Heavy

Beppe Riva Pillars: recensione Sword (Metalized)

Di Stefano Ricetti - 4 Settembre 2019 - 12:30
Beppe Riva Pillars: recensione Sword (Metalized)

Di seguito la recensione di Metalized, debutto discografico degli heavy metal warrior canadesi Sword, così come uscita originariamente all’interno delle pagine di Rockerilla numero 74 dell’ottobre 1986, a firma Beppe Riva.

Una precisazione: i confini di genere e le stesse definizioni, in quel periodo, erano ancora molto labili.  

Buona lettura,

Steven Rich

 

SWORD

«Metalized»

Aquarius

1986

 

 

SWORD   METALIZED

 

Con gli Sword di «Metalized» salutiamo il ritorno di un grande disperso nel labirinto del rock duro, quel power-metal che aveva lastricato strade d’acciaio nell’anno della resurrezione (1980) ma che dopo le ultime raffiche americane (Riot, Anvil, Manowar) progressivamente cedeva il passo a due opposti contendenti, il thrash ed il class metal.

Ma nessuna di queste correnti antagoniste ha comunque cancellato le tracce del genere in questione, che a differenza delle suddette condensa forza d’urto senza eccessi di velocità, riconoscibilità melodica al di fuori di compromessi commerciali. Inoltre il power-metal discende dalla magna stirpe britannica (Black Sabbath, Judas Priest, Iron Maiden) e non s’è quindi mai estinto; purtroppo latitano le rivelazioni, ed è plausibile, perché molto in questo contesto è già stato esplorato, ed il rischio della stucchevole ripetizione è pronto a mietere le sue vittime.

Contro queste difficoltà cozzano fieramente gli Sword, canadesi di Montreal, che raccolgono l’eredità dei connazionali Anvil, missing-band firmataria di autentici moloch dell’H.M. come «Hard’N’Heavy» e «Metal On Metal».

Sword hanno trascorso i primi tempi della loro attività suonando hits altrui nei clubs del Quebec, ma nell’84 decidevano di rifondare la loro carriera sulla scorta di un repertorio personale, abbandonando il ruolo passabilmente remunerativo ma castrante della Xerox-band.

A differenza degli stessi Anvil, che assicuravano il loro esordio con un remake degli Stones, «Paint It Black», non c’è traccia del trascorso compito di replicanti nel debut album degli Sword, «Metalized» pubblicato dalla Aquarius di Teaze e April Wine. Rick Hughes, voce, Mike Plant, chitarra, Dan Hughes, basso e Mick La Rock, percussioni, che si distinguono anche per i cognomi impegnativi, ribattezzano il power-metal nella più classica formazione quadrangolare, basandosi non tanto sull’originalità – un frutto proibito in questi chiari di luna – quanto sulla freschezza, sul feeling simil-Live davvero coinvolgente.

Danno presto una lezione ai thrashers, che hanno dimenticato la potenza degli ipnotici «tempi» cadenzati in «Stoned Again», compressa come un’esplosione soffocata all’interno di un panzer… riecco quel boom-boom letale, il mid-tempo fumante come la canna arroventata di un fucile.

Lo sterminio era già iniziato in «F.T.W.», assumeva proporzioni dilaganti nella fatale «Children of Heaven», ma per i colpi risolutivi bisognava attendere «Stoned Again» ed a rincarare la dose, «Outta Control»: immaginate Judas Priest contagiati dal morbo dello speed-metal! Gli Sword sfidano qualunque specializzazione nella pura sfera metallica.

Side two accelera con l’incalzare dell’anthemica (non in senso FM, bien sûr) «The end of the Night», e l’istinto killer è ribadito da «Runaway», Iron-iade in stile «Flash of the Blade». E se riuscite a superare incolumi il restante coacervo di filo spinato e barriere metalliche, precipiterete nel)’… Ade di «Evil Spell», un olocausto di brividosa distorsione nella più scellerata tradizione Sabbathiana; l’agonia del dannato ci accompagna sino all’estremo di un LP che bandisce ogni cedimento verso il facile ascolto.

Per le sottigliezze ripassate più tardi, o meglio, ascoltate l’ispirata parafrasi zeppeliniana di Bon Jovi in «Wanted Dead or Alive»… Sword non è una ballad-band, ma rinfocola il vecchio, polveroso binomio sudore & furore meglio di chiunque altro, in questa tarda estate: vero metallo per veri mostri!

BEPPE RIVA

 

Articolo a cura di Stefano “Steven Rich” Ricetti

 

 

 

Elenco – con link incorporato – delle puntate precedenti:

 

CIRITH UNGOL

DEATH SS

HEAVY LOAD

MANOWAR

SAXON

JUDAS PRIEST

IRON MAIDEN

METALLICA

MOTORHEAD

MOTLEY CRUE

VIRGIN STEELE 

RIOT

RUNNING WILD

WARLORD

 

 

sword pic

SWORD