Recensione: …And The Music Of Styx Live in Los Angeles

Di Francesco Maraglino - 25 Ottobre 2014 - 10:30
…And The Music Of Styx Live in Los Angeles
Etichetta:
Genere: AOR 
Anno: 2014
Nazione:
Scopri tutti i dettagli dell'album
80

Dennis Deyoung è stato il cantante e tastierista, nonché uno dei principali songwriters, degli Styx, una delle più celebrate e seminali band statunitense dedite al pomp-rock ed all’AOR.
Una carriera gloriosa e lunghissima, quella degli Styx, i quali, fin dai primi anni Settanta, hanno miscelato in un crogiuolo accattivante e grandioso il rock progressivo e sinfonico che arrivava dalla terra d’Albione, l’hard rock tipicamente a stelle e strisce e, soprattutto in una seconda fase, cascate di melodie radiofoniche.
Della band americana, Deyoung è stato il maggior fautore sia degli innesti classicheggianti sia delle aperture più armoniche e legate alla canzone più tradizionale e raffinata. Il suo percorso artistico, che ha visto brillare anche pregevoli lavori solisti, si è da tempo separato da quello degli Styx, ma oggi il singer e musicista intende riappropriarsi del suo repertorio storico con un doppio CD più DVD ( il recensore dispone solo della parte audio)  in cui ripropone, accompagnato da una band di gran lusso, i più grandi classici della band di The Grand Illusion e Paradise Theatre.

“…And The Music Of Styx Live in Los Angeles”, uscito per la label italiana Frontiers Music, propone un florilegio incantevole ed entusiasmante delle immortali canzoni degli Styx, concedendosi anche un unico ricordo della carriera solista del Deyoung: una Desert Moon, tratta dal primo album solista, che unisce la raffinatezza della tipica ballata del nostro ad una strumentale articolata e ricercata.
Quei brani carichi dell’intricata ma sempre accattivante grandeur pomp-rock che ci si aspetta ci sono tutti: dall’iniziale The Grand Illusion, ricca d’intrecci prog, a Crystal Ball e Rockin’ The Paradise, magnifiche tra sprazzi acustici ed esplosioni di sontuoso pomp/prog, da Foolin’ Yourself con le sue grandi tastiere alla finale, trionfale Come Sail Away.
Emozionante, tra l’altro, la versione di Suite Madame Blue (uno dei brani più affascinanti degli Styx), che alterna momenti lenti, sprazzi  esplosivi e cadenzati ovvero  liquidi e rarefatti, ad deflagrazioni hard rock.
Non mancano Mr. Roboto, brano che il vostro recensore non ha mai amato troppo, a causa dei suoi toni troppo istrionici e teatrali da commedia musicale, e tutto il repertorio dei tonanti rockers d’annata come l’entusiasmante Lorelei, la possente Blue Collar Man, le sfolgoranti Too Much Time On My Hands e Renegade (con intro a cappella).

E, vista l’enfasi posta dal Deyoung, nel corso della sua carriera, sul mood a tratti ruffiano da cantante melodico tradizionale, questo live album è costellato, naturalmente, anche dalle power-ballad, espressione della quale gli Styx hanno contribuito decisamente a definire i canoni. L’ascoltatore più romantico può, dunque, deliziarsi delle cascate di melodia melliflua, cantabile (e, per qualcuno, in qualche momento quasi stucchevole) che scaturiscono dalle celeberrime Lady, Babe e Show Me the Way.

Per concludere: Dennis Deyoung…And The Music Of Styx Live in Los Angeles è un opera che, naturalmente, nulla aggiunge alla proposta musicale del tastierista e cantante americano, limitandosi a riproporre con adeguata enfasi e senza sorprese un repertorio arcinoto. Ma lo fa attraverso versioni sfavillanti, con voce e chitarre in gran spolvero, e che si fanno riascoltare con enorme piacere. E con tanta nostalgia per un’epoca in cui anche il rock più radio-friendly e apparentemente “commerciale” esibiva una creatività ed una qualità di scrittura e di orchestrazione a dir poco  imponenti.

Ultimi album di Dennis DeYoung