Recensione: Welcome to the Cjôt

Di Marco Donè - 22 Marzo 2021 - 8:30
Welcome to the Cjôt
Etichetta:
Genere: Hardcore 
Anno: 2020
Nazione:
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70

In un periodo segnato dalla pandemia di Covid-19, i friulani Brût & Madone ci regalano una botta di vitalità di cui avevamo davvero bisogno. Sul finire del 2020, infatti, i cinque friulani hanno pubblicato il loro secondo EP, intitolato “Welcome to the Cjôt”. Come si può facilmente comprendere dal nome della band e dal titolo dell’EP, i Nostri sono caratterizzati da una particolarità: hanno deciso di utilizzare il friulano per i propri testi! Una scelta che permette ai Brût & Madone di trattare, con tanta autoironia, alcuni luoghi comuni sul Friuli e sui friulani.

Il progetto Brût & Madone nasce una decina di anni fa e, tra le proprie fila, può vantare componenti che arrivano dagli Slow Motion Apocalypse ed ex membri dei Rumors of Gehenna. Gente rodata, quindi, che sa il fatto suo, che sa come realizzare delle tracce efficaci, in grado di coinvolgere l’ascoltatore. Musicalmente i Nostri propongono una miscela in your face, dove a dominare è la componente hardcore, in cui fanno capolino bordate thrash e aperture death oriented. Una miscela esplosiva, con cui i cinque esprimono tutta la loro voglia di far casino. Il manifesto dell’EP è forse ‘Vôj Bastarts’, traccia che definire irresistibile è dir poco. Una canzone in cui è contenuto alla perfezione lo spirito dei Brût & Madone. Incontriamo infatti un testo esilarante, delle musiche pregne di atmosfere trascinanti e festaiole, suonate con un tiro pazzesco, il cui effetto è quello di proiettare l’ascoltatore all’interno di un immaginario pogo. Sì, perché dalla prima all’ultima traccia “Welcome to the Cjôt” può essere definito un autentico pestaggio in musica, un lavoro riuscito, capace di trasmettere all’ascoltatore la voglia di stapparsi una birra e fare un po’ di sana festa.
Se proprio volessimo trovare un difetto a “Welcome to the Cjôt” potremmo puntare il dito verso il missaggio, che avrebbe potuto valorizzare un po’ di più le chitarre e la voce. Un peccato veniale, su cui possiamo tranquillamente chiudere un occhio, vista la qualità espressa dai Brût & Madone in questo secondo EP.

Welcome to the Cjôt” è un lavoro consigliato a tutti gli amanti del party metal. Un EP che può essere descritto come un uragano di pura e sana follia. Se vi dovesse capitare di avere una data dei Brût & Madone vicino casa vostra, non perdetela: la dimensione live è dove i Brût & Madone esprimono il loro massimo potenziale: provare per credere!

Marco Donè

 

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