Recensione: Wildfire

Di Andrea Bacigalupo - 8 Luglio 2022 - 8:30

Niente male questo ‘Wildfire’, primo Full-Length dei Paxtilence, band appartenente alla scena Thrash di Norimberga ed attiva dal 2011 sempre con la stessa formazione, indice massimo di stabilità e coesione.

Tiro aggressivo, ritmiche martellanti ed un cantato caustico dall’attitudine punk danno origine ad un sound non proprio trascendentale ma comunque solido ed abrasivo, legato alla Vecchia Scuola ma anche dotato di un buon taglio personale.

Non si può certo parlare di innovazione, però quello che conta è che i Paxtilence sono una band riconoscibile che si è messa sulla strada giusta, poi, sicuramente, deve ancora maturare: nel disco qua e là c’è qualche sbavatura ed ogni tanto la scorrevolezza s’inchioda a causa di un songwriting che manca di elementi di spicco e che a volte diventa complicato da ascoltare nonostante non sia molto variabile.

Nonostante questo, ‘Wildfire’ non è assolutamente statico e riesce a scaricare una buona dose di adrenalina, catapultandoci in mezzo a scenari catastrofici e post nucleari dove l’anarchia domina.

Brani come ‘Wildfire’, ‘Last Words’, ‘Radiation Sickness’ e ‘Born of Ashes’, per citare i più rappresentativi, mostrano una band dal buon potenziale che vuol lasciare il segno utilizzando il Thrash Metal come il proprio scalpello.

C’è ancora del lavoro da fare, comunque con questo album i Paxtilence riescono a farsi notare.

Diamo loro fiducia ed aspettiamo il prossimo lavoro.

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Band: Paxtilence
Genere: Thrash 
Anno: 2022
65