Punk

NOFX: pubblicato il nuovo singolo “What Are We Doing This For” feat. Codefendants

Di Valeria Usiello - 27 Settembre 2025 - 15:36
NOFX: pubblicato il nuovo singolo “What Are We Doing This For” feat. Codefendants

Comunicato stampa

“Ciao a tutti, sono Fat Mike… I NOFX non hanno mai finito il loro ultimo album. Buuu! Ma siamo riusciti a registrare batteria e chitarre in diverse canzoni e, di queste, ho finito le voci di quattro di esse. Questa è una di quelle canzoni… Mi piaceva molto il testo di questa canzone, ma ci vogliono due cantanti per cantarla. Ci ho provato con Melvin, ma era un po’ una schifezza. Così ho chiesto ai cantanti della mia altra band, i Codefendants, di cantarla con me perché sono esperti nel cantare canzoni con tanto testo… Alcuni lo chiamano Rap. Ho anche chiesto a un messicano con cui suonavo in una band di produrre qualche assolo di chitarra. Questi assoli mi fanno felici le orecchie. Grazie Hefe. In conclusione, non ci sono molte nuove canzoni dei NOFX. Credo che ce ne siano ancora cinque o sei che devo finire… ma non voglio… quindi godetevi questa. È tutto per un po’… Sto sorridendo in questo momento…”.

 

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I NOFX hanno scelto i Codefendants come featuring per un inno Punk angosciante che incarna il meglio dei due progetti artistici. Il brano segna una delle ultime nuove registrazioni dei NOFX ed è stato uno dei pochi brani che Fat Mike ha preso in considerazione per l’ultimo album (incompiuto) della band.

L’altro progetto artistico di Fat Mike, i Codefendants, ha dato una mano ai NOFX in questo brano, creando un momento di collaborazione perfetto che fonde il sound distintivo dei NOFX con il sound provocatorio e fluido del trio, che mescola Punk, Hip-Hop e Hardcore.

Julio “Ceschi” Ramos dei Codefendants ha dichiarato:

“Dato che questa canzone dei NOFX è stata registrata durante la realizzazione del primo album dei Codefendants, l’intera esperienza mi è sembrata surreale. Il brano aveva quella classica energia Hardcore/Crossover – che mi ha ricordato i Suicidal Tendencies degli anni ’80 – e c’era Fat Mike in persona che guidava me e Sam attraverso quei testi densi e veloci che aveva scritto sull’era di disinformazione e anti-intellettualismo di Trump. Credevo completamente nel messaggio, ma ciò che mi ha davvero colpito è stata la rarità e la bellezza di quell’opportunità. È stato uno di quei momenti musicali che ti cambiano la vita, in cui ho pensato: anche se da queste registrazioni non è uscito nulla, il solo fatto di esserci stato era abbastanza. Ora, anni dopo, vederlo finalmente uscire lo rende ancora più speciale.”