Recensione: Victory or Death

Di Andrea Bacigalupo - 1 Ottobre 2022 - 8:30
Victory or Death
Etichetta: WormHoleDeath
Genere: Thrash 
Anno: 2022
Nazione:
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75

Wilma … dammi la clava!” … ecco riassunta, con la celebre frase di Fred Flinstone, la recensione di questo ‘Victory Or Death”, terzo full-length dei finlandesi Ceaseless Torment.

Formatasi nel 2008, con altri due album alle spalle, ‘The End They Bring’ del 2014 e ‘Forces of Evil’ del 2017, la band suona un Thrash d’assalto all’arma bianca il cui scopo è quello, appunto, di prendere a clavate, seguendo essenzialmente la vena aperta dai Kreator tanti anni fa.

Victory or Death’ è composto da nove brani lanciati a tutto vapore, molto concreti, incentrati essenzialmente sull’iper-velocità e sulla ferocia.

Le tracce più brevi viaggiano per direttissima da un punto A ad un punto B, se c’è qualcosa nel mezzo viene frantumato senza alcuna pietà. Quelle un po’ più lunghe hanno una tessitura relativamente più articolata, con cambi di tempo che passano dalla velocità smodata a pesanti cadenze marziali e viceversa.

Non vengono mai a mancare prepotenza e determinazione.

 

Nei suoi poco più di trentacinque minuti, ‘Victory or Death’ si apprezza dall’inizio alla fine e, probabilmente, se fosse uscito nei primi anni ’80, non risentirebbe neanche di quella patina di ‘già sentito’ che ricopre molti delle produzioni di oggi fortemente legate al passato.

Patina che, in questo caso, può essere facilmente spazzata via: i Ceaseless Torment sanno suonare e sanno scrivere musica efficace e guerrafondaia, come dimostrano brani quali, ad esempio, ‘All Be Dead’, ‘Funeral Pyre’, ‘Only Victory or Death’ e ‘Slaves of Hell’, e con questo nuovo album si vanno a piazzare direttamente dietro ai grandi.

Una corrente di pensiero dice che se si ha poco tempo libero da dedicare alla musica, è meglio ascoltare un discone di un gruppo noto che non un album di una band sconosciuta che suona uguale.

In questo caso continueremmo ad ascoltare ‘Endless Pain’ e ‘Pleasure to Kill’ fino allo sfinimento, visto la forte similitudine tra il Thrash dei finlandesi e quello primordiale della band che ha sconvolto la regione della Ruhr tanti anni fa.

Personalmente, pur rispettando chi la pensa così, ragiono al contrario, ed è per questo che consiglio di ascoltare ‘Victory or Death’, dando credito ai Ceaseless Torment. Vero che non dicono niente di nuovo, ma, visti i loro numeri, non è giusto che rischino di finire nel mare dei dimenticati.

Victory or Death’ è disponibile dal 30 settembre 2022 via WormHoleDeath.

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