetizioni, le chitarre sono vibranti e corpose. Segue la flessuosa e malinconica Without You che scorre invero senza graffiare a dovere. Le successive Lady Winter e Welcome In The Dark rimandano decisamente ai Warlock del primo Burning The Witches, l’interpretazione vocale dei pezzi è molto Pesch-oriented, mentre le venature maideniane di No Time To Waste ricordano l’HM britannico. I Morgana non scadono in facili tentazioni melodiche mantenendo un profilo sobrio e convincente a livello compositivo. Ottima anche la conclusiva Show Me The Way, forse leggermente più accessibile delle precedenti, ma comunque molto concreta.

Per chiudere bisogna aggiungere che questa raccolta della discografia dei Morgana è limitata a 500 copie, il suo costo è decisamente basso quindi se amate il metallo italiano l’occasione è ghiotta. Fortunatamente ci sono ancora delle etichette che puntano sul supporto di band ormai perdute nei meandri del tempo: i Morgana erano un’ottima band che come tante altre venne relegata all’underground più oscuro, destino che toccò anche ad altri gruppi italiani figli degli anni ottanta.

Stefano “Steven Rich” Ricetti

Tracklist
1.  Make Me Love
2.  Skin On Skin
3.  Save Me – Man
4.  Without You
5.  Lady Winter
6.  Welcome In The Dark
7.  No Time To Waste
8.  Show Me The Way

 

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