Recensione: Walk The Earth

Di Gaetano Loffredo - 24 Febbraio 2007 - 0:00
Walk The Earth
Band: Silent Force
Etichetta:
Genere:
Anno: 2007
Nazione:
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84

Ci siamo: la prima vera “sorpresa” dell’anno è sulla mia scrivania. Il termine sorpresa non è a caso virgolettato, i Silent Force sono una realtà del panorama power-heavy melodico che ha alle spalle tre ottimi dischi e che torna prepotentemente in auge con il quarto, splendido, Walk The Earth, concentrato di potenza e melodia confortato, finalmente, da composizioni all’altezza.
La formazione tedesca, nota bene, si compone di un parco musicisti di tutto rispetto. Saltano subito all’occhio, infatti, i nomi di Alex Beyrodt, già chitarrista dei Sinner e dei Primal Fear, e quello di D.C. Cooper, ex cantante dei Royal Hunt, autore di una impressionante performance al microfono.

Ingegnoso il lavoro impostato nello studio di registrazione dal solito Dennis Ward, abile nel mostrarci come, il power metal melodico del 2007, deve suonare: un “moderno vintage” se ne consentite l’ossimoro.
I Silent Force sono riusciti a mescolare con una indiscutibile intelligenza, due scuole di pensiero lontanissime tra di loro, tedesca e scandinava, fino ad ottenere un composto eterogeneo e quasi mai dispersivo; da annoverare un leggero calo di tensione nella seconda parte del disco. Il salto di qualità è servito, in ogni caso, su un “disco d’argento”.

Veniamo al dunque. Le influenze classiche forniscono la chiave di lettura di un album che rilancia immediatamente il power-speed sinfonico presentando con orgoglio Man & Machine, colata d’acciaio puro nella quale D.C. Coper “scimmiotta” le imprese di “UruKai” Hansen nei suoi Gamma Ray.
Nella scelta ed esecuzione dei brani emergono tutte le tonalità di colore impiegate da Mr Beyrodt che, è in grado di abbinare sonorità acustiche ed elettriche come meglio non si potrebbe, evitando di far prevalere l’aspetto del virtuosismo fine a se stesso. Walk The Earth, la title track, ne è l’esempio lampante: aperta da una struggente chitarra acustica prima, addolcita da una melodia di pianoforte poi e, infine, inasprita dalla potenza della chitarra elettrica. Ogni intervento si mostra ben calibrato.

Il resto è fluido e vivace come non mai. Imprescindibili i duelli tra chitarre e tastiere (Point Of No Return, Save Me From Myself), micidiale il tiro dei cori (In From the Dark, The King Of Fools) il tutto avvalorato da un sound caldo e profondo.
Come accennato in precedenza, l’elaborato soffre di un moderato e comprensibile scompenso qualitativo nella sua seconda metà, pareggiato in qualche modo dalla doppietta finale: di grande spessore infatti sia la “spedita” Running Through The Fire che la decisiva Picture Of  A Shadow.

La maggiore cura che viene riposta sui dettagli costruttivi fa di Walk The Earth un disco nettamente superiore alla media e praticamente imparagonabile ai lavori già pubblicati dal quintetto. La finitura, il dettaglio, il tema, nonché la maestria dei musicisti che l’hanno creato rappresentano una garanzia di successo assoluto.
Quando a fine anno stilerete una classifica dei migliori dischi del 2007, ricordatevi di Walk The Earth dei sorprendenti Silent Force, nel frattempo attivatevi per farlo vostro.
 

Gaetano Loffredo

Tracklist:
1.Man And Machine
2.Walk The Earth
3.Point Of No Return
4.In From The Dark
5.The King Of Fools
6.Child Within
7.Goodbye My Ghost
8.Save Me From Myself
9.My Indipendence Day
10.The Blind Leading The Blind
11.Running Through The Fire
12.Picture Of A Shadow

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