Vario

Nile (Karl Sanders)

Di - 26 Luglio 2006 - 17:44
Nile (Karl Sanders)

L’Evolution Fest era un’occasione d’oro per poter scambiare due parole con
una delle band più influenti e più importanti del panorama estremo, i Nile. E
per la gioia dei numerosi lettori e sostenitori degli americani, Karl Sanders si
è prestato molto volentieri a rispondere alle mie domande, rimanendo abbastanza
abbottonato su alcuni temi scottanti, ma dimostrando una cordialità e una
modestia ammirevole. Buona lettura.

Ciao Karl, partiamo dalla grossa novità del cambio di label, siete passati dalla Relapse
alla Nuclear Blast. Puoi parlarci di questa decisione?

E’ stata una decisione unicamente legata al business. Siamo ancora amici con
la Relapse, ma abbiamo preferito una label molto importante come la Nuclear
Blast per il nostro prossimo album. Ripeto, questo cambiamento è dovuto solo per
motivi economici.

Alcuni nostri lettori hanno espresso un leggero disappunto alla notizia del
vostro cambio di casa discografica. Sono sicuro che voi continuerete a produrre
musica senza compromessi o pressioni da parte della label… Vuoi tranquillizzare
i fans sotto questo punto di vista?

Nessuno può dirci cosa dobbiamo fare! Né la Relapse, né la Nuclear Blast!
Nessun altro e in nessun modo! (il tutto pronunciato urlando, con il pugno
destro alzato e provocando le risate del resto della band. nda). Puoi dire
questo ai lettori della webzine.

Siamo sicuramente tutti più tranquilli ora, ahah… Ormai Annihilation of the
Wicked è sul mercato da più di un anno. Avrete sicuramente ricevuto pareri
positivi ovunque. Ti ritieni ancora soddisfatto del disco o avresti voluto
cambiare qualcosa a posteriori?

Si, sono soddisfatto, ma ogni musicista deve sempre crescere e cercare di
migliorarsi e di produrre musica sempre migliore, questo è naturale per me. Noi
siamo eccitati riguardo le possibilità del nostro prossimo disco, delle cose
nuove che possiamo creare e di come possiamo annientare le persone con la nostra
musica. Questo è quello che più conta per me.

Credo che con In Their Darkened Shrines abbiate raggiunto il massimo sotto il
profilo della complessità dei brani, grazie ad un riffing molto intricato e
grazie un
utilizzo di inserti sinfonici/tribali. Annihilation Of The Wicked rappresenta
uno stacco netto, ritornando alla radice prettamente brutal della vostra musica.
Come vai avete effettuato questa scelta?

Yeah! Annihilation Of The Wicked è un album fottutamente metal. Volevamo
fortemente che suonasse in questo modo, l’abbiamo composto proprio come ci
eravamo prefissati e non vogliamo scusarci con nessuno per essere così metal!

Nel vostro ultimo disco si avverte una ricerca da parte vostra verso nuove
idee e nuove soluzioni compositive. Una sorta di disco di transizione insomma…
Sei d’accordo con me?

Si, è importante esplorare sempre soluzioni diverse. Io non voglio fare
sempre le stesse fottute cose ogni giorno, non voglio fare le stesse esperienze
ogni settimana od ogni anno, non voglio mangiare lo stesso cibo ogni giorno. No!
Bisogna fare sempre cose diverse, bisogna sempre affrontare nuove sfide, bisogna
conquistare sempre nuove terre…

Vogliamo parlare di un tipo di tipo di canzone che mi ha sempre affascinato
moltissimo? Parlo delle lunghe canzoni epiche come To Dream Of Ur, Unas Stayer
of the Gods o la title-track Annihilation of the Wicked. Avete prodotto canzoni
di questo tipo sin dall’inizio della vostra carriera (come ad esempio Wrought), ma da dove nasce
l’idea di comporre brani così evocativi?

A me sono sempre piaciute le composizioni lunghe ed epiche… Come ad esempio
hanno hanno fatto i Rush in 2112. Allora ho pensato:” Perché non provarci anche
noi?”. Non bisogna sorprendersi per questa nostra decisione… Questo tipo di
canzoni epiche esprimono al meglio una parte della nostra musica.

Ho letto dal vostro booklet che una delle mie Nile-song preferite di sempre, User-maat-re è nata quasi per caso;
in realtà non avevate intenzione di scrivere
un brano del genere. Ce ne vuoi parlare?

Ahah!! Esatto, non era proprio nostra intenzione, ma l’abbiamo fatto…ahah!!
Ma è venuta lo stesso bene.

Lo puoi dire forte Karl. Chi è che offre maggiori spunti nel processo di
composizione tra te e Dallas? Avete un approccio differente verso ciò che
scrivete o tutti questi anni insieme vi hanno portato sulla stessa lunghezza
d’onda?

Sì, scriviamo entrambi la musica e abbiamo più o meno le stesse idee, ma è
ovvio che ognuno abbia un approccio diverso nel comporre musica. Questo è
naturale, ma credo che possa solo giovare. Non credi?

A proposito, quanto è stato difficile imparare The Burning Pits of the Duat,
scritta da Dallas?

Non risponde, si copre il viso con le mani. nda.

Ahah… Dopo averti visto nel vostro ultimo concerto a Milano, posso dire che
l’hai imparata benissimo…

Grazie. Sì è vero, l’abbiamo suonata quella canzone. E’ un brano davvero incredibile.

Recentemente avete pubblicato la raccolta In The Beginnig (che comprende i
primi due demo della band. nda). Quando hai
composto quei pezzi avresti mai immaginato di arrivare sino a questo punto?

No. Allora ho fatto solamente qualcosa che mi rendesse felice. Non avevamo
assolutamente idea che “mostri” sarebbero diventati i Nile.

Quanto è importante per voi comporre musica in comunione coi vostri testi? Le
vostre canzoni andrebbero quasi ascoltate con le lyrics sotto mano, come fossero
una sorta di colonna sonora alle vicende narrate. Ad esempio le gesta
magniloquenti di Ramsess II sono ben rappresentate dalla carica monumentale di
User-Maat-Re, oppure la violenza di The Burning Pits Of The Duat trasporta in
musica la ferocia con cui venivano trattati i nemici di Osiride.

Io credo che le lyrics e la musica dovrebbero essere la stessa cosa,
dovrebbero sempre correre insieme. Noi siamo come un martello… Capisci
quello che voglio dire? E’ come quando si sferra un pungo… Il tuo corpo si
muove ma è la mente che guida tutto.

Vuoi parlarci un po’ dei cambi di line-up che avete avuto? Jon Vesano ha
lasciato la band per motivi lavorativi/personali, invece lo split con Tony
Laureano non sembra essere stato amichevole. Te lo chiedo perchè amo lo stile di
Laureano e mi piacerebbe sapere meglio i motivi del suo allontanamento.

Ahah! Sai come tutte le cose, possono avvenire amichevolmente o meno…
Passiamo ad altro.

Va bene Karl… Ma ora avete con voi George (Kollias nda.) che è davvero molto
bravo.

Noi amiamo George! Io credo che George sia la cosa migliore che sia capitata
alla band da anni.

Per testare le qualità di George, gli avete spedito in Grecia il demo di
Chapter of Obeisance Before Giving Breath to the Inert One in the Presence of
the Cresent Shaped Horns da completare con le linee di batteria, e voi siete
rimasti sbalorditi dalle sue qualità…

Sì, in tutto e per tutto.

Ma se non foste stati soddisfatti dal suo lavoro cosa avreste fatto? Avevate
altri batteristi da contattare?

No. Non avevamo altri nomi per paura che fallissero tutti. Questo non è molto
simpatico da dire ma…ahah! (risata fragorosa a cui partecipa anche Dalla Toler
Wade che stava ascoltando la risposta. nda.).

So che George Kollias vi è stato segnalato da Derek Roddy. Sicuramente
saprai che Derek ha lasciato gli Hate Eternal…

Certamente!

… purtroppo a causa di problemi economici. Cosa hai da dire su questa
faccenda? Voi ora con questo nuovo contratto con la Nuclear Blast riuscite a
vivere con la vostra musica?

Sì, per fortuna.

Sono felice per voi, sul serio. Ci sono tanti musicisti così bravi che
trovano difficoltà dal punto di vista economico… non
riesco proprio a farmi una ragione che artisti come voi ad esempio fatichino a
vivere solo di musica.

E’ stata una strada molto lunga da percorrere per poter fare unicamente ciò
che amiamo. Un percorso molto duro e difficile.

Parliamo un po’ di questo Evolution Festival. Come vi state trovando? Come è
il vostro rapporto con le altre band presenti?

Sta andando tutto ok! E anche i rapporti con le altre formazioni sono buone,
non ci sono problemi.

Con quali band preferisci andare in tour?

Noi abbiamo molti amici con i quali abbiamo fatto dei tour e con i quali ci
piacerebbe ancora condividerne altri. Ma a volte anche le band che non sono
amiche alla fine lo diventano. Questa è la cosa più bella.

Vorrei fare una considerazione sull’affluenza di pubblico ai concerti death
metal. Come è la situazione in America? In Italia non c’è molta attenzione a
questo tipo di eventi…ricordo che negli ultimi concerti a cui ho assistito (tra
cui anche il vostro a Milano) non hanno registrato un grosso pubblico. Un paio
di mesi fa a vedere gli Hate Eternal ci saranno state al massimo un centinaio di
persone… (appresa la notizia, Karl esprime con un’espressione eloquente un certo
disappunto. nda.). Credo che il death metal non abbia abbastanza visibilità e
pubblicità, rispetto ad altri generi qui in Italia…

Io penso che il death metal non è per tutti, ma va bene così… Alla gente a
cui piace altra musica, come il power metal ad esempio… che ascoltino power,
che ascoltino quel cazzo che vogliono. Noi continueremo a fare quello che
facciamo davanti a cento persone o davanti a migliaia di persone. A noi non
interessa.

Infatti ad esempio in questo festival, nonostante un bill di tutto rispetto,
non c’era spazio per il vero death, se non foste stati
chiamati voi…

Ma noi siamo qui, siamo brutali e suoniamo vero death metal.

Beh, dopo di voi suoneranno i Dark Tranquillity… Ottima band ma così
leggeri rispetto a voi… Ahah…

Risata. nda.

Senti Karl, so che avete intenzione di pubblicare un nuovo album nel 2007…

Sì.

Avete gia qualche idea su come verrà realizzato?

Certo che le abbiamo.

Potresti darci qualche anticipazione?

Ahah… Ok, abbiamo pronto qualche titolo, abbiamo molte buonissime nuove
idee, stiamo lavorando su alcuni guitar riffs molto cattivi che vogliamo
inserire nelle canzoni, siamo molto eccitati. Abbiamo George ora… sarà
qualcosa di grandioso, ma è ancora troppo presto per parlarne.

Una domanda sul tuo progetto personale…ci sarà un seguito a Saurian
Meditation?

Sì, si chiamerà Saurian Exercisom, per ora ho tre canzoni gia pronte.

Sarà simile a Saurian Meditation? Sempre un disco ambient/acustico?

Sarà un pochino differente ma sempre acustico.

Vedi qualche altro gruppo che possa seguire le vostre orme? Io non faccio
nomi, visto quello che è successo l’anno scorso con i The Monolith Deathcult…
Leggendo i fatti della vicenda mi sono fatto delle grosse risate, ma penso che
per te non sia stato così divertente…

Non lo so, ma… Commedia, pura commedia.

Ok Karl. Ti ringrazio molto per il tempo che mi hai concesso. E’ stato un
piacere e un vero onore poter parlare con te, credimi.

E’ stato un onore anche per me amico!

Grazie mille per la tua gentilezza. Approfitto ancora un po’ di questa
opportunità… Sappi che vi supporterò sempre, comunque e dovunque. Detto
sinceramente, sono venuto da Milano solo per voi. Non è una lunga strada ma non
volevo perdervi.

Yeah! Tu sei di Milano? Noi eravamo lì ieri… La città è molto bella, ma ci
sono troppe macchine e troppo traffico.

Per non parlare del caldo…

Ci abbiamo impiegato un sacco di tempo per venire qui, e se non ci fosse
stata l’aria condizionata…

Senti, quali sono i vostri programmi per l’estate? Partecipate a qualche altro
festival?

No, torniamo a casa. Questo è il nostro ultimo show al momento.

Ok, ora il tempo è proprio finito. Grazie di tutto Karl!

Grazie a te.

Stefano Risso